Quaranta terribili giorni, in cui un giovanissimo Padre Pio incontrò ripetutamente il diavolo. Sono i primi assalti di Satana contro il frate cappuccino, e a quei duelli assistono anche i suoi confratelli del convento francescano di Venafro (Isernia).
Padre Agostino li annota nel suo diario, Don Marcello Stanzione riporta quegli episodi nel libro “L’universo demoniaco” (Sugarco edizioni), in uscita nei prossimi giorni, di cui diamo una anticipazione.
Da Napoli a Venafro
Nell’ottobre 1911, dopo una visita medica dal dottor Antonio Cardarelli a Napoli, Padre Pio viene condotto a Venafro, perché, secondo la diagnosi del celebre medico, il giovane frate aveva i giorni contati, non poteva viaggiare a lungo. Ed il convento di Venafro era il più vicino. Durante il mese e mezzo passato in questo convento, la fraternità si accorse di alcuni strani fenomeni che accadevano al frate di Pietrelcina, allora 24enne.
Dieci apparizioni diaboliche
Scelto dal Signore
È molto difficile pensare che l’aggressione del demonio, avvenuta a Venafro, fosse diretta semplicemente contro quel povero frate. In realtà appare chiaro che Satana si scaglia contro tutto quello che Padre Pio rappresenta in quel momento.
Sebbene, infatti, ciascuno di noi sia creato a immagine e somiglianza di Dio, in alcuni casi, in seguito a quei disegni che non sempre sono a noi così chiari ed evidenti, il Signore sceglie determinate persone perché, nel tempo in cui vivono, attraverso di loro sia particolarmente manifesto il suo regno.
Il demonio arrabbiato
Il convento di Venafro è la cornice ideale perché Padre Pio sia introdotto a pieno in questa missione: è il luogo ove vengono custodite le ossa di quei santi – Nicandro, Marciano e Daria – che col loro martirio segnarono col sangue la lotta per la fede. Ma a Venafro il demonio è arrabbiato anche perché quei giovani sacerdoti, che sono lì a studiare con Padre Pio, si preparano per l’esame di Sacra Eloquenza, cioè stanno studiando per quel ministero della predicazione che tanto nuoce alla missione di seduttore del demonio.
Un monito per gli altri confratelli
Fermare quel frate, aggredirlo fino ad estenuarne le forze fisiche e morali era l’obiettivo predominante del diavolo. Ma il Signore fece di quella violenza un monito per gli altri confratelli di Padre Pio, affinché avessero davanti agli occhi la lotta che in modo subdolo, meno appariscente, ma comunque costante il demonio avrebbe condotto contro di loro.