La religiosa americana Patricia A. Daly è al vertice di un gruppo di investitori che striglia e monitora la Apple. L'azienda a sua volta si difende: miglioreremo la nostra offerta per aiutare i genitori
Una delle aziende più potenti del mondo si trova nella condizione di dover temere… una suora! Ebbene si, suor Patricia A. Daly, una sessantenne originaria di Brooklyn (uno dei cinque distretti di New York), appartenente alla congregazione delle Dominican Sisters of Caldwell, New Jersey, è in campo per tutelati bambini (e non solo) dall’assuefazione causata dagli smartphone.
“Prescelta” dagli investitori
Il fondo Jana Partners e il California State Teachers’ Retirement System (Calstrs, fondo creato dagli insegnanti californiani in pensione), che insieme detengono due miliardi di dollari in azioni di Apple, sabato 6 gennaio hanno scritto una lettera ai vertici dell’azienda con la Mela, chiedendo che introduca più tutele contro il rischio che un eccessivo uso degli iPhone provochi problemi di assuefazione o disturbi mentali nei bambini.
Ora in prima fila, in questa battaglia, c’è Suor Patricia: JP e Calstrs l’hanno voluta tra i membri del consiglio da loro creato con lo scopo di monitorare la campagna in questione.
Una religiosa nota nell’alta finanza
Suor Patricia, scrive Il Corriere (10 gennaio),è il direttore emerito (fino a poco tempo fa direttore esecutivo) della Tri-State Coalition for Responsible Investment, un’organizzazione di investitori istituzionali cattolici – con sede principalmente nell’area metropolitana di New York – impegnati a coinvolgere le società in cui investono negli impatti ambientali e sociali delle loro operazioni. La Tri-State Coalition a sua volta fa capo all’Interfaith Center on Corporate Responsibility, che complessivamente controlla circa 200 miliardi di dollari di investimenti.
La battaglia contro i videogiochi violenti
La suora è nota per la tenacia delle sue battaglia. In passato ha puntato il dito anche contro la militarizzazione della società causata dai videogiochi violenti (la Gaming disorder, la dipendenza da videogiochi, è inserita nella ‘lista delle malattie’ dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come ricorda Il Sole 24 Ore, 10 gennaio).

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Le pressioni ai petrolieri
Si è persino scontrata contro l’attuale segretario di Stato americano Rex Tillerson, quando era amministratore delegato di ExxonMobil: lo scorso maggio la maggioranza degli azionisti della multinazionale petrolifera ha votato a favore di una mozione che chiede che le scelte aziendali tengano conto degli sforzi contro il cambiamento climatico. Un risultato ottenuto soprattutto grazie alle pressioni della religiosa.