La “croce di Caravaca”, molto venerata in Spagna, è legata ad un’apparizione di angeli, avvenuta nel 1700, al sacerdote Giovanni Perez.
Alla metà del XIII secolo, padre Pérez era prigioniero dei maomettani del regno di Murcia. E fu trascinato davanti all’emiro Zeit Abulet.
Il messaggero è spedito immediatamente, e, il giorno della Santa Croce, il sacerdote si disponeva a tenere la sua promessa, E si presentava davanti all’altare innalzato per la circostanza, quando egli scorse che vi mancava l’immagine del Salvatore sulla croce. Questa scoperta lo piomba in una viva ansietà. Deve egli, malgrado ciò, cominciare la messa? La sua esitazione non fu di lunga durata.
Allora, dice lo storico sacro, “due Angeli, alla vista del re e della sua corte, entrarono dalla finestra della torre dove tutti erano riuniti, si diressero verso l’altare. E posero tra le mani del sacerdote una bellissima croce, prevenendolo che essa conteneva una particella del legno sulla quale il Salvatore fu crocifisso, dono di Roberto, patriarca di Gerusalemme”.
Da quel momento, il sacerdote apparve all’emiro più che un uomo, e quando il celebrante pronunciò le parole della Consacrazione, Zeit vide nell’ostia un bellissimo bambino circondato da raggi di luce. Dopo la messa, il re ed i grandi della sua corte vollero essere istruiti delle verità della nostra santa religione. E, poco tempo dopo, ricevettero il battesimo con gran parte del popolo.
La croce meravigliosa portata dagli angeli è, ancora ai giorni nostri, circondata da una grande venerazione in Spagna, dove essa è conosciuta sotto il nome di “croce di Caravaca”.