Un intervento immediato è essenziale negli incidenti domestici per limitare l’entità delle loro conseguenze. È pertanto opportuno tenere a mente alcune semplici misure da applicare tempestivamente prima dell’arrivo di soccorritori più qualificati. Forniamo qui di seguito una serie di misure di Pronto InterventoINGESTIONE ACCIDENTALE DI SOSTANZE CHIMICHE TOSSICHE
•• Non provocate in ogni caso il vomito, soprattutto con i caustici, perché potrebbero produrre effetti nocivi, come un’estensione del danno per effetto del movimento di andata e ritorno oppure una polmonite chimica da inalazione. L’induzione del vomito (es. facendo bere acqua salata) si rivela invece efficace nei casi nei quali si sia verificata l’ingestione di farmaci, soprattutto se barbiturici o sonniferi.
•• Ricordate di conservare la sostanza assunta (es. pianta) o l’etichetta del prodotto, per poter risalire rapidamente ai componenti tossici e conseguentemente per poter individuare l’antidoto specifico. Tempestiva deve essere la chiamata al Centro Anti-Veleni (CAV) di riferimento, i cui operatori sono in grado di valutare la gravità del caso e di conseguenza, stabilire quali bambini possano essere controllati con sicurezza a casa e quali invece debbano essere inviati ad un reparto di emergenza.
INGESTIONE ACCIDENTALE DI CORPO ESTRANEO
•• Se esso risulta molto piccolo (diametro inferiore ai 2cm), non appuntito e incapace di rilasciare all’interno dell’organismo sostanze tossiche (es. pila), lasciare che questo venga spontaneamente espulso con le feci nel corso delle successive 48 ore, favorendo l’evacuazione con cibi ricchi di fibre e con una buona idratazione.
•• Diversamente con un corpo appuntito, in grado di rilasciare sostanze tossiche o se il bambino presenta sintomi come dolore sternale e incapacità a deglutire, è indicato il raggiungimento del più vicino Pronto Soccorso.
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SOFFOCAMENTO DA INALAZIONE ACCIDENTALE DI CORPI ESTRANEI
•• In caso di piccole parti di cibo, caramelle, eseguite la manovra di disostruzione delle vie aeree, che consta di semplici movimenti che variano in base all’età del bambino.
•• Se il bambino ha meno di un anno, prendete il bambino afferrandolo per la mandibola, tenendo aperta la bocca e appoggiatelo sul vostro avambraccio, ancorando la gamba più interna sotto l’ascella e creando un piano declive. A questo punto date 5 pacche interscapolari, con una direzione laterale-esterna per evitare di urtare la testa del bambino.
•• Se l’oggetto non dovesse uscire con questa manovra, girate il bambino ponendolo sull’altro avambraccio, sempre in pozione declive e applicate sul centro della linea inter mammillare 5 compressioni lente e profonde.
Ripetete i cicli di 5 colpi e 5 compressioni fino alla disostruzione delle vie aeree.
•• Per i bambini di un anno di età o più grandi eseguire la manovra di Heimlich, inginocchiandosi dietro il bambino e avvolgendolo con le braccia poste in corrispondenza della cinta. Posizionare la mano in modo che il pollice e il mignolo formino una C i cui apici tocchino rispettivamente l’ombelico e la base dello sterno.
•• A questo punto afferrate l’altra mano chiusa a pugno e imprimete una spinta forte e rapida contro l’addome della vittima con un movimento rotatorio da davanti a dietro e dal basso verso l’alto, in maniera ritmica fin quando non si assiste all’emissione del corpo estraneo dalla bocca.
LACERAZIONE O FERITA DA TAGLIO CON FUORIUSCITA DI SANGUE
•• È bene pulire accuratamente la sede interessata con acqua e sapone con la rimozione d’indumenti o corpi estranei e disinfettare con acqua ossigenata per prevenire il rischio d’infezione. Quindi applicare un bendaggio occlusivo, efficace per arrestare il sanguinamento.
•• Nel caso in cui l’emorragia risultasse massiva e i lembi cutanei non sovrapponibili, recatevi al PS per la gestione della ferita mediante punti di sutura. Laddove indicata, deve essere somministrata la profilassi antitetanica.
•• Per un corretto intervento, è indispensabile conservare in casa di un kit di Pronto Soccorso, contente acqua ossigenata, soluzione fisiologica, siringhe, garze sterili, cerotti di varie dimensioni, e valutarne periodicamente l’integrità e la scadenza dei singoli prodotti.
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TRAUMA CONTUSIVO CONSEGUENTE A UNA CADUTA CON COINVOLGIMENTO DELLA TESTA
•• Dopo aver applicato localmente del ghiaccio per attenuare la tumefazione e l’ecchimosi, è di fondamentale importanza un’attenta osservazione: se il bambino fa seguire al trauma un pianto intenso ed energico, è in
grado di camminare o di muovere gambe e braccia autonomamente, è sufficiente proseguire con l’osservazione nelle successive 24 ore, con particolare riferimento alla sonnolenza. In particolare, se il bambino dorme va svegliato ogni 3 ore e deve essere in grado di stare sveglio almeno per pochi minuti.
•• È d’obbligo tener presente che i sintomi di un trauma cranico possono svilupparsi anche dopo alcuni giorni, per cui è necessario essere pronti a contattare tempestivamente un medico anche a distanza dall’evento.
•• Invece se il bambino immediatamente dopo il trauma resta attonito, stordito o presenta una sintomatologia più specifica con perdita di coscienza o vomito o convulsioni, è indicato recarsi immediatamente al Pronto Soccorso più vicino.
USTIONI DI LIEVE ENTITÀ CHE NON NECESSITANO DI CURE OSPEDALIERE
•• In caso di ustioni di 1° e 2° che interessano fino al 10% della superficie corporea, bisogna intervenire allontanando gli indumenti venuti eventualmente a contatto con l’agente ustionante. Quindi raffreddare la cute con l’applicazione locale di ghiaccio o l’immersione in acqua fredda per almeno 10 minuti. Operare un’adeguata detersione delle lesioni mediante soluzione fisiologica o con Amuchina opportunatamente diluita. Prevenire il rischio infettivo attraverso l’applicazione di pomate antibiotiche e ricoprire la zona colpita mediante un bendaggio occlusivo. Ripetere le medicazioni ogni 2-3 giorni fino alla completa guarigione. Evitare di rompere e svuotare le bolle (o flitteni) venutesi a formare.
MORSO DI INSETTI
•• Per quanto riguarda api, calabroni e vespe, nel sospetto di un’allergia al veleno, condurre il bambino al più vicino Pronto Soccorso per il rischio d’insorgenza di uno shock anafilattico.
•• Negli altri casi, evitare di premere la cute attorno al pungiglione (rilasciato solo da api e calabroni), perché si favorirebbe l’entrata in circolo del veleno. Piuttosto cercare di estrarlo con l’ausilio di pinzette, quindi applicare ghiaccio sulla zona insieme ad una pomata antistaminica o cortisonica.
MORSO DI ZECCA
Operare la rimozione dell’acaro con una pinzetta, esercitando una trazione costante. Evitate l’applicazione di sostanze sulla zecca prima dell’estrazione.
MORSO DI ANIMALI
È innanzitutto necessario intervenire con un’accurata detersione della ferita mediante soluzione fisiologica e con
l’immediata disinfezione: gesti semplici attraverso i quali evitare il rischio di comuni malattie, come ad esempio
la malattia da graffio di gatto. Tuttavia laddove la ferita risulti estesa o l’animale responsabile sospetto, è doveroso
contattare un medico per poter instaurare una terapia antibiotica profilattica e una profilassi antitetanica ed eventualmente antirabbica.