La Cei pone fine alla “sofferenza di queste persone”. In aiuto per l’accoglienza anche Albania e Irlanda
Alla fine sono scesi tutti. Nella notte tra il 25 e il 26 agosto si è concluso lo sbarco dei 137 migranti che erano rimasti a bordo della nave Diciotti.
Al molo di Levante di Catania i richiedenti asilo sono stati fatti scendere a partire da mezzanotte. «Croce Rossa ha garantito prima assistenza e distribuzione di kit igienici», si legge in un tweet dell’organizzazione.
Al Molo di Levante di Catania, si è concluso lo sbarco delle persone migranti a bordo della nave #Diciotti. #CroceRossa ha garantito prima assistenza e distribuzione di kit igienici.#UnItaliaCheAiuta pic.twitter.com/SF24qyJC6b
— Croce Rossa Italiana (@crocerossa) August 25, 2018
L’impegno della Cei
Ora i migranti verranno accolti dall’Albania, dall’Irlanda e dalla Chiesa cattolica. Che si è impegnata a pagare di tasca propria la permanenza nel Belpaese degli immigrati (Il Giornale, 26 agosto).
Nella serata del 25 agosto è stata proprio la Cei a confermare che garantirà l’accoglienza ad un centinaio di migranti «per porre fine alle sofferenze di queste persone in mare da giorni» (Ansa, 26 agosto).
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Il “grazie” di Conte
Il premier Giuseppe Conte su Facebook ha ringraziato e svelato i numeri: «I migranti ancora a bordo della nave Diciotti sbarcheranno nelle prossime ore. Ringraziamo l’Albania, l’Irlanda e la Cei per avere aderito all’invito a partecipare alla redistribuzione. Ne accoglieranno rispettivamente 20, 20 e 100».
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Tra Malta e Lampedusa
La vicenda della nave, come noto, inizia circa dieci giorni fa quando le motovedette della Guardia costiera intercettano un barcone con 190 migranti. Dopo le polemiche con Malta, i profughi vengono traghettati sulla nave “Diciotti” (sempre di proprietà della Guardia Costiera), che rimane per ore ormeggiata al largo di Lampedusa. Il governo autorizza lo sbarco di bambini e persone in difficoltà. Così restano in 137 sulla nave.
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Braccio di ferro con l’Europa
Poi, sempre il governo, autorizza la rotta verso Catania, dove il pattugliatore della Guardia costiera resta ormeggiato con i migranti a bordo per ben 5 giorni. Intanto Salvini cerca l’appoggio dell’Europa, cui vorrebbe appaltare l’accoglienza di una parte degli “ospiti” della Diciotti. Ma l’Ue risponde picche.
La riunione dei capi di governo a Bruxelles si traduce in un nulla di fatto che fa infuriare Lega e M5S. Un giorno dopo la soluzione: ad accogliere i migranti Albania, Irlanda e la Chiesa Cattolica.