Lo ha inventato per noi, per arricchirci, perché possiamo capire con il corpo ciò che la mente da sola non coglie. Se l’amore non si eleva, precipita. Se, come la fiamma, non arde verso il sole, brucia alla base, distruggendosi. Se il sesso non ascende al paradiso, discende nell’inferno. Il corpo non può donarsi se l’anima non si dona. Coloro che ritengono di poter essere reciprocamente fedeli nell’anima ma infedeli nel corpo, dimenticano che queste due condizioni sono inseparabili. Il sesso isolato dalla personalità non esiste! Un braccio vivo e gesticolante staccato da un organismo vivente è assurdo.
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L’uomo non ha funzioni organiche isolate dall’anima. La sua personalità forma un tutto unico. Non v’è nulla di più psicosomatico dell’unione di due esseri in una carne sola; nulla migliora o peggiora tanto una mente, una volontà. La separazione dell’anima dal corpo è la morte. Coloro che separano il sesso dallo spirito prefigurano la morte. Godere della personalità altrui attraverso la propria personalità, questo è amore. Il piacere della funzione attraverso la funzione animale di un altro è sesso separato dall’amore.
Il sesso è uno dei mezzi istituiti da Dio per l’arricchimento della personalità. È un principio fondamentale di filosofia che nella mente non v’è che non sia stato prima avvertito dai sensi. Qualsiasi nostra conoscenza ci viene dal corpo. Come dice San Tommaso, noi abbiamo un corpo perché il nostro intelletto è debole. Come la mente si arricchisce mediante il corpo e i suoi sensi, così l’amore si arricchisce mediante il corpo e il suo sesso. Come in una lacrima su una guancia si può vedere riflesso un universo, così nel sesso si può vedere riflesso il ben più vasto mondo dell’amore. L’amore nel matrimonio monogamo implica il sesso; ma il sesso, nella sua accezione attuale, non significa né matrimonio né monogamia.
Ogni donna intende istintivamente la differenza tra sesso e amore, mentre l’uomo giunge a comprenderla più lentamente attraverso il ragionamento e la preghiera.
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L’uomo è spinto dal piacere; la donna dal significato del piacere. Ella vede il piacere piuttosto come un mezzo, ossia come il prolungamento dell’amore e in lei stessa e nel suo bimbo. Come Maria all’Annunciazione, ella accetta l’amore che le viene presentato da un altro. A Maria, l’amore giunse direttamente da Dio per mezzo di un angelo; nel matrimonio, l’amore giunge indirettamente da Dio per mezzo di un uomo. Ma in entrambi i casi v’è un’accettazione, una sottomissione, un fiat: “Si faccia di me secondo la Tua Parola” (Lc 1,38)».
da Fulton Sheen, Tre per sposarsi (libro distribuito dal Centro Missionario Francescano, per richiederlo: laperlapreziosa@libero.it )