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Sapete come le nonne preparavano il sapone?

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Flowerista - pubblicato il 22/11/17
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Realizziamo insieme un detergente naturale per la casa e il bucato proprio come una volta, con la cenere!Il momento del bucato una volta era un pò come il caffè con le amiche oggi per noi, quando tutte le donne del paese con la “bagnarola” in testa piena di panni sporchi si incontravano in piazza per andare insieme al fiume a lavare la biancheria. Immagino che per non pensare alla fatica si davano alle chiacchiere, si facevano scherzi e si raccontavano i segreti…

Il grande mistero però di tutta questa storia per me è sempre stato il sapone… o meglio, con cosa le lavandaie lavassero i loro panni sporchi!

Mia nonna mi diceva che veniva usata la cenere e chiaramente le spiegazioni che mi davo, tra lenzuola cosparse di cenere e macchie tolte strofinandocela sopra come se fosse uno scrub, non erano del tutto esaurienti.

Il sapone di una volta

La mia curiosità è stata soddisfatta quando finalmente ho scoperto il segreto del sapone di una volta!

La cenere che si raccoglieva nel camino veniva trattata in modo da ricavare un prodotto, la lisciva che insieme agli scarti del maiale era essenziale per la produzione del sapone, preziosissimo al tempo, tanto che non se ne poteva sprecare nemmeno un pezzettino.

Un altro modo per fare il sapone era con la soda e i soliti scarti del maiale ed in quel caso la lisciva veniva usata per potenziare l’effetto del sapone; la biancheria insaponata si riponeva in un fusto di legno con un piccolo buco sul fondo, da qui il termine “bucato” e su di essa veniva riversata la lisciva.

Il tutto rimaneva per una notte intera a scolare in un contenitore riposto sotto all’apertura del fusto che raccoglieva la “bucaticcia”, un mix di sapone e lisciva che veniva poi usata per lavarsi il corpo e i capelli per non sprecare proprio nulla.

Il bucato era poi messo ad asciugare all’aria per una notte intera, perchè si credeva che l’aria frizzante della notte “disinfettasse” i capi.

Anche oggi possiamo realizzare a casa nostra il sapone nello stesso modo in cui lo preparavano le nostre nonne,  iniziamo a mettere da parte la cenere!



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Come preparare la lisciva dalla cenere

Prepariamo insieme la lisciva con la ricetta originale di mia nonna!

Di cosa abbiamo bisogno:

Quello di cui avremo bisogno sarà una pentola antiaderente, assolutamente non rivestita di alluminio, che useremo solo a questo scopo perchè potrebbe rovinarsi, un mestolo rigorosamente di legno, anche questo da usare solo per produrre la lisciva e della semplicissima acqua del rubinetto e della cenere del camino, facendo attenzione che sia di legna e che non sia stata usata carbonella, pellet o “accendifuoco” chimici, inoltre il consiglio della nonna era di non aver gettato le bucce delle castagne nel fuoco o la lisciva prodotta avrebbe potuto macchiare i vestiti!

Le dosi per produrre una buona lisciva sono in rapporto 1:5, vuol dire che se utilizzeremo 200 gr di cenere, useremo 800 gr di acqua, sempre in grammi per semplificare 😉

Come preparare la lisciva:

Per iniziare passeremo al setaccio la cenere per eliminare eventuali impurità e residui e la uniremo all’acqua che nel frattempo avremo messo bollire.

Dovremo lasciare a bollire cenere e lisciva coprendo la pentola con un coperchio e mescolando spesso con un mestolo di legno per un ora e mezza circa a fuoco basso perchè diventi efficace abbastanza e generalmente mai per più di due ore o rischiamo di ottenere un composto troppo basico e di conseguenza troppo aggressivo.

Una volta spento il fuoco trasferire la lisciva ancora calda in un contenitore di vetro e chiuderlo con un coperchio ermetico solo quando il composto si sarà raffreddato, in questa fase sarà fondamentale usare dei guanti per proteggersi dall’effetto corrosivo della lisciva ed evitare schizzi; a questo punto si lascerà sedimentare il composto, una volta veniva lasciata a riposare una notte intera, il mio consiglio è di lasciarla ferma a riposo almeno 12 ore.

Trascorso questo tempo, si noterà che all’interno del contenitore di vetro si sono formati due strati, la lisciva appunto e la pasta di cenere in fondo, con l’aiuto di una garza e munite di guanti per proteggere le mani per evitare di toccare la lisciva che a causa della sua basicità potrebbe risultare troppo aggressiva per la pelle, procediamo a filtrarla.

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Come usare la lisciva?

Abbiamo ottenuto il nostro detergente naturale per la casa! Ci sono molti modi per utilizzarla, ad esempio potremmo mettere in un flacone spray 150 ml di lisciva, circa mezzo bicchiere, in un litro di acqua, aggiungere qualche goccia di olio essenziale di limone (1% del totale) ed avremo ottenuto un fantastico detergente per le superfici di cucina e bagno, i sanitari e le piastrelle!

Se ne può aggiungere un bicchiere al secchio per lavare i pavimenti, oppure un bicchierino nel cestello della lavatrice per potenziare l’effetto del detersivo.

Quello che rimarrà sul fondo della pentola, la pasta di cenere, potrà essere usata per rimuovere lo sporco più incrostato dalle pentole, come se fosse della pasta abrasiva, basterà riporla in un contenitore con tappo ermetico e conservarla.

Buone pulizie! 🙂

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