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Guerra aperta tra la dottoressa Silvana De Mari e il mondo LGBT: le parole della discordia

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 20/01/17
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La chirurga sostiene che sia erotismo e non sesso quello tra gaySilvana De Mari, medico e scrittrice, autore di decine di libri fantasy, nel ciclone per alcune affermazioni contro l’omosessualità. In sostanza lei sostiene che non esiste e che i gay siano persone asessuate e omoerotiche.

La vicenda sta spopolando in questi giorni sui social network e l’Ordine dei Medici ha avviato un’indagine sulle sue affermazioni. Ma vediamo di ricostruire la vicenda che ha coinvolto la dottoressa De Mari.

Medico chirurgo, specializzato in endoscopia dell’apparato digerente e psicologia cognitiva, la De Mari – una cattolica fervente – ha un blog e un profilo Facebook sui quali espone le sue idee. Ha un seguito importante, tanto che sul più popolare dei social vanta oltre diecimila follower.

IL LEGAME SACRO TRA MADRE E NASCITURO

In un post sul blog del 28 dicembre, ad esempio, spiega da un punto di vista clinico perché l’unico legame naturale sia quello tra madre e nascituro, contestando le teorie pro utero in affitto e adozioni gay.

«Sulla gravidanza, il periodo in cui il feto e la madre condividono i neurotrasmettitori si fa tutto l’adattamento epigenetico, l’adattamento che permette la sopravvivenza della specie (…) Il legame madre figlio è sacro. Quando il legame con la madre è spezzato il bambino per tutta la vita esprime ormoni da stress, sempre, anche quando sembra tranquillo e moltiplica il rischio di sviluppare una depressione grave, oppure una malattia fisica. Stesso discorso per la madre. Chiunque lo spezzi volutamente questo legame commette un crimine».

SESSUALITA’ E INCONTRO TRA GAMETI

L’ 11 gennaio sulla sua pagina Facebook (poi temporaneamente chiusa) sostiene come la sessualità sia possibile solo con l’incontro tra un uomo e una donna.

«Nel bosco c’è l’incontro con la bellezza e quindi con Dio. C’è l’incontro con la vita, e quindi con la sessualità. Mettiamo i nostri piedi una dopo l’altro, noi siamo nati dalla sessualità di nostro padre è nostra madre, il seme di un uomo che ha incontrato il ventre di una madre, ognuno degli uccelli che ascoltiamo è nato dalla sessualità, dall’incontro di maschile e femminile, ognuno degli scoiattoli, anche i grandi alberi sono nati dalla sessualità , Il cagnolino che corre di fianco a noi. Siamo immersi nella vita: che nasce da sola da altra vita per gemmazione oppure nasce attraverso l’incontro di maschile e femminile. Quindi la sessualità, l’incontro di maschile e femminile, è sacra».

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“PERSONE ASESSUATE E OMOEROTICHE”

Sempre l’ 11 gennaio finisce nel mirino della trasmissione radiofonica La Zanzara di Radio 24. Punzecchiata dai conduttori la De Mari risponde che:

«L’omosessualità non esiste. La sessualità è il modo della biologia di creare le generazioni successive attraverso l’incontro tra gameti femminili e maschili. Quello che interessa a Madre Natura è la generazione successiva. Se non c’è incontro tra due gameti, non c’è sessualità. Se io mi masturbo è autoerotismo non autosessualità. Dunque i gay sono persone asessuate e omoerotiche. La sessualità è solo tra maschi e femmine, mettere il pene in una donna è sesso (…) I rapporti tra gay sono erotismo (…) Se non procrei è erotismo».

Sul sesso anale tra omosessuali sostiene:

«(…) nell’ano non c’è nemmeno l’organo dell’orgasmo. Ma per voi una cosa come l’unione gay che porta all’incontinenza anale e all’ascesso anale può essere considerata una cosa positiva?».

«La cavità anale è stata creata perché passino le feci, dall’interno all’esterno. E basta. Non è prevista la penetrazione del pene, Madre Natura non lo ha previsto».

PETIZIONE PER LA RIMOZIONE DALL’ORDINE

Contro queste dichiarazioni s’è scatenata la reazione del gruppo di avvocati di «Gay Lex», che ha chiesto la sospensione della dottoressa dall’Ordine dei Medici di Torino, mentre la Fondazione Mario Mieli di Roma, circolo di cultura omosessuale da tempo in rottura con La De Mari, l’ha denunciata. La raccolta firme su Change.org per la sua radiazione dall’Ordine dei Medici di Torino ha al suo attivo oltre 2500 firme, scrive La Stampa, 18 gennaio. «Chiediamo – è scritto nella presentazione – la radiazione immediata della dottoressa De Mari per avere espresso in sede pubblica pareri obsoleti in merito ai rischi della sessualità omosessuale… per aver ridicolizzato, umiliato, deriso, con la pietà pelosa di chi è in malafede, chi abbia rapporti omosessuali».

“NON CORRISPONDONO A CIO’ CHE PENSA LA MEDICINA”

Il dottor Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, consapevole di trovarsi di fronte ad un altro caso spinoso e come sempre prudente: «Personalmente quelle della dottoressa, che non conosco, le giudico come affermazioni che non corrispondono a ciò che oggi pensa la Medicina. Del resto lo riconosce anche lei, sostenendo di non essere politicamente corretta. Diciamo che la sua posizione non è nel perimetro delle conoscenze scientifiche».

E adesso? «Apriremo il procedimento disciplinare, convocandola e chiedendole spiegazioni», spiega Giustetto (La Stampa, 18 gennaio).

LGBT E PEDOFILIA

In un post del 16 gennaio sul suo blog, la De Mari rincara:

«Il movimento lgbt è nato pedofilo, come ricorda bene chi ne ha seguito l’ascesa e come molto banalmente potete verificare persino su wikipedia.

La pedofilia fu accantonata nell’ambito di una precisa strategia, per essere ricuperata».

«Il movimento lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia. Ho deciso quindi di distruggerlo o morire nel tentativo. di essere anche io una delle persone che annienterà il movimento lgbt mondiale».

“NUOVA RAZZA ARIANA”

In un’intervista a La Stampa (19 gennaio), la chirurga si difende contro la campagna mediatica delle associazioni omosessuali: «I gay? Sono la nuova razza ariana. Vietato parlar male di loro, vietato criticare, vietato esprimere la propria opinione nei loro confronti. Loro vogliono l’omologazione, il pensiero unico».

E ancora: «Tra i 12 e i 13 anni, tutti sono attratti (ma per amicizia) dallo stesso sesso. Si sperimenta. Poi si sviluppa la sessualità. Che è una sola. Si sta insieme perché diversi e complementari».

IL SENSO DELL’OMOFOBIA

De Mari spiega ancora: «Io sono omofobica. E – dice rivolgendosi al giornalista che la intervista – se lei sta con una donna, lo è anche lei che è un uomo. Ovvero: abbiamo fatto una scelta a monte. E proclamarla è un diritto, fa parte del diritto di parola».

E conclude: «La lobby gay ha anche cercato di imporre al mio editore di non pubblicare più i miei libri per ragazzi. Ma per fortuna non tutti la pensano come quelli».