Coccopalmerio, già presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, oggi impegnato nel dialogo ecumenico, al centro di una bufala di cattivo gusto
Un nuovo scandalo travolge la Chiesa. (Il portale americano) LifeSiteNews, ripreso dal blog marcotosatti.com, ha sganciato la bomba: il cardinale Coccopalmerio sarebbe stato pizzicato nel suo appartamento, e arrestato, durante un party omosessuale a base di droga. Indiscrezione confermata da fonti interne al Vaticano che scelgono l’anonimato citate sempre dal sito americano, specializzato nel giornalismo d’inchiesta.
La notizia riportata da Libero quotidiano (11 ottobre), dal titolo altisonante “Papa Francesco, in Vaticano arrestato il cardinale Coccopalmerio: il party omosex e droga“, in teoria, potrebbe far pensare ad un terremoto catastrofico in Vaticano.
Il presunto party
Andando poi a spulciare LifeSiteNews, in effetti, una ricostruzione dei fatti, così riportata, desta enorme scalpore:
Il cardinale Francesco Coccopalmerio, uno stretto collaboratore di Papa Francesco, era presente al party omosessuale a base di droga in cui ha fatto irruzione la polizia vaticana nell’estate del 2017 e in cui fu arrestato il suo segretario, mons. Luigi Capozzi. Una fonte vaticana piazzata ad alto livello con con conoscenza diretta, che deve restare anonima per timore di rappresaglie, dice a LifeSiteNews che il Papa stesso è al corrente della presenza di Coccopalmerio al party. Il party ha avuto luogo in un appartamento del palazzo della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF). Coccpalmerio era a capo del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi fino al suo pensionamento ad aprile.
La smentita via twitter
Tutto questo non sarà mai l’inizio di un terremoto, ma una pessima e grave fake news che ha il solito obiettivo di gettare fango sull’entourage di Papa Francesco. Non c’è stato nessun arresto di Coccopalmerio, né il cardinale si trovava alla festa sopracitata quando le forze dell’ordine vi hanno fatto irruzione.
La notizia è stata prontamente smentita su Twitter dal cardinale Angelo Becciu, il quale all’epoca dei fatti era Sostituto della Segreteria di Stato e pertanto responsabile dell’ordine pubblico in Vaticano. «La notizia è priva di fondamento. Fui io ad informare dell’arresto del sacerdote il card. Coccopalmerio a fine giornata – ha scritto il porporato nel tweet – non avendolo trovato, per un disguido, il mattino. Il prete non fu arrestato durante un fantomatico party, ma nel cortile della casa».
La notizia è priva di fondamento. Fu io ad informare dell’arresto del sacerdote il card. Coccopalmerio a fine giornata, non avendolo trovato, per un disguido, il mattino. Il prete non fu arrestato durante un fantomatico party, ma nel cortile della casa. https://t.co/fDBPjLPP76
— Card. Angelo Becciu (@AngeloBecciu) October 11, 2018
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In Kazakistan
L’attacco al cardinale Coccopalmerio arriva proprio mentre il porporato si trova ad Astana per guidare la rappresentanza della Chiesa Cattolica per partecipare al Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali. Durante la sessione inaugurale dell’evento, il presidente kazako Nursultan Nazarbayev ha conferito un premio speciale al Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso per il suo contributo alla collaborazione, alla convivenza e al dialogo tra le diverse comunità religiose (In Terris, 12 ottobre).
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