Abbiamo raggiunto Zarish Neno questa mattina via WhatsApp e per email, temendo che la connessione venisse sospesa da un momento all’altro. Le abbiamo chiesto di riferirci come stanno vivendo la situazione attuale come cristiani e cittadini pakistani.Bungiorno Zarish, grazie della tua disponibilità e del tuo prudente coraggio. Per i nostri lettori: dove ti trovi e cosa vedi intorno a te?
Vedo la paura tra le persone, specialmente i nostri fratelli e sorelle cristiani che si sono chiusi nelle loro case e hanno limitato i loro movimenti. Chi vive in zone cristiane popolate è più spaventato. Ci sono proteste in corso al momento (ore 11 A.M circa, ndr). Scuole, università, alcuni uffici sono stati chiusi per motivi di sicurezza. I servizi telefonici sono stati sospesi. Le strade sono bloccate. I fondamentalisti gridano e chiedono di “Uccidere Asia Bibi!”. Stanno provocando gli altri in modo che possa generarsi ancora più caos. Ieri autobus e auto sono stati danneggiati. La proprietà del popolo è danneggiata. Tutti hanno paura di entrare nelle zone dove si stanno svolgendo queste proteste. Le città sembrano vuote e stanno mostrando un’immagine molto strana del paese. Noi cristiani non abbiamo potuto partecipare alla Messa ieri e anche oggi sembra che non saremo in grado di partecipare. Molti preti hanno dovuto cancellare i servizi. La vita sembra che è diventata difficile. È triste!
Nelle ultime 24 ore cosa è successo di significativo?
La cosa più significativa che ha avuto luogo in questi ultimi giorni deve essere il messaggio del Primo Ministro Imran Khan alla nazione. Il giorno stesso in cui il verdetto è stato condiviso pubblicamente, il Primo Ministro è venuto in TV per rivolgersi alla nazione. Questo non è mai successo prima. In passato, i leader comparivano in TV solo dopo che il danno era stato fatto. Il primo ministro si è basato sul verdetto dei giudici e ha detto che è stato fatto secondo la legge e la costituzione del paese. Ha detto che non è corretto che questo piccolo gruppo che sta cercando di creare il caos nel paese disapprovi il verdetto emesso da giudici rispettabili. Ha chiesto loro di interrompere ciò che stanno facendo perché il governo farà di tutto per proteggere la vita e le proprietà dei suoi cittadini. Sicuramente una rivoluzione!
Ci sono danni evidenti, feriti o peggio a tua conoscenza?
Ci sono stati tanti danni alle proprietà pubbliche e personali. Ho visto un video su Facebook di un uomo morto a causa di uno sparo e di un altro che è rimasto ferito. Questi erano musulmani. Non abbiamo ancora sentito di ferite o violenze contro i cristiani. Stiamo pregando che nessuno si faccia male in questa situazione, sia cristiana che musulmana.
(Ascoltate questa testimonianza drammatica dalla viva voce di Zarish Neno)
I cristiani sono spaventati? Come vi state comportando?
Sì! Tutti temono che potrebbero rimanere intrappolati in questa situazione e rischiare la vita. I bambini non si sentono protetti. Stiamo facendo del nostro meglio per rimanere al sicuro e chiusi nella protezione delle nostre case. Anche se non è facile, ma è qualcosa che dobbiamo fare per la nostra incolumità.
Le forze dell’ordine come si stanno muovendo?
Sì! Le forze dell’ordine stanno proteggendo il paese sopratutto le chiese e le aree dove c’è un’alta percentuale di popolazione cristiana. La situazione sembra molto migliore rispetto all’anno scorso. Sento che il nuovo governo sta gestendo la situazione molto bene. Sono contenta che i voti non siano andati sprecati questa volta.
Ho letto stamattina che le connessioni telefoniche sono sospese.
Non sono sicura di come questo aiuti la situazione, ma sì è una misura di sicurezza presa dal governo.
I tuoi bimbi della Jeremiah Education Centre come stanno?
I bambini non sembra coscienti di ciò che sta succedendo. Quando sentono gli adulti parlare fanno domande tipo: “Cosa sta succedendo? Non siamo sicuri?”. Cose del genere. Da adulta è qualcosa che mi preoccupa davvero. I bambini non meritano di vivere in una situazione del genere. Dobbiamo dare loro speranza e mostrare loro un mondo migliore. Sfortunatamente non è sempre possibile. Ma facciamo del nostro meglio affinché i bambini mantengano la loro fiducia in Dio e trovino il loro rifugio in Lui. Insegniamo loro ad afferrare la mano della Beata Maria e cominciano a pregare che le cose miglioreranno.
Di Asia Bibi e della sua famiglia non si sa nulla di preciso vero? Ed è giusto così, per motivi di sicurezza….
Non sappiamo nulla di lei. Non sento il bisogno di saperlo perché, dopo la decisione dei giudici, so che si prenderanno sicuramente cura di lei e la proteggeranno. Dobbiamo avere fiducia in loro poiché anche loro hanno rischiato la vita per prendere questa decisione coraggiosa.
I giudici che hanno assolto la madre cristiana sanno che rischiano la vita. Sono degli uomini di buona volontà, cercano il bene del paese…
Il suo avvocato, Saif-ul-Mulook, ha detto di sapere di essere un bersaglio esposto ma che ha agito da uomo coraggioso: “Questo è il giorno più bello e più felice della mia vita. Ma non ho alcuna sicurezza. Nessuna sicurezza e io sono l’obiettivo più facile … chiunque può uccidermi. Se conduci questi casi, devi essere pronto alle conseguenze. Penso che sia meglio morire da uomo coraggioso e forte che morire come un topo”.
Leggi anche:
Asia Bibi, la sentenza che l’ha assolta: «anche insultare i cristiani è blasfemia»
La mia risposta potrebbe sembrare come una polemica, ma prenderò il coraggio e dirò semplicemente: i giudici e l’avvocato hanno fatto ciò che persino i nostri leader cristiani non hanno trovato il coraggio di fare. Noi cristiani ci sentiamo diversi dopo questo giorno rivoluzionario.
Cosa vi aspettate nelle prossime ore?
La speranza è che la situazione migliori. Speriamo che il governo sia in grado di riportare la pace nel paese ancora una volta. Ma allo stesso tempo penso che ci vorrà del tempo perché i cristiani possano muoversi liberamente di nuovo.
AGGIORNAMENTO AL 3/11/2018
Il governo cede agli estremisti islamici
L’accordo raggiunto ieri sera tra il governo pakistano e i radicali islamici che vogliono annullare la sentenza di assoluzione di Asia Bibi è “una vergogna”. Lo dichiara ad AsiaNews Kashif Hussain, scrittore e attivista, che contesta il patto siglato tra l’esecutivo di Imran Khan e i fondamentalisti del Tehreek-e-Labbaik Pakistan (TLP). L’accordo nasce con l’obiettivo di mettere fine alle manifestazioni che da giorni bloccano le maggiori città del Paese. “Non è accettabile”, continua lo scrittore, “che il gruppo islamico metta in discussione” il verdetto pronunciato dal massimo organo dello Stato. Questo è un rischio “per la stabilità dello Stato”. (Asia News)
Accordo in 5 punti
L’accordo firmato ieri sera da Raja Basharat, ministro della Giustizia del Punjab, Noorul Haq Qadri, ministro per gli Affari religiosi, e Pir Muhammad Afzal Qadri, leader del Tlp consta di 5 punti:
1- il nome di Asia Bibi viene inserito nella Exit Control List (Ecl), che le impedirà di allontanarsi dal Paese;
2-il governo non si opporrà alla richiesta di revisione della sentenza di assoluzione pronunciata dalla Corte suprema;
3-l’esecutivo dovrà risarcire le vittime delle proteste;
4-inoltre rilascerà i manifestanti arrestati nei giorni scorsi;
5-da parte loro, gli estremisti del Tlp si scusano se le manifestazioni hanno “offeso i sentimenti delle persone” (Ibidem).
L’avvocato di Asia Bibi ha dovuto abbandonare il paese. Asia Bibi ancora prigioniera, per motivi di sicurezza
Questa mattina l’avvocato mussulmano della donna ha lasciato il Pakistan, pare alla volta dell’Europa. Non gli era stata assegnata alcuna scorta nonostante le ripetute minacce di morte.
Asia Bibi invece è costretta a restare in un rifugio di sicurezza per evitare di essere uccisa. Nonostante l’assoluzione (che ora verrà messa in discussione dalla revisione della sentenza come chiedono a gran voce gli estremisti) e la liberazione è ancora prigioniera.
Leggiamo sempre sulle pagine di Asia News:
Due giorni fa, il premier Imran Khan aveva dato l’impressione di prendere di petto i radicali islamici accusandoli di offendere l’islam. Oggi, molti giornali lo criticano. Il Dawn, in un editoriale, afferma: “Un altro governo ha capitolato di fronte agli estremisti religiosi violenti che non credono né alla democrazia, né alla costituzione”. Il discorso fermo pronunciato da Imran Khan giorni fa sembra “sia già condannato all’immondezzaio della storia”.