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Le stigmate di Domenica Galeano, la veggente di Briatico, sono vere?

Le presunte stigmate di Domenica Galeano.

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 08/04/21
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Su "Donna Mimma" la Chiesa calabrese non si è espressa. Molti fedeli affollano l'abitazione della donna calabrese, sopratutto durante la Settimana Santa quando le ferite si infiammano

La presunte stigmate di Domenica Galeano ricordano quelle di Natuzza Evolo: la croce e gli altri simboli che compaiono sulla pelle sono ben marcati e definiti. E si infiammano nella Settimana Santa, con sofferenze molto forti il giorno di Venerdì Santo

Eppure la Chiesa, sul caso della "veggente di Briatico" (Vibo Valentia), non si è mai pronunciata. Anche se diversi preti hanno frequentato la sua abitazione. In un’occasione c’è stato anche il vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo.

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Queste sono le stigmate di Natuzza Evolo. Anche lei diceva che diventavano molto dolorose il Venerdì Santo.

Le presunte guarigioni 

“Donna Mimma” da molti anni sostiene di vivere il mistero delle stigmate e del dono della guarigione tramite l’imposizione delle mani. A lei si rivolgono molte persone ammalate e diverse di loro affermano di aver ricevuto grande beneficio dal suo intervento. Che consiste nella preghiera e nel tocco (spesso anche su fotografie) delle sue mani.

Del suo caso se ne è occupata la trasmissione “La strada dei Miracoli” (Rete 4). In un servizio si esprimeva scetticismo sulle presunte ferite di Domenica Galeano. In linea con la prudenza che ha manifestato già da tempo la sua diocesi. 

La prima volta

Il presunto fenomeno delle stigmate sul corpo della veggente di Briatico incominciò a manifestarsi esattamente durante il periodo di quaresima dell’anno 1986. Domenica, che aveva solo 36 anni e viveva nella più assoluta normalità la sua vita di sposa e di madre, quel pomeriggio, incoraggiata dal sole primaverile, si era seduta sui gradini della propria abitazione. 

Con lei c’erano alcune vicine di casa con l’intento di dedicarsi al ricamo, quando all’improvviso si accorse della presenza dei primi segni che avrebbero poi segnato la sua esistenza: le stigmate. Una manifestazione che lei ha sempre vissuto in maniera silenziosa, nella preghiera e lontano dai riflettori (Gazzetta del Sud, 2017).

Come avvengono le estasi

Questa manifestazione avviene sotto forma di una estasi. Dopo uno stato di abbandono, simile alla morte, Domenica Galeano si riprende, sul suo viso le gote poco a poco riprendono un aspetto rosato. 

Stanca, consegna alla folla, presente in quei momenti, poche parole. «C’è bisogno di preghiere, tante. C’è tanta cattiveria nel mondo, tanto male che sta sconfiggendo il bene. Non altro che preghiere. Il Signore – dice – è stanco e la Madonna pure, ci sono guerre nel mondo. Ci sono guerre tra tutti: tra i popoli, tra le nazioni, tra di noi, tra tutti». 

“Ho visto la Madonna, Gesù, i morti”

Durante queste estasi, la veggente di Briatico, fa diversi nomi di persone defunte viste nello stato di incoscienza e poi riprende. «Questo dice il signore: di volerci bene, di pregare ché il mondo sta andando alla deriva. Questo ci resta, figli, di pregare e volerci bene, andiamo avanti con la preghiera, la fede e l’amore specialmente, gli uni verso gli altri». Da vicino le si chiede cosa abbia visto: «La Madonna, Gesù e tanti morti», risponde (Zoom 24, 2017).

Il mistero sulle presunte stigmate e sulle estasi di Domenica Galeano, pertanto, resta irrisolto.

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