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Esci a camminare, il tuo cervello ti ringrazierà!

NORDIC WALKING WOMAN
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Paola Belletti - pubblicato il 25/10/18
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L’importanza mai abbastanza sottolineata di un sano stile di vita per mantenere la salute del corpo e della mente fino ad età avanzata.Non c’è solo un modo malsano di prendersi cura del proprio corpo arrivando ad idolatrarlo e quindi diventandone schiavi. C’è un modo bello, equilibrato, decisamente furbo e lungimirante che ci fa stare bene nel presente e ci prepara ad una vecchiaia in salute.

Leggendo l’ultimo numero di BenEssere, in uscita nelle edicole e disponibile in abbonamento a questo link, come spesso mi capita il primo articolo che mi gusto per intero è quello della Prof.ssa Grazziottin che risponde ai dubbi di una lettrice.

Isabella, così l’autrice della domanda, si confessa terrorizzata da quella che le sembra una vera epidemia di demenza senile e di Alzheimer intorno a lei: la nonna, qualche conoscente, vicine che in tempi e modi precipitosi si ritrovano nel baratro del decadimento cognitivo. Cosa si può fare per immunizzarsi da questa sorta di contagio?

Si può prevenire il decadimento cognitivo? Sì, con il movimento fisico

Per noi donne occorre sicuramente tenere conto dell’incidenza del mutato assetto ormonale all’arrivo della menopausa e intervenire con la terapia sostitutiva. Ma tutti, donne e uomini, possiamo mettere in atto una pratica semplice quanto efficace per mantenere giovane il cervello dai benefici ormai largamente documentati.

Avete un paio di scarpe da ginnastica? Sì, bene, infilatele. Non ce le avete? Urge shopping (e anche questa pratica, sono sicura, registrerà il rilascio di una serie di sostanze utili all’innalzamento e alla stabilizzazione del nostro umore).



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Una volta che le abbiamo ai piedi non ci resta che avvicinarci alla porta di casa e lasciarcela alle spalle per minimo 30 minuti, mettendo un piede davanti all’altro ad un ritmo veloce ma sostenibile. Sì, si tratta della sempre più gettonata e accessibile, democratica, low cost camminata veloce.

Anzi il costo vero è proprio in termini di denaro è pari a zero (le scarpe vanno considerate un investimento. E anche il piumino leggero. Anche il contapassi. E la fascia per la testa; o è meglio un berretto? E la borraccia…Ok, può bastare). Paghiamo solo il tempo che vi dedichiamo.

Cos’altro si può fare, ormoni a parte, per tenere (più) giovane il cervello?

Si può (e si dovrebbe!) scegliere e praticare la più semplice l’attività fisica aerobica del mondo: camminare, camminare,  camminare. È facile, sicura, può essere praticata dappertutto, in ogni stagione e non costa nulla (se non il tempo che le dedichiamo). Studi accurati nei laboratori di neuroscienze più avanzati dimostrano perché l’attività fisica è il più potente personal trainer del cervello. Ecco le ragioni finora documentate per mettersi in moto. (BenEssere, novembre 2018,  p. 47 ss)

Alcuni dei tanti effetti benefici

E le ragioni sono che anche solo camminare fa bene durante e dopo l’attività; gli effetti benefici durano per almeno due ore dopo l’attività e consistono in un aumento delle connessioni tra cellule e aree cerebrali, contrastando così la perdita di neuroni e mantenendo il cervello più creativo e brillante.

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Shutterstock

La quantità minima per vedere effetti positivi sul cervello è mezz’ora di attività aerobica quattro volte la settimana.

Come fa l’attività fisica a tradursi in salute per il cervello? Quando si fa attività aerobica, le cellule muscolari producono
una sostanza (miokina) che agisce sui neuroni pensanti (colinergici). Ne migliora così la salute e le prestazioni, aumentando la capacità di concentrazione, di focalizzare l’attenzione, di ricordare… Importante: il livello di energia si rigenera e aumenta progressivamente con l’attività fisica.

Ovvero lo sport, il movimento non ci toglie energia, svuotandoci come il serbatoio di una macchina, ma ci aiuta a produrne e usarne sempre di più. Un’altra cosa bella che sa fare il nostro cervello è quella che accumula l’attività, ne tiene il conto: cioè più facciamo sport più gli effetti positivi si sommano.

E poi stimola la generazione di nuove cellule neuronali e abbatte la vecchia teoria per cui le cellule nervose sono solo capaci di morire. Non è così!


POPE FRANCIS,SOCCER BALL
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Queste nuove cellule aumentano addirittura le dimensioni dell’ippocampo, che sono invece ridotte nei depressi, nei diabetici, negli obesi e nei sedentari. Appunto. (Ib.)

Un altro regalo inatteso e molto gradito di cui beneficerà tutto il nostro organismo è l’effetto antinfiammatorio che sappiamo alla base di tante patologie e disagi.

La bellezza collaterale: camminare guardandosi attorno

Allora non ci resta che aspettare il pacco di Amazon o pulire le vecchie sneakers lasciate in garage o ancora approfittare delle promozioni che già fanno capolino in tanti esercizi commerciali e metterci in cammino. Sono certa che tra gli effetti collaterali più apprezzati ci sarà l’esperienza di una gioia sincera, che passa dai sensi e che gode della bellezza del mondo. Ora che esplode l‘autunno lo spettacolo sarà da standig ovation, anzi no da camminata veloce 🙂

Ci vediamo in giro!