Il virus sta andando ad intaccare, man mano che si avvicina la Pasqua e con essa la prima grande stagione degli spostamenti a scopo religioso, quel mondo che attualmente genera circa 6 milioni di presenze annue (di cui 3,3 milioni di presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano).
Che la “situazione sia critica” lo confermano al Sir alcune delle principali agenzie italiane leader nel settore dei viaggi culturali e di carattere religioso e di pellegrinaggi, la Brevivet (collegata, tra gli altri, alle diocesi di Brescia, Bergamo e Genova), la Duomo Viaggi (agenzia viaggi di riferimento della diocesi di Milano) e l’Opera romana pellegrinaggi (diocesi di Roma).
Quaresima a casa
Secondo la Brevivet “si naviga a vista perché la situazione cambia con grande velocità. Questo, poi, è un periodo durante il quale si raccolgono iscrizioni, prenotazioni e conferme per le diverse destinazioni, nazionali ed estere, da parte di singoli, gruppi e diocesi. Per santuari come Lourdes e Fatima è ancora presto ma il problema si sente già. E davanti abbiamo la Pasqua, un periodo privilegiato per i pellegrinaggi”.
“Nelle persone con cui siamo in contatto per organizzare viaggi e pellegrinaggi prevale un sentimento di prudenza ma soprattutto di smarrimento dovuto al fatto che le informazioni, vere o presunte che siano, si accavallano in continuazione creando confusione”, dice al Sir Giorgio Trivellon, amministratore delegato di Duomo Viaggi. “Da parte nostra cerchiamo di tenere costantemente aggiornati i nostri clienti sugli sviluppi del coronavirus dando solo e soltanto informazioni ufficiali che provengono dalle nostre associazioni di categoria o direttamente dalle disposizioni attuative delle ordinanze ministeriali o regionali”.
In ogni caso “la priorità per un pellegrinaggio rimane però la tutela e la salute del cliente, anche a discapito di una perdita di fatturato. Questo per noi è fondamentale”.
Trivellon conferma anche casi di disdetta o di richiesta di posticipo di viaggi già prenotati: “In alcuni casi si riesce a posticipare ma in altri si è obbligati ad annullarli come nel caso dei viaggi d’istruzione scolastici”.
Dubbi anche per Roma
Come per Brevivet anche i pellegrinaggi Duomo Viaggi in corso “proseguono in tutta regolarità. Ma un altro picco importante di partenze è però previsto ad aprile quindi – sottolinea Trivellon – è per noi importante che la situazione si chiarisca al più presto”.
Stessa necessità ravvisata da don Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp). “Fino ad oggi – spiega al Sir – non abbiamo annullato nessuna partenza. A chi decide di ritirarsi cerchiamo di venire incontro in ogni modo. Vale la pena di ricordare che oltre il 90% della nostra clientela è dell’Italia centrale e del Sud, zone non particolarmente colpite dal virus”.
Per i prossimi mesi la preoccupazione di don Chiavarini riguarda anche “gli arrivi a Roma,dove siamo particolarmente presenti con diverse nostre iniziative quali Omniacard e Vatican&Rome.