Aleteia logoAleteia logoAleteia
martedì 19 Marzo |
Aleteia logo
For Her
separateurCreated with Sketch.

Parteciperà a Miss Italia con una protesi alla gamba: “La vita è bella sempre” (GALLERY)

CHIARA BORDI

© Ufficio stampa Miss Italia

Silvia Lucchetti - pubblicato il 16/07/18

Chiara Bondi ha perso la gamba sinistra all'età di 13 dopo un incidente in motorino. Incontra i giovani nelle scuole per parlare loro di resilienza e quest'anno gareggerà per il titolo di più bella d'Italia. Sei troppo forte, Chiara!

Chiara Bondi è sempre in movimento, ha l’età dello slancio e dell’avventura e infatti si arrampica sulle pareti rocciose, va in canoa, sfida le onde facendo windsurf. Il tutto… con una protesi alla gamba sinistra.

«Vado in canoa, faccio windsurf, mi arrampico sulle pareti rocciose e nuoto sott’acqua, ma non avrei mai pensato di poter sfilare con i miei meravigliosi tacchi alti» (Letteradonna.it)

Chiara è una (quasi) diciottenne splendida: mora, slanciata, capelli lunghissimi come un manto, bellezza mediterranea con un sorriso abbagliante. Una ninfa dei boschi.

Vive a Tarquinia dove studia al liceo classico e lavora come barista stagionale. È giovanissima, tenace, piena di vita e sfilerà a Miss Italia con la sua protesi glitterata, sbrilluccicosa, sciccosissima… proprio come lei.

Chiara ha le idee chiare come il suo nome: vuole portare la sua testimonianza ai ragazzi e dire loro che “la vita è bella sempre” (Vanity Fair).

L’incidente 5 anni fa

Il 6 luglio del 2013 a causa di un incidente in motorino ha perso la gamba sinistra. Nel lungo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma ha subito tre interventi per l’amputazione della gamba fino a sotto il ginocchio.




Leggi anche:
Giusy Versace: «Ho perso le gambe ma Dio mi ha regalato talmente tante cose che oggi farei peccato a lamentarmi perché ho due gambe finte»

La partecipazione a Miss Italia

Chiara, che fa la modella da quando aveva 15 anni, ha scelto di partecipare al concorso di bellezza e si è presentata alla patron Patrizia Mirigliani che in un’intervista a “Leggo” ha dichiarato:

“La nostra è una bellezza senza confini e la disabilità in questo caso è sinonimo di una femminilità ferita e riscattata. Chiara è il simbolo della forza di chi ama la vita e vuol rinascere dopo un periodo drammatico” (Missitalia.it).

“Voglio dire ai giovani di difendere la propria vita”

Chiara non nasconde il desiderio di vincere, però ciò che le preme è lasciare un messaggio, dimostrare ai giovani come lei che la vita è sempre preziosa anche quando si vive la disabilità e che ognuno deve sapersi rimettere in gioco, cadere e rialzarsi con coraggio. Lei lo farà sui tacchi, sfilando con la protesi.

“Si partecipa ad un concorso di bellezza per vincere ma il mio obiettivo principale è quello di dare un messaggio ai giovani affinché sappiano difendere la propria vita, concedendole sempre una nuova opportunità. Intendo trasmettere il mio coraggio ad un pubblico più vasto possibile poiché la mia esperienza dimostra che si può vivere la disabilità nella normalità, impegnandosi nello sport, in una storia d’amore e, perché no, in un concorso di bellezza” (Ibidem).

Tornare ad assaporare la vita

Non è stato facile ritrovarsi disabile a 13 anni ma dopo un’iniziale smarrimento Chiara, grazie soprattutto all’aiuto della sua famiglia, è tornata ad assaporare la vita:

«Nei primi giorni e anche nei primi mesi mi sono ritrovata catapultata in un mondo che non sapevo esistesse. Non sapevo cosa avrei fatto, né come sarei tornata alla vita normale. Ma con il passare del tempo ho cominciato a osservare persone che, nelle mie condizioni, assaporavano la loro quotidianità, correvano, facevano sport. Mi sono rimboccata le maniche: a 13 anni non potevo abbandonarmi a me stessa. Dovevo superare le difficoltà. Ogni giorno andava un po’ meglio» (Vanity Fair)

GIADA LEPORE

Leggi anche:
Giada Lepore: quando fede e musica illuminano la cecità

L’impegno nelle scuole

Insieme a Lorenzo Costantini, un ragazzo di 26 anni, che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, Chiara incontra gli studenti delle scuole (che sono già 17) tra Roma e Viterbo per incoraggiarli, fargli conoscere la sua storia di dolore e rinascita, di amore per la vita, tenacia e coraggio. Perché “Vorrei far capire che non è mai il caso di abbattersi”(Vanity Fair).

Vengono in mente le parole di San Paolo:

“Quando sono debole, è allora che sono forte”.

Forza Chiara, tifiamo per te!

Gli insulti sui Social

View this post on Instagram

A post shared by Chiara Bordi (@chiarabordi_)

“A me mancherà pure un piede, ma a lei manca cervello e cuore e quelle sono le uniche due vere qualità che, secondo me, contano” (Skytg24.it) così ha risposto Chiara agli insulti di una signora che le ha scritto sui social: “Fai schifo, vattene a casa e non fare pena agli italiani che ti votano xke sei storpia” (sic!)

L’insulto è stato pubblicato sotto un post della sorella della miss che invitava i suoi concittadini a votare per Chiara. In mezzo a tanti messaggi di sostegno e affetto è arrivato il commento della signora Mirella che ha anche aggiunto: “Tra un po’ pure i maiali o i cani a Miss Italia… che pena che schifo” ma l’autrice del messaggio si è difesa affermando che qualcuno ha preso il controllo del suo profilo scrivendo quelle brutte parole e assicurando tutti che si recherà presto a fare una denuncia.

La miss ha reagito agli insulti con un lungo commento su Facebook, che ha poi condiviso sulle sue storie su Instagram.

A me il commento della ‘signora’ scivola completamente addosso. Dietro tutta questa cattiveria si nasconde frustrazione e insoddisfazione personale di gente che, invece di lottare contro i lati negativi della propria vita e cambiarli, preferisce cercare di scoraggiare gli altri e portarli al loro stesso livello. (…) Mi dispiace il fatto che le sia arrivato come messaggio il ‘votatemi perché sono storpia’ e non il ‘guardatemi, mi manca un piede ma non ho paura di mostrarmi al mondo” (Ibidem)

E poi ha ribadito che la vita è bella sempre e da un dramma si rinasce e questo è più importante che vincere Miss Italia:

A me della vittoria non interessa niente. Sto facendo tutto questo per mostrare alle persone ottuse che una ragazza senza un arto può gareggiare al pari di tutte, che la diversità non è vincolante, che la vita non si interrompe mai ed è sempre bella, che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima (Ibidem).

“aggiornato il 17/09/18 alle ore 13.48”

Tags:
bellezzadisabilitàresilienza
Top 10
See More