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Matilde, la regina che divenne santa

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Adriana Bello - pubblicato il 16/03/21
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Usò sempre le sue ricchezze per aiutare i più poveri e fondare chiese e conventi

Ripercorrere la storia dei nostri santi mi è sempre sembrato, oltre che interessante, un modo per imparare a trasporre le virtù cattoliche nella vita quotidiana.

Matilde di Ringelheim era figlia del duca di Westfalia e Reinhild, nell'attuale Germania. Da piccola venne portata a vivere con la nonna, che dopo essere rimasta vedova era badessa di Erfurt. Lì le monache si incaricarono della sua educazione, e Matilde acquisì grandi virtù cristiane.

La leggenda racconta che dopo un giorno di caccia il duca di Sassonia, Enrico I, entrò nell'abbazia a pregare e rimase stupito dalla bellezza di Matilde.

La chiese in sposa, e dopo le nozze si innamorò ancor più di lei per le qualità della sua anima. Era una donna di grande bontà, pietà e umiltà.


Nel 918, il marito venne scelto per succedere al re della Francia Orientalis, Corrado I. Fu così che Enrico I divenne il primo re tedesco della dinastia sassone, e Matilde la sua regina.

Lei, però, non si lasciò accecare dalle ricchezze della corona, né abbandonò il suo stile di vita e i suoi modi umili e pii; al contrario, vide nella sua posizione un'opportunità per aiutare più gente ed essere più generosa.

Mentre suo marito lottava per difendere la patria dagli eserciti stranieri, Matilde si dedicava a far visita e a consolare malati e feriti.

Parlava di Dio ai popoli pagani dei dintorni, distribuiva l'elemosina ai poveri (il re non le chiese mai di rendere conto delle sue spese perché aveva piena fiducia in lei, e piuttosto si meravigliava della sua opera), faceva visita ai prigionieri (pagava i debiti di quelli che erano reclusi per questo per rimetterli in libertà) e si assicurava che qualsiasi persona si recasse al palazzo reale in cerca di aiuto venisse assistita.

Più che una monarca, era come una madre protettiva. Enrico I pensava che molte delle sue vittorie fossero dovute alle preghiere e ai consigli della sua amata Matilde.

Dopo 23 anni di felice matrimonio il re morì, e Matilde offrì a Dio di distaccarsi da tutte le sue ricchezze per l'anima del marito. Nella sua vita le usò solo per fondare conventi e distribuire aiuti ai poveri.

Ma non fu tutto rose e fiori. Matilde ebbe cinque figli con il marito (Ottone imperatore di Germania; Enrico, duca di Baviera; San Bruno, arcivescovo della Baviera; Gernerga, moglie di un governante; Edvige, madre del re francese Ugo Capeto).

Quando Ottone assunse il trono e venne proclamato imperatore perché era il maggiore, espulse Matilde dal palazzo credendo che lei preferisse Enrico, che si era ribellato perché diceva che era lui a meritare di essere re, essendo il primo figlio maschio nato quando suo padre era già monarca.

Matilde andò a vivere in un convento, dove non smise di pregare per la riconciliazione dei due figli.

I fratelli alla fine risolsero i loro dissidi (e fu allora che Enrico venne nominato duca di Baviera), ma umiliarono la madre, non credendo che avesse ripartito le sue ricchezze tra i poveri come diceva e pensando invece che le avesse tenute per sé per goderne personalmente.

“È vero che si sono uniti contro di me, ma almeno si sono uniti”, scherzava Matilde anche in quei momenti difficili.

Sia a Ottone che a Enrico, però, le cose iniziarono ad andare molto male, e nel regno questo fatto venne attribuito al modo in cui avevano trattato la madre e alla loro avarizia.

Entrambi chiesero perdono a Matilde, che tornò felice a palazzo. Ottone le permise di tornare a distribuire l'elemosina come faceva quando era regina, perché si era reso conto che Dio lo retribuiva con sempre più benedizioni.

Iniziò a governare come avevano fatto i suoi antenati, facendo giustizia, proteggendo la Chiesa, difendendo i saggi e aiutando i più bisognosi.

Matilde fondò moltissime chiese e conventi. Per questo, viene spesso rappresentata con un edificio in una mano.

Negli ultimi anni di vita decise di ritirarsi nel convento di San Servazio e San Dionisio a Quedlinburg (oggi della Chiesa luterana a seguito della Riforma), luogo che Ottone aveva fondato su richiesta di Matilde per consacrarlo alla memoria del suo sposo.

Morì il 14 marzo del 968 e venne sepolta lì accanto a lui.

Matilde venne venerata come santa poco tempo dopo la sua morte, venendo considerata da molti la più completa, la più cristiana e la più virtuosa regina del suo secolo.

Per la sua storia di vita, molti chiedono la sua intercessione quando hanno qualche problema nel matrimonio o dispute familiari, quando sono accusati ingiustamente e per i poveri.