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Antonella Luberti: una fede che si riaccende al fuoco della Divina Misericordia

ANTONELLA LUBERTI
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Paola Belletti - pubblicato il 03/12/18
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Prima è stata conquistata dall’amore a Gesù misericordioso e dopo ha deciso di farlo conoscere a quante più persone possibile. Modella, architetto, scenografa e infine regista per il film sulla Divina Misericordia e ora su Sant’Ignazio di Loyola, in presentazione oggi a Roma. Antonella Luberti è una oggi una splendida cinquantenne, definizione corretta ma decisamente parziale. E’ una donna che ha vissuto due volte, potremmo dire, perché dopo ogni nascita si dispiega la vita. E lei, che ha sempre creduto ma prima di un incontro particolare lo faceva per dovere, dopo quell’incontro ha iniziato ad ardere.



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Nessun sensazionalismo, nessun devozionismo acritico. Anzi, se la sentite parlare per esempio della medicina e della scienza, ne uscirete rinfrancati per equilibrio e sobrietà. Certo non può essere che così, quando si conosce davvero il Signore. La fede rinvigorisce la ragione e ci difende dal razionalismo. Nella sua storia c’è anche quella di un carcinoma mammario, affrontato come si deve, facendosi curare e pregando in uno stato di abbandono sincero al Signore e alla Sua volontà. Ora si batte anche per diffondere una cultura di prevenzione e ha raccolto fondi per donare al Gemelli caschi che proteggano i capelli dall’aggressività della pur necessaria chemioterapia. L’iniziativa si concretizza in una marcia, a Roma giunta quest’anno alla seconda edizione: Di corsa verso Gesù…con Maria.

Una vita di successo, ora ancora di più

Modella, architetto di interni, scenografa. Alle spalle un matrimonio civile fallito. Quando incontra Vittorio è amore vero;

Vittorio Gennaro, chirurgo estetico, ha un problema di salute. «Si temeva un tumore», ricorda lui. Molto tempo prima Rolando, un parrucchiere di Milano, aveva dato ad Antonella un’immagine di Gesù misericordioso, con la preghiera scritta da santa Faustina Kowalska. «La tenevo nel portafoglio, ho iniziato a recitarla con fede e a fare la novena», racconta lei. Passano i giorni e dai referti emerge che Vittorio non ha un cancro ma una malattia curabile con una terapia antibiotica durata mesi. (Famiglia Cristiana)

Dopo questa inattesa grazia la fede cresce e matura sempre più. Lo si capisce dall’intelligenza e dall’umiltà con la quale affronta questo cammino, dalla direzione spirituale alla quale si affida con fiducia: dietro ognuno dei suoi progetti infatti c’è il discernimento fatto con un padre gesuita. Pregano, affidano ogni idea al Signore prima di decidere se investirci tempo ed energie.

Il documentario su Santa Faustina e la devozione a Gesù misericordioso

La devozione che si esprime nella recita della Coroncina alla Divina Misericordia ha preso sempre più spazio nella vita di Antonella e del marito:

Il peggio è passato, la paura anche, ma la devozione alla Divina misericordia resta. «Scoprire questa preghiera ci ha cambiato la vita», testimoniano entrambi. Decidono di sposarsi nel 2006, riferisce Antonella: «Io avevo alle spalle un matrimonio civile naufragato, Vittorio alcune convivenze finite molti anni prima. Il matrimonio lo abbiamo celebrato il 7 ottobre, festa della Madonna di Pompei, nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma, santuario della Divina misericordia». (Ibidem)



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Non le basterà distribuire santini persino in viaggio di nozze e cogliere ogni occasione per parlare a tutti della Misericordia, Antonella, mettendo a frutto le proprie competenze finalmente al servizio di un ideale all’altezza, decide di autoprodurre un DVD, un documentario dal titolo Gli apostoli della “mia” misericordia.  Per farlo andrà in Polonia, sui luoghi di Santa Faustina.

 «A Cracovia ho incontrato di nuovo suor Cristofora, che in quel precedente momento difficile della mia vita era a Santo Spirito in Sassia: nel ritrovarci, ci siamo commosse». Il film, intitolato ripercorre un pellegrinaggio ideale da Roma ai luoghi polacchi in cui è vissuta santa Faustina Kowalska, con la recita alle ore 15 della coroncina alla Divina misericordia, l’incontro con il cardinale Stanisław Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e segretario particolare di san Giovanni Paolo II, e poi il rientro nella capitale. «In tutto, 50 minuti pensati per portare la Divina misericordia a tutti coloro che non possono compiere fisicamente questo pellegrinaggio, come i malati e gli anziani, o chi non ha tempo di farlo», sottolinea Antonella. (Ibidem)

Il film, che prima di uscire incontrerà diversi intoppi, alcuni inspiegabili, consocerà poi un grandissimo successo, inatteso. Quasi miracoloso!


PAOLA SALUZZI
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Un nuovo film, ancora una volta seguendo le orme di un Santo: Ignazio di Loyola. Oggi 3 dicembre alle 19 la presentazione

 “Un cavaliere diventato pellegrino. Imparare a scegliere alla Scuola di Ignazio di Loyola”, è questo il titolo del DVD sulla vita di Sant’Ignazio di Loyola e gli Esercizi Spirituali che verrà presentato lunedì 3 dicembre, Festa di S. Francesco Saverio, alle ore 19,00 a Roma presso la sala AnicaAgis in Viale Regina Margherita 286. (Info oggi)

 

QUI IL PDF CON L’INVITO ALLA PRESENTAZIONE 

Ancora una volta Antonella sente e segue l’urgenza di invitare quanti più cuori possibili alla conversione, a quel viaggio che ognuno di noi deve fare per diventare ciò che Dio ha in mente per lui, per lei. Come è successo a Sant’Ignazio che da cavaliere diventa pellegrino, ma diventando di fatto Cavaliere fino in fondo: i suoi Esercizi Spirituali, la sua disciplina, la sua conoscenza dell’animo umano, della sue battaglie, delle sue cadute, dei nemici e della loro natura, sono frutto anche della sua esperienza militare, ma finalmente messa al servizio dell’unico Re per cui valga la pena battersi e per l’espansione dell’unico Regno che valga la pena diffondere e difendere.

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