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I 10 atleti olimpici che non hanno avuto paura di mostrare la loro fede

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Philip Kosloski - pubblicato il 22/08/16
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È stata una piacevole sorpresa vedere così tanti atleti dare testimonianza dei loro forti valori cristiani. Eccone alcuniOgni quattro anni, gli atleti che partecipano alle Olimpiadi hanno un’opportunità unica di ispirare il mondo con la loro forza fisica, con i loro movimenti coordinati e con la loro resistenza mentale. Quest’anno molti atleti hanno aggiunto un’altra qualità: la loro forte fede cristiana.

Ci sono stati articoli e interviste incentrati sulla sfera religiosa degli atleti, ma la cosa che mi ha sorpreso di più è che molti di loro hanno parlato e dato testimonianza persino nella televisione nazionale.

Hanno lavorato duramente per disciplinare i propri corpi con lo scopo di ricevere una medaglia d’oro. Ma non hanno trascurato le loro anime, che hanno anzi continuato a nutrire spiritualmente.

Ecco dieci atleti che quest’anno hanno preso posizione sulla loro fede e che non hanno avuto paura di darne testimonianza di fronte agli altri.

RIO DE JANEIRO, BRASILE - 8 agosto: Le medaglie d'argento David Boudia e Steele Johnson (USA) posano durante la cerimonia di consegna delle medaglie per la Piattaforma 10m sincro maschile, durante il 3° giorno dei Giochi Olimpici Rio 2016 presso il Maria Lenk Aquatics Centre. (Foto di Laurence Griffiths/Getty Images)
RIO DE JANEIRO, BRASILE – 8 agosto: Le medaglie d’argento David Boudia e Steele Johnson (USA) posano durante la cerimonia di consegna delle medaglie per la piattaforma 10m sincro maschile, durante il 3° giorno dei Giochi Olimpici Rio 2016 presso il Maria Lenk Aquatics Centre. (Foto di Laurence Griffiths/Getty Images)

David Boudia e Steele Johnson – Dopo aver vinto una medaglia d’argento nella piattaforma 10m sincro maschile, hanno dichiarato in un’intervista: “C’era molta pressione. L’ho percepita… è stata come una crisi di identità. Quando la mia mente è rivolta ai tuffi, e penso che è questo ciò che mi identifica, impazzisco. Ma sappiamo entrambi che la nostra identità è in Cristo, e siamo grati per questa opportunità di poter fare tuffi davanti al Brasile e agli Stati Uniti. È stato un momento elettrizzante per noi”. Boudia raccontato il suo percorso di fede nel libro “Greater Than Gold: From Olympic Heartbreak to Ultimate Redemption.”


Simone Manuel prende parte alle semifinali dei 50m stile libero femminile presso l'Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro, il 12 agosto 2016. / AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS
Simone Manuel prende parte alle semifinali dei 50m stile libero femminile presso l’Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro, il 12 agosto 2016. / AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS

Simone Manuel – Immediatamente dopo l’estenuante gara dei 50m stile libero femminile, Manuel è stata intervistata dalla NBC e, trattenendo a stento le lacrime, ha detto: “Tutto quello che posso dire è ‘Tutta la gloria sia a Dio’. È stato un viaggio lunghissimo, in questi ultimi quattro anni… e mi sento davvero benedetta per questa medaglia d’oro”. Manuel non ha paura di condividere la sua fede cristiana anche sui social media, citando “Filippesi 4:13” nelle bio su Twitter e Instagram e scrivendo ai suoi follower: “Tutta la gloria sia a Dio! Non è Lui meraviglioso? Sono estremamente benedetta”.

RIO DE JANEIRO, BRASILE, 18 agosto 2016. Brianna Rollins ha vinto i 100m ostacoli femminile, guidando la tripletta USA davanti alle connazionali Nia Ali e Kristi Castlin. Angelos Zymaras / AZSPORTSIMAGES / SOOC
RIO DE JANEIRO, BRASILE, 18 agosto 2016. Brianna Rollins ha vinto i 100m ostacoli femminile, guidando la tripletta USA davanti alle connazionali Nia Ali e Kristi Castlin. Angelos Zymaras / AZSPORTSIMAGES / SOOC

Brianna Rollins – Dopo la vittoria totale degli USA nei 100 m ostacoli femminile, la Rollins ha detto ai giornalisti della NBC: “Non ho fatto altro che mettere Dio al primo posto e ho continuato a lasciare che Lui mi guidasse nelle gare… Questa mattina ci siamo messe in cerchio e abbiamo pregato. Abbiamo semplicemente permesso alla Sua presenza di venire tra di noi… affinché ci aiutasse, per poter continuare a glorificare Lui e a fare del nostro meglio. Ed è quello che abbiamo fatto”. Il suo profilo Twitter riflette questa forte spiritualità. Che lei commenta così: “Voglio superare i record mondiali e vincere medaglie d’oro, ma voglio anche essere conosciuta come l’atleta che ha glorificato Dio per raggiungere il suo pieno potenziale”.


Il jamaicano Usain Bolt punta il dito al cielo durante la semifinale dei 200m maschile, presso l'Olympic Stadium di Rio de Janeiro il 17 agosto 2016. / AFP PHOTO / FRANCK FIFE
Il jamaicano Usain Bolt punta il dito al cielo durante la semifinale dei 200m maschile, presso l’Olympic Stadium di Rio de Janeiro il 17 agosto 2016. / AFP PHOTO / FRANCK FIFE

Usain Bolt – Conosciuto come “l’uomo più veloce del mondo”, Bolt mostra la sua fede più con i gesti che con le parole. Fa regolarmente il segno della Croce prima di ogni competizione, e si è detto fiero di indossare una Medaglia Miracolosa al collo. Inoltre, come riportato da Catholic News Agency, il “Vaticano ha invitato Usain Bolt a conferenze sulla libertà religiosa”. L’articolo prosegue così: “In quanto cattolico, Bolt è conosciuto per fare il segno della Croce prima di ogni corsa. Il suo secondo nome è Leo, da San Leone Magno”.


La reazione di Abbey D'agostino (USA) dopo aver gareggiato nei 500m femminili il 16 agosto 2016. / AFP PHOTO / PEDRO UGARTE
La reazione di Abbey D’agostino (USA) dopo aver gareggiato nei 500m femminili il 16 agosto 2016. / AFP PHOTO / PEDRO UGARTE

Abbey D’Agostino – Dopo essere inciampata su un’atleta rivale durante la gara di 5000 metri femminili, la statunitense Abbey D’Agostino si è girata ed ha aiutato l’avversaria ad alzarsi e proseguire la gara. Ha detto a riguardo: “In quegli attimi ho agito d’istinto, ma l’unico modo con cui posso razionalizzare quanto successo è che Dio ha preparato il mio cuore a reagire in quel modo… Per tutto il tempo mi ha mostrato che la mia esperienza qui a Rio sarebbe stata qualcosa di più di una semplice performance atletica… e appena Nikki si è alzata, ho capito che era quello il caso”.

Missy Franklin (USA), durante una conferenza stampa del suo team prima delle Olimpiadi di Rio. Photo: Michael Kappeler/dpa
Missy Franklin (USA), durante una conferenza stampa del suo team prima delle Olimpiadi di Rio. Photo: Michael Kappeler/dpa

Missy Franklin – Nonostante le sue deludenti olimpiadi, la fede di Franklin l’ha aiutata a vedere il lato positivo delle cose. Ai giornalisti aveva parlato della sua fede, dicendo: “La mia esperienza nella Regis Jesuit ha avuto un forte impatto nella mia vita spirituale, in così tanti modi. Sono protestante, ma sto considerando di convertirmi al cattolicesimo… Quando ho iniziato a frequentare il liceo Regis Jesuit la fede non era un aspetto fondamentale della mia vita. Ma seguendo i primi corsi di teologia, andando a Messa e partecipando ai primi ritiri, ho cominciato a rendermi conto dell’importanza di Dio nella mia vita e di quanti lo ami e abbia bisogno di Lui”.


Katie Ledecky (USA) celebra la vittoria nella finale degli 800m stile libero femminile. Alexander Vilf/Sputnik
Katie Ledecky (USA) celebra la vittoria nella finale degli 800m stile libero femminile. Alexander Vilf/Sputnik

Katie Ledecky – Regina in piscina, Ledecky ha vinto cinque medaglie a Rio, tra cui quattro d’oro. Prima di andare a Rio ha detto ai giornalisti di pregare prima di ogni gara: “Dico sempre una preghiera o due prima di ogni gara. L’Ave Maria è una preghiera meravigliosa e mi dà calma”. Attribuisce alla sua educazione cattolica i suoi successi, sia nella piscina che nella vita.

Simone Biles (USA) sorride durante le finali di voltaggio femminile (ginnastica artistica). Biles ha vinto la medaglia d'oro. Foto: Lukas Schulze/dpa
Simone Biles (USA) sorride durante le finali di voltaggio femminile (ginnastica artistica). Biles ha vinto la medaglia d’oro. Foto: Lukas Schulze/dpa

Simone Biles – Il mondo è rimasto incantato da Simone Biles. Le sue prestazioni non sono state affatto deludenti, dato che ha vinto quattro medaglie d’oro e una di bronzo. In un’intervista rilasciata prima delle Olimpiadi, Us magazine ha chiesto alla Biles di rivelare il contenuto della sua borsa, sperando di trovarvi una formula segreta per il successo. E il giornalista è rimasto sorpreso nel vedere un rosario bianco emergere in mezzo ad altri oggetti tutto sommato convenzionali. Biles ha spiegato: “Mia madre Nellie mi diede questo rosario in Chiesa. Non lo uso per pregare prima di una competizione. Prego interiormente, ma lo porto con me in caso dovesse servire”.


La reazione di Michael Phelps (USA) dopo i 200m misti individuale maschile del 10 agosto 2016. Foto: Michael Kappeler/dpa
La reazione di Michael Phelps (USA) dopo i 200m misti individuale maschile del 10 agosto 2016. Foto: Michael Kappeler/dpa

Michael Phelps – Un uomo cambiato notevolmente. Phelps ha continuato a dominare la piscina, in quella che sarebbe potuta essere la sua ultima Olimpiade. Negli ultimi due anni Phelps si è scrollato di dosso la sua immatura apparenza, iniziando a reclamare la sua vita per Cristo. Phelps è cambiato dopo aver letto il libro La vita con uno scopo di Rick Warren, che gli diede Ray Lewis, l’ex linebacker dei Baltimore Ravens. Non solo Phelps l’ha letto, ma ha iniziato a condividerne il contenuto con gli altri. Ecco perché, nel centro di recupero che stava frequentando all’epoca, è diventato conosciuto come “Preacher Mike”.

Le Olimpiadi di quest’anno ci hanno mostrato il lato spirituale di questi atleti meravigliosi. Speriamo che possa ispirare molti giovani a correre la corsa per ottenere la corona incorruttibile.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]