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La triste realtà del bullismo, la forza di Monica nel raccontarlo

MONICA HARRASSING
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Lucandrea Massaro - Aleteia Italia - pubblicato il 30/01/18
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Una video testimonianza davvero toccanteMonica è una ragazzina come tante, con quell’aria da topolino di biblioteca, lei lo sa e lo sanno anche i ragazzi e le ragazze “compagne” di scuola che la circondano e continuamente la bersagliano di epiteti. Ogni segno di debolezza viene stigmatizzato, ogni accenno di amicizia rigettato come spazzatura. E’ il bullismo, nella sua forma più triste. Monica lo racconta grazie ad una webcam nascosta nello zaino che filma, riprende, certifica quello che in tante scuole è la prassi. Lo sfottò c’è sempre stato credo, lo ricordo anche ai miei tempi, ma cosa lo ha trasformato in una pratica costante di umiliazione e degradazione? E soprattutto: cosa possiamo fare per correggere questa brutta piega?



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Innanzi tutto ascoltare chi ne è vittima. Ecco perché la testimonianza di Monica ci permette di metterci, finalmente, nei panni dei bullizzati e non – come spesso capita quando ci si trova in mezzo – dalla parte dei bulli. Spesso infatti per paura di essere presi di mira a nostra volta, sorridiamo, non ci mettiamo in mezzo, lasciamo correre di fronte a questi episodi, parzialmente giustificati anche da alcune reazioni violente verso chi osa intromettersi. Ma intromettersi è un dovere, educativo. E’ necessario un villaggio per crescere un bambino, quindi verso questi comportamenti siamo tutti coinvolti e tutti correi, ad iniziare dai genitori e dalle istituzioni scolastiche, ma anche dei tanti passanti che si girano dall’altra parte. Io vi consiglio di guardare questi pochi minuti di video di Monica, messi in onda il 27 gennaio dal Tg2 e mostrati ad alcune classi, vedrete ragazze che piangono e ragazzi ammutoliti. E’ un buon inizio…



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