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Francesco racconta come ha vissuto la benedizione Urbi et Orbi nel cuore della pandemia

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VINCENZO PINTO | AFP

Kathleen Hattrup - pubblicato il 10/10/20

Il 27 marzo scorso, mentre il Covid-19 infuriava, Papa Francesco impartiva eccezionalmente una benedizione Urbi et Orbi. Il Pontefice si è recentemente confidato su quel momento di grande intensità.

La sua benedizione Urbi et Orbi dal sagrato di una Piazza San Pietro deserta, il 27 marzo scorso, ha segnato i fedeli. Papa Francesco ha voluto confidare come ha vissuto quel momento storico nel corso di un’intervista con Carmen Magallón, direttrice dell’edizione spagnola della rivista Il mio Papa.


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Ci ricordiamo tutti di quella notte memorabile e del pontefice che sembrava portare il peso del mondo sulle spalle, come isolato sotto un filo di pioggia, sovrastato dalla situazione preoccupante. Come un padre in mezzo alla tempesta, egli si è mostrato per rassicurare i suoi figli con la sua presenza. Ci ricordiamo del suo passo claudicante e dell’aria contrita.

«Il mio cuore era con tutto il popolo di Dio»

E a proposito: durante l’intervista Papa Francesco ha confidato che da principio temeva di scivolare sui gradini umidi del sagrato. Tuttavia ha proseguito:

Il mio cuore era con tutto il popolo di Dio che soffriva, con un’umanità che ha subito questa pandemia e che, al contempo, ha avuto il coraggio di andare avanti. Salivo le scale pregando. Ho pregato tutto il tempo e sono andato via pregando. È così che ho vissuto il 27 marzo.

Questa confessione toccante mostra in modo evidente che il pontefice argentino è vicino ai fedeli e che, malgrado sia papa, è abitato a volte da preoccupazioni assai concrete.

Ha poi aggiunto che l’udienza generale senza i fedeli era stata particolarmente difficile, per lui.

Era come parlare a dei fantasmi. Ho compensato quelle numerose assenze fisiche con telefonate e lettere. Questo mi ha aiutato a tenere il polso di come le famiglie e le comunità stavano vivendo il momento.

Quanto al passo claudicante, quello non è una novità: il Santo Padre soffre infatti di problemi all’anca e di una sciatica che gli causa intensi dolori.

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]

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