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Ania Goledzinowska e Cuori Puri: “poca favilla, gran fiamma seconda” (VIDEO)

Ania Goledzinowska
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Paola Belletti - Aleteia - pubblicato il 23/02/18
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Ci siamo, l’esercito è schierato per la battaglia decisiva: l’amore. Le armi in dotazione? Preghiera, Sacramenti, formazione e guida spirituale. Il grido di guerra, una promessa: castità! Sulle sue insegne, due cuori. Sul volto di migliaia di giovani un segno inconfondibile: la gioia. Tra il 9 e l’11 di marzo a Roma si terrà il ritiro annuale internazionale di Cuori PuriOra di cena di un giovedì qualunque; il traffico sul mio Wathaspp è ancora intenso. Tra le chat di classe e quella del lavoro, oltre il gruppo di danza e quello di tiro con l’arco, si fa strada una conversazione nuova. Scrivo io, lei risponde. In pochi scambi ci mettiamo d’accordo per un appuntamento a breve: possiamo sentirci domani? Sì, faccio io. Propongo un orario. Chiude lei con un saluto entusiasta e qualche emoji. Io ci metto di più perché l’esperta di faccette, simboli e GIF  è la mia secondogenita. Rimedio uno smile e qualche cuoricino.

Sto parlando di Ania Goledzinowska e di quello che, il giorno dopo, mi avrebbe raccontato.  I cuori di cui parlerà lei sono quelli veri, di carne e spirito, dei giovani che non si stanca di incontrare e che sempre di più si aggiungono non tanto ad una sua avventura personale ma a quella da sempre ardita di seguire Cristo. Cuori Puri è un logo che conosciamo già in tanti, dentro e fuori il web, ma forse non sappiamo quanto poco sia marginale la guerra che Ania Goledzinowska, “la pulzella di Varsavia”, abbia accettato di combattere generosamente.

Se cercate il suo nome su Google, il motore di ricerca, zelante, farà il suo bel servizio di memoria obbligatoria della “vita di prima” (sentitela anche quando perdonerà i suoi aguzzini; ascoltatela dir grazie quasi gridando anche per la sofferenza vissuta. Perché tutto l’ha portata a Gesù!). Sì la sua vita di prima, puntellata di quelli che il mondo è convinto siano successi e privilegi: bellezza, moda, soldi, bel mondo…

Anche senza sapere quello che vive ora, dopo la conversione, glielo si legge già negli occhi di allora, nelle interviste e nelle apparizioni tv di quegli anni “d’oro”: non sono felice così. Non mi basta. Sono ancora la bambina che ero e che vorrei essere. Ho fame di purezza.

Ne abbiamo già parlato anche noi di Aleteia e non siamo i soli: le sue testimonianze su YouTube, gli articoli che pure sulle testate più note raccontano la sua conversione sono tanti. Ha scritto libri, offre testimonianze. In una di queste racconta di quel signore barbuto e severo che scuote la testa e la guarda con profondo rimprovero una notte, una delle tante  – di droga e tristezza – e che solo nove anni dopo avrebbe scoperto trattarsi di Padre Pio!



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Eppure non c’è niente di più dirompente ed eclatante, nella sua giovane vita, del suo cuore di figlia che si sveglia, di colpo, assetato di bellezza, semplicità e amore vero.

Il 25 giugno del 2011, giorno che doveva inaugurare l’inizio del contratto con il Billionaire di Briatore, è lo stesso in cui lei decide di voler tornare a Medjugorie. Ed è anche anniversario dell’inizio della apparizioni. “Ma sei pazza? Cosa fai lì?” le chiedono. “Niente, prego, do da mangiare alle galline, pelo le patate. Sono felice!”.

Che magnifico aut aut le aveva preparato la Provvidenza! Stessa data, due destinazioni opposte. (Ehi, intendiamoci: Cristo è morto per tutti. Sta aspettando tutti: anche il consulente che aveva steso il contratto; anche il milionario che la voleva nelle sue scuderie di donne al consumo).

Non credo sia contenta che indugi troppo su dettagli della sua vita perché ora, Ania, ha tutt’altra urgenza e a questa faccio volentieri eco. Vuole far sapere ai ragazzi, a tutti quelli che riuscirà a raggiungere, che c’è una strada meravigliosa, vera, ardua che li renderà felici, ma felici sul serio: la castità.

Quando decide di fondare in Italia l’esperienza già attiva in America, sa che è una cosa giusta ma non si fa illusioni: teme che pochi possano apprezzare una tale proposta perché pochi hanno il coraggio di dire che la castità non è una “sfiga”. Invece siamo fatti per quello. E la cosa che si sente dire più spesso dai ragazzi che accettano questa proposta e compiono la promessa è che ne avevano sete, che presentivano, desideravano senza saperlo proprio quello. Ania dice che a lei nessuno, prima, aveva mai parlato dell’amore secondo Cristo, della purezza e della castità, dell’affettività, della sessualità, dell’amore coniugale. Semplicemente, tragicamente lei non ne sapeva nulla!

Ha visto il sacrificio vano di corpi usurpati, violati, usati male. Il suo innanzitutto. Ma ora, da quando conosciuto Cristo finalmente sa cosa sia amare e rispettare il corpo. Cristo che proprio con il Corpo ha amato e patito e che proprio il Suo Corpo ci ha lasciato per guarirci, sostenerci e cambiarci!

Come fosse finita dietro il palcoscenico e avesse scoperto i trucchi di un malevolo prestigiatore, l’avversario di Dio e nostro, ora sa con certezza che la passione erotica, non governata, non guarita e ordinata all’amore di Dio è tutta una fregatura. Toglie, non dona. Svilisce, non esalta. Umilia, non eleva. Riduce il piacere fino a spegnerlo. Svuota, non riempie.

Dall’ispirazione che la accende come una scintilla, proprio a Medjugorie, e che la spinge a fondare l’iniziativa Cuori Puri non si aspettava un incendio così violento! Che invece sta tuttora divampando. Mi ha quasi commosso sentirglielo raccontare, al telefono; nella particolare melodia della sua voce si sente una decisa dolcezza.

Mi pareva di avere già colto un piglio da condottiera nel suo tono e scopro che il titolo del ritiro di quest’anno per Cuori Puri è bellicoso al punto giusto: Amore, l’ultima battaglia. A entrambe, quasi simultaneamente, viene in mente quello che disse Suor Lucia di Fatima al tanto compianto Card. Caffarra, allora a capo dell’Istituto Pontificio Giovanni Paolo II per il matrimonio e la famiglia: “Verrà un momento in cui la battaglia decisiva tra il regno di Cristo e Satana sarà sul matrimonio e sulla famiglia” 


CARDINALE CAFFARRA, SUOR LUCIA, SATANA
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Ultima perché decisiva, in ogni vita, certo ma anche epocale.

Ora infatti, oltre al corpo a corpo che tocca ad ognuno nella propria vita, si può vedere schierato un intero esercito impegnato a fiaccare e sfinire moltitudini di giovani, giovanissimi, famiglie con armi terribili: una su tutte, come una grossa catapulta leonardesca che lancia palle di pece bollente fin dentro i nostri castelli, la pornografia.

Sembriamo un po’ fissati noi cattolici col tema. Eppure, signori, quanto è pervasiva e venefica questa sostanza tossica!

Ecco, dice Ania, tra gli incontri che costelleranno il prossimo ritiro internazionale (sì ci saranno ragazzi dalla Germania, dall’Austria, la Polonia, il Brasile) di Cuori Puri a Roma dal 9 all’11 marzo ci sarà occasione di conoscerlo davvero, questo acerrimo nemico della gioia e della pace. E così imparare a difendersi.

Anzi, ragazze e soprattutto ragazzi, se ci fossero ancora posti disponibili, perché non valutate la possibilità di partecipare a questo evento? (mi dicono infatti che ci sia una netta maggioranza della componente femminile per cui uomini, fate un po’ i vostri conti!)

ECCO LE INFORMAZIONI PER ISCRIVERSI

Lo psicologo Ezio Aceti, del Movimento dei Focolari, esperto e competente da anni sul tema, ne mostrerà la forza distruttiva, simile a quella di altre forme di dipendenza.


PAPA' FIGLIO PUGILATO
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Sembra trasgressivo e liberatorio accedere a contenuti porno invece è consegnarsi in mano ad uno schiavista dei più crudeli.

La pornografia crea dipendenza e rovina le relazioni, a tutti i livelli. Di più perché avanza spesso indisturbata con il lasciapassare di un senso comune instupidito che ripete “che male c’è, lo fanno tutti”. Ania lo dice con dolore ma anche senza paure: come un medico esperto che guarda una ferita profonda, ne riconosce le cause e i tristi effetti collaterali: non vediamo quante famiglie distrutte? La facilità con cui si arriva a conoscere e consumare la sessualità? La banalizzazione dei rapporti?

Le chiedo, presa dall’entusiasmo un po’ teorico, se quindi proporre il cammino della castità prematrimoniale, la virtù ardua della purezza ai giovani ottenga dei sì entusiasti ed eroici.

No, non bisogna partire dal divieto ma dalla possibilità di una educazione affettiva integrale e di una conoscenza vera di sé stessi. I “non si fa”, “non si deve” ottengono nei giovani l’effetto opposto.

E comunque, sottolinea, “la nostra iniziativa è trasversale e aperta a tutti i cammini e i movimenti. Perché è già compresa dentro la proposta cristiana. Non è per alcuni, ma per tutti”. E’ Chiesa.

La proposta di Cuori Puri conta già 9000 iscritti. Giovani, da tutta Italia che hanno detto non solo sì, vogliamo impegnarci in questo cammino, ma hanno accompagnato questa adesione con gratitudine e riconoscenza nei confronti di questa guerriera venuta da Oriente. Armata della propria fede, coraggiosa al punto da raggiungerli con questo invito.

La vera trasgressione, ha detto anche a me Ania al telefono, è la purezza.

Perché la promessa dura un anno? Le chiedo. Perché ci siamo rifatti alla proposta di Giovanni Paolo II che chiedeva ai fidanzati un impegno così. Di anno in anno. E questa promessa è sempre accompagnata dalla guida spirituale dei sacerdoti e viene sancita simbolicamente da un anello che regalano loro.

“La cosa nuova che mi ha molto impressionato dell’Italia è che si sono iscritti tanti sacerdoti con i loro giovani. Li accompagnano. Cuori puri non è un movimento, la purezza è per tutti. Non si può chiudere, circoscrivere. Vogliamo essere un’iniziativa che lavora con i giovani sull’affettività. È una cosa veramente bella”. Tra i molti pastori presenti anche due alti prelati, Mons. Antonio Staglianò (Vescovo di Noto) e Mons.  Giovanni D’Ercole (Vescovo di Ascoli Piceno), potete leggere tutto nella locandina del programma:

“Infatti” aggiunge “vogliamo sensibilizzare le parrocchie su questi percorsi e sulla promessa di castità. Se ben accompagnati, se introdotti al valore di questa scelta i giovani rispondono, non sono affatto stupidi, ne capiscono bene il valore”.

E poi conclude con una notizia che la coinvolge e commuove profondamente, lo si sente in modo palpabile.

“Ci sono due ragazzi che si sono incontrati propri ad un ritiro di Cuori Puri. Sono partiti in salita, hanno attraversato prove e fatiche. Attesa sofferta, (quasi la distanza massima consentita dall’estensione della nostra penisola: lui di Bergamo lei dalla Calabria), ecco ora lo voglio dire in anteprima: a maggio si sposeranno!