separateurCreated with Sketch.

Paola, modella senza una gamba: apprezzo la mia vita e ringrazio Dio ogni giorno!

PAOLA ANTONINI
whatsappfacebooktwitter-xemailnative
Silvia Lucchetti - pubblicato il 19/07/18
whatsappfacebooktwitter-xemailnative

Ha 24 anni e sfoggia con orgoglio la protesi alla gamba. Le cicatrici? “Raccontano la mia storia”.Paola Antonini è una splendida modella e influencer brasiliana di 24 anni. Semplice, radiosa, delicata… sembra una ballerina di carta. C’è una luce nel suo sguardo che emana gratitudine e un senso di pace. Quella pace speciale che ha negli occhi chi è riconoscente alla vita. Perché Paola nel 2014 ha rischiato di morire.

L’incidente

Quattro anni fa, pochi giorno dopo Natale, Paola insieme al suo ragazzo di allora ed una coppia di amici decide di andare a trascorrere il capodanno a Rio de Jainero. Mentre stava caricando i bagagli in macchina un’auto guidata da una donna ubriaca la travolge frantumandole la gamba sinistra. Subisce un complicato intervento lungo 14 ore, in cui le viene amputato l’arto fino sotto il ginocchio.

«All’ospedale non sapevo cosa sarebbe successo. Pensavo: ok, mi operano, poi riprendo il viaggio» (Corriere.it)

“Grazie a Dio sono ancora viva”

Nella stessa intervista al Corriere ha raccontato il profondo senso di gratitudine che la invase quando scoprì di essere miracolosamente scampata alla morte. È vero, le mancava una gamba, ma era ancora viva:

«I miei genitori me lo dissero il giorno dopo, alle sei del mattino. Li guardai e dissi: grazie a Dio sono ancora viva. Tra l’infelicità per sempre e la gratitudine per non essere morta, ho scelto la seconda» (Ibidem).


CHIARA BORDI
Leggi anche:
Parteciperà a Miss Italia con una protesi alla gamba: “La vita è bella sempre” (GALLERY)

Il supporto della famiglia

Da quel giorno comincia una nuova vita per Paola, è dura, subisce un’altra operazione, riesce a superare la drammaticità di quei momenti grazie all’amore dei genitori e dei due fratelli che le donano la forza e la speranza. In un attimo si ritrova grande.

«Siamo una famiglia molto unita. Il supporto dei miei genitori è stato fondamentale dopo l’incidente. Avevo venti anni. A quell’età abbiamo tutti grandi insicurezze, vero? Ma in quel momento tutto è cambiato, come se in un attimo fossi maturata».

Stessa bellezza ma occhi nuovi

Paola racconta come l’esperienza che ha vissuto le ha donato a poco a poco uno sguardo nuovo sulla bellezza e sul suo aspetto nonostante i commenti a volte di commiserazione della gente per strada.

«Eppure io non mi sono mai sentita meno attraente per aver perso la gamba. Semplicemente vedevo la bellezza in maniera diversa da prima. Ma non lo sapevo ancora. Ho imparato. Ho scelto di avere il mio tempo». (Corriere)

Che forza, Paola!

Oggi studia comunicazione, continua a fare la modella, a prendersi cura del suo aspetto, ad assaporare la vita senza piangersi addosso. Ama danzare, andare in palestra, giocare a tennis e fare surf. Mi viene in mente un passaggio di una canzone di Renato Zero che dice: (…) vivere, vivere, e capirsi e rinventarsi, vivere, vivere (…). 

«Non sono mai stata depressa. Mai. Non ho mai pensato che quello che era successo sarebbe stata la fine della mia vita» (Ibidem)



Leggi anche:
Giusy Versace: «Ho perso le gambe ma Dio mi ha regalato talmente tante cose che oggi farei peccato a lamentarmi perché ho due gambe finte»

Su Instagram è seguita da più di due milione e trecentomila follower che in lei trovano non solo la bellezza e la dolcezza, ma il coraggio e la tenacia di una ragazza che ha scelto di ringraziare Dio, di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno e di brindare alla vita!

«Bisogna imparare a vivere con quello che si ha. Io apprezzo la vita e ringrazio Dio. Non vale la pena perdere tempo a soffrire e chiedersi: perché è successo a me? Sono orgogliosa delle cicatrici: raccontano la mia storia. Quando ero giovane, ricordo che smisi di indossare bikini in spiaggia perché non pensavo di stare bene. Mi vergognavo. Sciocchezze. Ogni condizione deve essere affrontata nella giusta maniera. Senza tristezza. Il segreto è nella testa, non nel corpo». (Corriere)

Alla tua, Paola! Prosit!