San Francesco d’Assisi aveva preannunciato in sogno a mamma Antonia Salzano, la dipartita di Carlo Acutis e la celere corsa del giovane verso gli altari.
Lo aveva fatto nelle notti precedenti alla scomparsa di Carlo, avvenuta il 12 ottobre 2006. Ne parla di libro "Il segreto di mio figlio" (Piemme) a cura di Antonia Salzano Acutis.
Quando il figlio ha iniziato a non sentirsi bene, nei primi giorni di ottobre 2006, Antonia Salzano trascorreva le notti insieme a lui. Antonia ricorda che la notte a cavallo tra il 3 e 4 ottobre sognò di trovarsi in una chiesa. E con lei c’era san Francesco d’Assisi. «Più sopra sul soffitto vidi il volto di mio figlio, un viso molto grande. San Francesco lo guardò e mi disse che Carlo sarebbe diventato molto importante nella Chiesa. Quindi mi svegliai. Pensai tutta la mattina a quel sogno. Credetti fosse una piccola profezia, circa il fatto che mio sarebbe diventato sacerdote. Infatti, mi aveva più volte partecipato questo suo desiderio».
La notte successiva mamma Antonia Salzano dormì ancora con Carlo. Prima di addormentarsi recitò un rosario. «Nel dormiveglia sentii una voce che distintamente mi diceva queste parole: “Carlo muore”. Pensavo che non fosse una voce che veniva dal bene. Ma che fosse un pensiero cattivo e così non diedi peso».
Sabato 7 ottobre Carlo si sentì male e fu fatto ricoverare d’urgenza alla Cclinica De Marchi di Monza, dove aveva lavorato il suo pediatra. Fu qui che gli diagnosticarono una leucemia di tipo M3 o leucemia promielocita.
«Il primario - ricorda mamma Antonia - ci spiegò con aria grave e senza troppi giri di parole, che si tratta di una malattia silente e non ereditaria. E’ una patologia che provoca una velocissima proliferazione delle cellule tumorali». Il caso di Carlo Acutis, insomma, era disperato. Al ragazzo non nascosero nulla. Con un sorriso lui riuscì a rimanere sereno e dire alla madre: “Il Signore mi ha dato una sveglia!”.
Mamma Antonia Salzano, invece, pensava e ripensava a quel sogno che da un lato la rasserenava, dall’altro le trasmetteva angoscia. Carlo Acutis amava tanto san Francesco. Per lui era come un faro: era il santo che scelse gli ultimi e non temeva i lebbrosi, gli emarginati del suo tempo.
Assisi era un luogo che Carlo sentiva vicino e che frequentava con ardore. Carlo amava ritirarsi in luoghi cari a san Francesco e lì cercare il silenzio. In quel sogno forse san Francesco aveva preannunciato proprio questo ad Antonia Salzano: il raggiungimento di quella pace che Carlo aveva sempre cercato sarebbe coinciso con una prematura dipartita e un altrettanta rapida salita sugli altari del Cielo. Carlo è diventato beato il 10 ottobre 2020 proprio ad Assisi.