Vangelo di Venerdì 7 Ottobre (B.V. Maria del Rosario)
Ma alcuni dissero: «È in nome di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo i loro pensieri, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni in nome di Beelzebùl, i vostri discepoli in nome di chi li scacciano? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, è dunque giunto a voi il regno di Dio.
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
Quando lo spirito immondo esce dall'uomo, si aggira per luoghi aridi in cerca di riposo e, non trovandone, dice: Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui ed essi entrano e vi alloggiano e la condizione finale di quell'uomo diventa peggiore della prima».
(Luca 11,15-26)
Nella memoria della Beata Vergine Maria del Rosario la liturgia ci fa leggere una pagina del Vangelo di Luca in cui Gesù fa una catechesi sul demonio e sul suo modo di agire. Essenzialmente ci dice che persino il male conosce la regola d’oro di ogni missione riuscita: agire in unità e non divisi. Egli è il divisore ma non il diviso.
Il male è per definizione criminalità organizzata, se non fosse organizzato non sarebbe efficace. Ecco perché l’unica cosa che può contrastarlo è un bene organizzato e non diviso. Da divisi siamo sempre perdenti, da uniti possiamo vincere ogni male.
Questo è il motivo per cui l’azione principale del male contro la Chiesa è distruggere la comunione, e per farlo trova sempre argomenti convincenti e condivisibili: gli scandali, l’inettitudine di qualcuno che occupa un posto di responsabilità in qualche ambito ecclesiale, la convinzione che le nostre convinzioni siano migliori, l’orgoglio, la vanagloria, l’attaccamento ai beni, il perverso piacere di sopraffare gli altri, il narcisismo di considerarsi migliori degli altri e quindi la “vera” Chiesa che a quanto pare sembra non essere mai quella ufficiale ma la nostra, cucita a nostra immagine e somiglianza.
Insomma tante sono le vie che minano la comunione, bisogna non lasciarsi trarre in inganno. Maria è un formidabile aiuto alla comunione. Infatti è Lei che tiene insieme i discepoli dopo lo scandalo della passione e morte di Gesù. È Lei che prepara l’unità degli apostoli che saprà accogliere la Pentecoste. Il Rosario è un modo semplice e umile per tenerci stretti a Lei affinché la potenza del Risorto porti a compimento l’opera che ha iniziato in ciascuno di noi.