Farli fruttare significa realizzarsi, esprimere le proprie capacità e doti oppure i talenti di cui parla Cristo nel Vangelo sono altri? Ecco un’interpretazione davvero sorprendente che può farci cambiare radicalmente prospettiva
“Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. […] Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. […] Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. ” (Mt25,14-29)
Per molti anni questo passo è stato per me una croce. Lo leggevo così: “Devi fare quello in cui sei bravo, hai un dono, fallo fruttare.”
Leggi anche:
Siamo amministratori che sanno far fruttificare?
Leggi anche:
Perché Gesù usa parabole e non parla più chiaramente?
“Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”. (Mt25,29)
Leggi anche:
Che cos’è la vita eterna?
Ragazzi, questa è l’occasione più bella che ci è stata data. Abbiamo in mano un dono che il Signore ci elargisce gratis. Abbiamo le capacità per portare frutto.
Ora è il momento di investire!
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE