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Tutte le volte che gli angeli hanno parlato in sogno a San Giuseppe

ST JOSEPH

St Joseph visited by an angel

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don Marcello Stanzione - pubblicato il 14/04/21
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"Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con Te Maria tua sposa. Perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo"

Gli Angeli parlano spesso nei sogni a San Giuseppe. Un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò" (Mt. 2, 13). Immediatamente San Giuseppe, senza dubitare, va dalla Palestina in Egitto. 

Lo stesso faticoso itinerario, la Sacra Famiglia dovrà ripetere alcuni mesi dopo quando: "Morto Erode, un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e disse: `Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e va' nel paese d'Israele, perché sono morti colora che volevano la vita del Bambino" (Mt. 2, 19-20). L'Angelo attraverso il sogno aiuta i suoi protetti ad evitare gravi pericoli e indica quale soluzione adottare. 

L'Angelo ha poi una funzione di consolazione e di illuminazione, cioè di chiarimento di fatti della vita difficilmente comprensibili. Sempre nella vita di San Giuseppe, conosciamo il suo grande turbamento e confusione nell'apprendere che Maria, sua promessa sposa, è incinta. 

Nel sogno l'Angelo gli dà la chiave che illumina sia la sua mente sia la sua emotività. l'Angelo gli dice: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con Te Maria tua sposa. Perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai peccati" (Mt. 1,20-22).

Non è quindi un'ipotesi assurda ritenere che, oltre alle varie mansioni di custodire e proteggere gli esseri umani, questi esseri celesti abbiano ricevuto da Dio anche il compito di elevare i contatti dell'uomo con la sua sottile dimensione onirica. 

Non è giusto dire che Giuseppe si sia sognato un angelo - cosa comunissima - ma che “un Angelo apparve in sogno a Giuseppe”. Il dolore che lo tortura per la gravidanza di Maria, l’ira di erode o il desiderio di rimpatriare possono aver continuato ad agire nel sogno,  mentre il suo spirito è angustiato da questi pensieri, l’Angelo si presenta a Giuseppe e indica con tale chiarezza la via, e san Giuseppe obbedisce sicuro e tranquillo. 

Il sogno di Giuseppe non era quindi unicamente il compimento di un desiderio o di una preoccupazione. Nel sogno si verificò un reale contatto con un angelo. Questo trasformò il sogno in una rivelazione divina. Questo contatto angelico presuppone in san Giuseppe un grande affinità e sintonia per il mondo celeste. Giuseppe rimaneva aperto all’aldilà anche in sogno. 

Egli deve aver avuto per quel mondo una recettività finissima, così fine da vibrare anche alla minima oscillazione prodotta dalle ali angeliche. Ed i pensieri così comunicatigli li percepiva tanto chiaramente che appena svegliato li eseguiva con sicurezza.