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La verità sulla rinuncia di Benedetto XVI in un documentario rivelazione

BENEDICTUS XVI

Benedetto XVI - "Nell'Eucaristia Cristo è realmente presente tra noi. La sua non è una presenza statica. E' una presenza dinamica, che ci afferra per farci suoi, per assimilarci a sé. Cristo ci attira a sé, ci fa uscire da noi stessi per fare di noi tutti una cosa sola con Lui. In questo modo Egli ci inserisce anche nella comunità dei fratelli e la comunione con il Signore è sempre anche comunione con le sorelle e con i fratelli. E vediamo la bellezza di questa comunione che la Santa Eucaristia ci dona".

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Silvia Costantini - Aleteia Italia - pubblicato il 18/04/18
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Non fu lo scandalo legato a Vatileaks o la questione degli abusi sessuali. La smentita dei suoi collaboratori

Era l’11 febbraio 2013, quando Benedetto XVI comunicò al mondo la sua decisione di “Rinuncia all’ufficio di romano pontefice”. Un evento storico che ha lasciato dietro di sé tanti interrogativi.

A distanza di cinque anni, in occasione dei 91 anni del papa emerito, è stato presentato in Vaticano il documentario “Benedetto XVI, l’ora della verità”, proprio per fare luce sui motivi di tale scelta.



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La ricostruzione di quei momenti è passata attraverso il racconto di chi ha vissuto da vicino quel periodo storico, come il fratello del pontefice, Georg Ratzinger, l’ex portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, il prefetto della Casa Pontificia, l’arcivescovo Georg Gänswein, per anni suo segretario personale.

Il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, nonché uno dei discepoli teologici del professor Joseph Ratzinger, nella ricostruzione di quei momenti lascia spazio a confidenze particolarmente emozionanti.


[Il ricordo commosso del cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna. 
©Rome Reports]

 

In particolare,  ricordando la morte della sorella di Ratzinger, Maria, alla quale il pontefice emerito è stato particolarmente unito, ha detto:

Il giorno dopo il Conclave, quando è entrato a Santa Marta per la colazione della mattina, in bianco… Il nostro caro professore! Il nostro amico, sì, in bianco… Ci ha salutato uno ad uno e gli ho detto: «Santo Padre, ieri durante la sua elezione ho molto pensato alla sua sorella Maria e mi sono chiesto se forse lei ha detto al Signore “Prendi la mia vita ma lascia mio fratello”». E lui ha risposto: «Penso di sì».

Un altro passaggio chiave che aiuta meglio a definire la scelta di ritirarsi di Ratzinger, avviene attraverso le parole di Padre Stephan Horn, suo  assistente all’Università di Ratisbona, nonché amico e allievo:

Il dottore gli aveva detto che non avrebbe potuto viaggiare in Brasile, per partecipare alla Giornata della Gioventù. Quindi ha deciso di dimettersi prima.

 

[Padre Stephan Horn rivela il motivo della sua rinuncia. ©Rome Reports]

Padre Federico Lombardi ricorda la grande responsabilità che implica l’esercizio del ministero del Vescovo di Roma e la maratona quotidiana di impegni, pubblici e privati (celebrazioni liturgiche, viaggi, udienze, lunghe riunioni di governo…), che Papa Ratzinger non avrebbe potuto garantire con la perdita naturale delle forze dovute all’età. Ai suoi occhi, è evidente che questo sia stato il vero motivo della rinuncia.



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Monsignor Georg Gänswein smentisce categoricamente che il motivo della rinuncia di Papa Benedetto sia dovuto alla fuga di documenti riservati da parte del maggiordomo (il famoso “Vatileaks”), tradimento che senza dubbio ha provocato una profonda sofferenza nel suo cuore, o il peso di dover confrontare la crisi causata dagli abusi sessuali da parte di persone di Chiesa.

Il documentario della durata di 48 minuti, è stato prodotto dall’agenzia televisiva Rome Reports, in collaborazione con il canale dell’Episcopato Italiano, TV2000, e con la Fondazione vaticana Joseph Ratzinger, grazie anche al patrocinio della Fondazione Dr. Ramón Tallaj.

Durante la presentazione del documentario nella Filmoteca Vaticana, in presenza di monsignor Gänswein, Dr. Ramón Tallaj, presidente di SOMOS, network di medici negli Stati Uniti particolarmente impegnati in cause umanitarie, ha sottolineato la continuità tra il pontificato di Papa Benedetto e quello di Papa Francesco al servizio della Chiesa e dell’umanità.



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Monsignor Gänswein ha confermato che Papa Benedetto mantiene tutta la sua lucidità intellettuale, ed ha riconosciuto la progressiva perdita di forze fisiche. Ha voluto anche sottolineare la serenità della sua vita ritirata, insieme alla piccola comunità del monastero che lo accoglie in Vaticano.

“Benedetto XVI, l’ora della verità” è stato realizzato in italiano, spagnolo e inglese e verrà distribuito in tutto il mondo.

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