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Il Papa esalta l’esempio materno di Chiara Corbella: è morta per salvare suo figlio

POPE CORBELLA
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 06/11/18
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Su Tv2000: i figli sono sempre delle benedizioni. E spiega perché è così bello diventare “mamma”

«Mai un figlio è una maledizione. Può essere una croce, per la mamma. Una donna romana giovane [Chiara Corbella Petrillo, ndr] è morta a 28 anni perché ha rifiutato una cura per la sua salute. Era incinta e non voleva perdere il figlio e per custodire il figlio fino alla nascita è morta lei. Ma un figlio è sempre una benedizione».

Lo afferma Papa Francesco, nella quarta puntata del programma ‘Ave Maria’, condotto da don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in onda su Tv2000 martedì 6 novembre.

WEB3 CHIARA CORBELLA DAVIDE Revista Mision

Revista Mision

La serva di Dio Chiara Corbella mentre stringe il figlio neonato.

La tenerezza di una madre

«Senza tenerezza non si capisce una mamma, senza tenerezza tu non puoi capire Maria – aggiunge il Pontefice – A Bari guardai la Odegitria in cattedrale era la Madonna col bambino. Era la prima volta che vedo il bambino nudo a metà coperto da Maria. Maria copre le nostre nudità. Una mamma è l’unica che può capire un figlio perché lo conosce nudo dal suo ventre nel grembo, lo partorisce nudo. Maria, poi, lo riceve nudo ai piedi della Croce e lo copre di nuovo. Maria è una benedizione per noi perché è la madre della nostra nudità. Il peccato ci spoglia, ci fa nudi, lei ci copre sempre».



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Dio si è presentato come una mamma

Il Papa sottolinea che «Maria non era onnipotente, era una donna normale, piena di grazia, ma normale. E la forza di quella Grazia è dello Spirito Santo, che accompagna Maria durante tutta la vita».

«Il mio predecessore – sottolinea Papa Francesco – che ha detto che Dio è papà e mamma non ha detto niente di originale, lo stesso Dio lo ha detto di sé. Lui si è presentato, leggi Isaia e gli altri profeti, come una mamma. ‘Ti custodisco come una mamma, una mamma non può dimenticarsi del suo bambino, e se anche lo facesse io non posso non potrei mai farlo’. Questo è bello».



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“Debitori a vita”

E, conclude il Papa, «quando leggo questo passaggio [di Isaia ndr] mi viene in mente mia mamma. Noi siamo debitori di vita a una donna. Tutti. E quando diciamo ‘Ave Maria’ ci colleghiamo alla Madonna e anche con le nostre mamme».

Dall’incontro, dalle parole e dalle risposte del Papa a don Marco è stato realizzato anche il libro ‘Ave Maria’ di Papa Francesco edito dalla Rizzoli e dalla Libreria Editrice Vaticana.


Chiara and Enrico Corbella
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