La famiglia del piccolo inglese recluso all’Alder Hay Hospital chiede che si dia massima diffusione a questa notizia.dal nostro inviato a Liverpool
aggiornamento video delle 20:30
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Perché tanta fretta?
Circola la voce, e la famiglia di Alfie ci chiede di farla girare con tutti i mezzi a nostra disposizione, che da un po’ stiano negando al piccolo Evans la mascherina dell’ossigeno.
Fino ad ora è stato aiutato nella respirazione autonoma (ma ricordiamo che Alfie ha ancora bisogno di essere sostenuto nella ventilazione, nessuno ha mai affermato il contrario) con i tubicini nasali, che però hanno un alto tasso di dispersione di gas.
Come avete letto, l’Alder Hey Hospital affermerebbe di non poter fornire quella mascherina in quanto «non di proprietà dell’ospedale». Possibile che non abbiano mascherine, in ospedale? Arriva un imbarazzante «Sorry ’bout that» in risposta.
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Cosa succede dunque?
Succede – e stamane ne sono accaduti diversi, di episodi interessanti (ma non è utile parlarne ora…) – che tra mezz’ora si radunerà una corte che potrebbe non appoggiare le precedenti sentenze del giudice Hayden. Il consulente legale della famiglia mi diceva poco fa che «questa dovrebbe essere l’ultima sentenza: voglio dire, non immagino come si potrebbe andare oltre». Testa o croce, dunque, e la testa è quella di Alfie.
Certo che… come qualcuno diceva stamane… se venisse meno “la causa materiale” del contendere… il tutto terminerebbe in un’archiviazione del caso. E in un funerale.
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Tuttavia date le proteste e l’attivismo sui social dei sostenitori di Alfie alla fine la mascherina non è stata tolta. È evidente dunque che l’ospedale – il quale vuole mantenere la propria reputazione – è sensibile all’opinione pubblica che non deve, di conseguenza, abbassare la guardia su questo punto.