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Se Spiderman va ad ascoltare papa Francesco

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i.Media per Aleteia - pubblicato il 23/06/21
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È col costume da Spiderman che Mattia Villardita ha potuto stringere la mano a papa Francesco dopo l’udienza generale di stamane, 23 giugno 2021. L’uomo si traveste da supereroe per restituire il sorriso ai bambini malati.

Sui media che trasmettevano l’udienza generale di stamane è apparso un curioso personaggio: vestito di un costume rosso e blu da Spiderman, è stato fatto accomodare nella parte riservato agli ospiti d’onore. La sua immobilità è tale che la folla si domanda: «Ma sarà vero?». Sotto la maschera, l’uomo-ragno si stava concentrando sulla catechesi del Papa? 

A dispetto delle apparenze, non si sta girando alcun episodio della serie dedicata al celebre supereroe Marvel: Mattia Villardita è venuto a incontrare il Papa e a parlargli della sua particolarissima missione. Nel tempo libero l’uomo si reca negli ospedali e nelle sedi di associazioni vestito col suo costume per «alleviare la sofferenza dei bambini malati», ha spiegato ad i.Media. In occasione delle visite, parla con loro e offre loro dei regali. 

Un volontariato originale non privo di nessi con la storia personale del giovane: a 19 anni era stato ospedalizzato al Gaslini di Genova per via di una malformazione congenita che l’aveva obbligato a subire diverse chirurgie. Visitando i piccoli pazienti malati vestito come il suo «personaggio preferito» ha sempre l’impressione di aiutare quei bambini e le loro famiglie. È molto conosciuto nell’ospedale del Vaticano, il Bambino Gesù, nel quale si è recato a più riprese. 

«Il Papa mi ha abbracciato forte e mi ha fatto i suoi complimenti», ha dichiarato Villardita dopo l’incontro – durato qualche minuto – al termine della catechesi. L’uomo-ragno si è poi prestato a molte fotografie con i bambini malati presenti all’udienza… e coi curiosi. 

Qualche mese prima, nel gennaio 2021, Mattia Villardita era stato insignito del titolo di Cavaliere dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come ringraziamento per le sue iniziative originali e per il suo altruismo. Questa alta onorificenza dello Stato Italiano ricompensa i cittadini per le loro condotte esemplari: «Il supereroe non sono io, sono i bambini dell’ospedale», aveva dichiarato il giovane al media Positizie come commento al conferimento del titolo. 

[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]