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Ecco come cambia la messa nella “Domenica della Parola”

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia Italia - pubblicato il 03/09/17
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Il 24 settembre, in occasione dell’evento promosso da Paolini e Comunità di Sant’Egidio, la Bibbia assumerà un ruolo del tutto centrale

Alcuni cambiamenti straordinari nella santa messa della “Domenica della Parola“, giornata dedicata alla Bibbia in programma il 24 settembre 2017.

Al fine di rendere il più centrale possibile le Sacre Scritture in questa domenica, Paolini e Comunità di Sant’Egidio – promotori dell’iniziativa – diffondono un sussidio liturgico-pastorale “La Domenica della Parole” (edizioni San Paolo).

L’obiettivo è di supportare sacerdoti e laici nella migliore organizzazione della giornata e in particolare della santa messa.

DURANTE IL GLORIA

In occasione della Domenica della Parola, e quindi in forma straordinaria, durante il canto del Gloria, il diacono, preceduto e accompagnato da due ministri con i rispettivi ceri procedono all’ingresso solenne della Bibbia opportunamente rivestita e si avviano all’altare.



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LA BIBBIA

Il diacono porta il Libro, tenendolo un po’ elevato. Giunto in presbiterio, il diacono e gli accoliti depongono la Bibbia sull’ambone in modo che possa essere poi utilizzata per la proclamazione delle letture e del Vangelo.

Qualora si utilizzasse l’Evangeliario invece della Bibbia, questo andrà deposto sull’altare. Quando poi non vi è il diacono, l’intronizzazione sarà effettuata dal lettore dell’epistola. Lo precede il turiferario; sono accanto a lui gli accoliti con i ceri.

L’INFUSIONE DELL’INCENSO

Durante il “Canto al Vangelo” gli accoliti con i ceri e il turiferario si recano alla sede, per l’infusione dell’incenso; si recano, quindi, con il diacono o con il presidente all’ambone per a proclamazione del Vangelo. Questa sarà preceduta dall’incensazione.



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IL BACIO DEL LIBRO

Terminata la proclamazione, il ministro bacia il libro in segno di venerazione aggiungendo sottovoce:

La parola del Vangelo cancelli i nostri peccati”. Se la celebrazione è presieduta dal vescovo, al termine della proclamazione, il presbitero o il diacono porta al vescovo la Bibbia da baciare, oppure lo bacia lui stesso. È bene che in questa occasione il celebrante impartisca la benedizione al popolo con il Libro Sacro.

GESTO DI VENERAZIONE

Al fine di sottolineare la centralità della Parola, i fedeli possono essere invitati a esprimere un gesto di venerazione: in questo caso, la Bibbia, prima di essere nuovamente riposta sull’ambone, o in un altro luogo opportuno, viene esposta alla venerazione dei fedeli. Un bacio, particolarmente dove siano presenti bambini, o un inchino con una mano appoggiata alla pagina biblica.

L’ANNUNCIO DEI MISSIONARI

La Santa Messa, dopo l’orazione post communio, può avviarsi a conclusione con l’invio dei “Missionari della Parola”.

Il diacono, o in sua assenza, un altro ministro, annunzia ai fedeli i nomi dei “missionari”, indicando, se opportuno, il grado o l’ufficio che ognuno di essi ha nel popolo di Dio, come pure l’ambito o le persone a cui vengono inviati. Possono essere scelti i rappresentanti delle varie realtà caritative e associative presenti nel territorio.



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