Un rapporto AGI e Openpolis analizza la composizione delle Camere con gli eletti del 4 marzoIl voto del 4 marzo ha eletto il Parlamento più giovane della storia repubblicana, quello più nuovo – un ricambio così massiccio in una sola tornata elettorale non si era mai visto – e che vedrà sedute sui banchi di Camera e Senato un numero di donne senza precedenti. Sono alcune delle informazioni sulla neonata legislatura contenute in un rapporto curato da AGI e Openpolis. Vediamo nel dettaglio.
Mai tanti giovani
L’età media dei parlamentari è la più bassa di sempre: alla Camera 44,33 anni, al Senato 52,12. A Montecitorio già nella XVII legislatura l’età media si era abbassata di circa 5 anni, ma adesso il dato scende ancora di più, fino ad arrivare a 44,33. La contrazione è particolarmente significativa se la si confronta con il trend delle ultime legislature.
Rispetto alla XV (dal 2006 al 2008) in cui era stata eletta la Camera con l’età media più alta, la media si è abbassata del 13,58%. Record anche al Senato. L’età media a Palazzo Madama sarà poco oltre i 52 anni, abbassando di oltre 2 anni il dato della scorsa legislatura.
Come per Montecitorio la contrazione rispetto alla XV legislatura, che anche in questo ramo registrava uno dei valori più alti della nostra storia repubblicana, sarà notevole. Tra il 2006 e il 2008 gli eletti al senato avevano in media 57 anni, un dato che è quindi sceso di quasi il 9%.
Il ricambio generazionale della classe politica, avvenuto con la XVII legislatura, trova quindi un’ulteriore conferma con la XVIII. Un trend reso possibile grazie al forte contributo di alcuni partiti. In particolare del Movimento 5 stelle, che alla Camera ha un’età media sotto i 40 anni (38,5), unica lista che può vantare questo primato.
Discorso analogo a Palazzo Madama, dove M5S e Lega rappresentano gli unici partiti in cui l’età media non supera i 50 anni.
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La suddivisione dei parlamentari per fasce d’età vede la percentuale più alta dei deputati compresi tra i 35 e i 45 anni, mentre per i senatori tra i 45 e 55. In entrambi i casi è trainante M5S.
Dei 144 deputati che hanno meno di 35 anni, 97 sono cinquestelle. E ancora, dei 224 che hanno tra 35 e 45 anni, 93 sono del partito guidato da Luigi Di Maio. L’altro lato della medaglia vede Forza Italia con l’età media più alta tra le principali liste, battuta solo da Liberi e uguali al Senato. Il 40% degli over 65 in Parlamento sono stati eletti con Forza Italia.
Mai tanti nuovi parlamentari
Record di matricole nel nuovo Parlamento: il tasso di ricambio parlamentare (ossia la percentuale di neo eletti che non avevano un seggio nella scorsa legislatura) è del 65,91% alla Camera e del 64,26% al Senato. La stragrande maggioranza dei deputati e senatori sono cambiati rispetto alle politiche del 2013.
Dalla seconda legislatura a oggi, è il valore più alto mai registrato. Il rinnovamento è spinto soprattutto dal successo elettorale del Movimento 5 stelle e della Lega, che hanno fortemente aumentato il loro numero di rappresentanti in Parlamento facendo eleggere una percentuale elevata di deputati e senatori che non facevano parte della scorsa legislatura.
Mentre Partito democratico e Liberi e uguali hanno una percentuale di ricambio parlamentare tra il 20-30%, tutte le forze politiche di centrodestra e il Movimento 5 stelle, superano il 60%. Il dato più alto in entrambe le Camere è quello della Lega, 87% di volti nuovi alla Camera e 83% al senato. Il Movimento 5 stelle fa segnare la terza percentuale più elevata di ricambio parlamentare alla Camera (72,33%, dietro FdI che ha l’85,19%) , e la seconda al Senato (76,15%). Forza Italia ha il 64,71% di matricole alla Camera e il 60% al Senato.
Nel rinnovamento della rappresentanza il partito di Berlusconi ha doppiato il Pd, che ha il 34,51% di volti nuovi alla Camera e il 28,85% al Senato. Il piccolo drappello di Liberi e uguali è invece costituito in maggioranza di parlamentari confermati nel loro seggio: il tasso di matricole è di appena il 21,4% alla Camera e del 25% al Senato.
Mai tanti nuovi politici
Il 35% dei deputati e il 30,16% dei senatori eletti il 4 marzo non avevano mai avuto prima d’ora un incarico politico, nè a livello locale, nè a quello nazionale ed europeo. Primeggia in questa speciale classifica il Movimento 5 Stelle, con il 65% dei nuovi parlamentari alla prima esperienza politica in assoluto.
Per l’altro vincitore delle elezioni, la Lega, la percentuale è al 16% a Montecitorio e al 12% a Palazzo Madama. Tra gli eletti del Carroccio compaiono numerosi esponenti con incarichi a livello comunale, o come consigliere o come assessore: sono il 40% dei deputati e il 30% dei senatori.
Un dato molto alto considerando che la percentuale media di eletti che vengono da amministrazioni comunali è del 12,92% alla Camera e del 10,82% al Senato. Di tutt’altra natura invece la squadra di parlamentari eletti nel Partito democratico, che per il 65% alla Camera e il 71% al Senato sono deputati o senatori della XVII legislatura. In aggiunta il Pd schiera anche due presidenti di Regione, un parlamentare europeo, 9 consiglieri regionali e un assessore regionale.
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Mai tante donne
Il 34% dei nuovi parlamentari sono donne: è la percentuale più alta nella storia repubblicana. La XVIII legislatura vede il maggior numero di sempre di donne elette, sia alla Camera sia al Senato, con il picco di una tendenza che dura dagli ultimi dieci, in cui la fetta rosa delle Camere è sempre cresciuta. La scorsa legislatura aveva già fatto segnare un’impennata di quote rosa, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama. Alla Camera l’aumento era stato del 50%, passando dal 20,41% della XVI legislatura al 30,7%. Con la XVIII legislatura la percentuale adesso cresce ulteriormente, passando al 34,62%. Solamente 10 anni fa, nella XV legislatura, le donne erano la metà, il 17,2%.
Pure a Palazzo Madama, secondo il rapporto Agi/Openpolis, i numeri sono record. Rispetto al 28,44% di senatrici della XVII legislatura, nella XVIII si passa al 34,75%, con un aumento del 22%. Il trend negli ultimi anni ha portato a quasi raddoppiare la percentuale di donne, considerando che nel periodo 2006-2008 il dato era fermo al 13,43%. Considerando le liste principali, il Movimento 5 stelle è quello che ha eletto la percentuale più alta di donne, poco sotto il 40%. Seguono, ma assai più dietro, Forza Italia (34,93%) e Partito democratico (33,93%). Staccato l’altro grande vincitore di queste elezioni, la Lega, con quasi 10 punti percentuali meno del Movimento 5 stelle (30,89%). Fratelli d’Italia è a quota 30,22% e chiude Liberi e uguali con il 27,77%.
È Casini il veterano, in Parlamento da 35 anni
Alcuni deputati e senatori siedono in Parlamento da anni. Secondo l’analisi di AGI/Openpolis, il primato assoluto è di Pier Ferdinando Casini, rieletto col Pd al Senato, per la sua decima legislatura. Il record a Montecitorio è di Elio Vito (Forza Italia), che inizierà a breve la sua ottava legislatura.
Poco distante la sua compagna di partito Stefania Prestigiacomo, che con già 6 legislature alle spalle, entra nella sua settima. Un gruppo molto numeroso di deputati invece è pronto a iniziare la sesta legislatura: Valentina Aprea (Forza Italia), Alessio Butti (Fratelli d’Italia), Piero Fassino (Partito democratico), Giancarlo Giorgetti (Lega nord), Barbara Pollastrini (Partito democratico), Gianfranco Rotondi (Forza Italia), Paolo Russo (Forza Italia) e Bruno Tabacci (+Europa).
In cima al podio di Palazzo Madama, Pier Ferdinando Casini: il senatore è ininterrottamente in Parlamento dal 1983 (esordio con la Dc, poi Ccd, Udc e Pd) e quindi vanta il primato assoluto di longevità parlamentare tra gli eletti in questa legislatura. Al secondo posto – tutti all’ottava legislatura – Emma Bonino, eletta nel Lazio con +Europa, Umberto Bossi e Roberto Calderoli della Lega, Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia).