Don Alberto Ravagnani, classe 1993, ordinato sacerdote nel 2018, è diventato una star sui social all’inizio della pandemia. Il suo merito? Aver compreso che in quel momento terribile specialmente per i ragazzi era necessario inventarsi qualcosa per restare vicino a loro: da qui nascono i suoi video su YouTube diventati immediatamente virali, nonostante si sia cimentato con tematiche particolarmente ostiche per le giovani generazioni.
Don Alberto Ravagnani parla della confessione
"A cosa serve la confessione" ne è l’esempio più calzante. Don Rava, come lo chiamano gli amici, interpreta il suo ruolo mimando il modo di comunicare e vivere la musica dei Millennials: il suo originalissimo sermone si muove come una ballata rap, ritmato, veloce, quasi ipnotico nel proporre i contenuti del messaggio che vuol far arrivare.
Fa di tutto, parlando di argomenti molto seri, per non essere percepito ed apparire serioso. Forse i meno giovani potrebbero storcere il naso, ma certamente il suo modo di comunicare si rivela potente per "bucare" e penetrare attraverso il fuoco di sbarramento e la resistenza di chi ha gli anni verdi.
Il sacramento più difficile
La confessione è certamente il sacramento più difficile da vivere - questa è la partenza - lontano anni luce dai ragazzi a causa dell’ansia che provoca, di un prete che magari puzza, della domanda: perché devo raccontare i fatti miei ad un peccatore peggiore di me?, del credere che la Chiesa lo impone per farti venire i sensi di colpa e controllare la tua coscienza.
Oltre a questo, le motivazioni più profonde su cui don Alberto si sofferma riguardano: la mancanza di fede, la perdita di fiducia nella Chiesa, l’evaporazione del senso del peccato e la tendenza ad autoassolversi, la scarsa confidenza con le cose dell’anima e l’impaccio nel parlare della propria vita interiore.
Don Alberto Ravagnani: la confessione salva la vita come l'ospedale
A questo punto il registro della "chiacchierata" cambia, prima con l’affermazione decisa, di sapore autobiografico, sul fatto che la confessione, la riconciliazione, salva la vita come l’ospedale lo fa per le ferite del corpo.
Subito dopo, e a tamburo battente, con l’unica vera domanda "da un milione di dollari": quale è lo scopo della nostra vita? mantenere la specie, custodire l’ambiente, essere felici? Siamo al mondo per amare, perché Dio è Amore. Abbiamo un bisogno assoluto di amare ed essere amati, senza amore tutto il nostro essere si isterilisce, nel corpo e nella mente.
Il peccato è una mancanza d'amore
Quando amiamo siamo felici, e siamo veramente felici solo se amiamo, ma per mille ragioni spesso qualcosa va storto, ed anziché amare ci comportiamo male. Il peccato, come ad esempio tradire la ragazza, bere smodatamente, chiudersi in se stessi evitando i contatti con gli altri, in definitiva è una mancanza d’amore.
Come si cura? Con la confessione che è un’iniezione d’amore, il dono del perdono di Dio che rimette l’amore dove è mancato dandoci un’altra possibilità. Don Rava riconosce che confessarsi non è semplice: puoi trovare un prete sordo, che puzza ( e due!), scorbutico perché ha le "palle girate", ed è oltremodo faticoso: altro che alzare i pesi in palestra!
Don Alberto Ravagnani: 7 buone ragioni per confessarti
Ma ci sono almeno 7 buone ragioni per inginocchiarti davanti un confessionale:
1) Aiuta a riprendere confidenza con la tua interiorità; 2) ti costringe a fare verità dentro di te, a chiamare le cose con il loro nome e a non mistificarle; 3) ti rende umile, riconoscere i tuoi limiti è il punto di partenza per diventare grande; 4) guarisce le ferite più profonde, i peccati più gravi, quelli di cui ti vergogni maggiormente, la misericordia di Dio è come una medicina; 5) ti permette di migliorarti, di smettere di fare il male: l’amore di Dio unito alla forza di volontà può fare miracoli; 6) ti fa sperimentare l’amore di Dio, nonostante i peccati che compi, così scopri la felicità; 7) ti insegna ad amare, perché si impara ad amare quando ci si sente amati, per cui se ti senti amati da Dio riuscirai ad amare "da dio".
Insomma vuoi una vita migliore? Non accampare mille scuse: vatti a confessare! Questo è l’invito di don Rava, proposto come un mantra con simpatia e forza allo stesso tempo, insieme ad una riflessione finale:
Se confessarti ti costa fatica questo è proprio il segno che ti sta facendo bene.
Un amen che trasmette vigore e speranza alla don Alberto Ravagnani!