Trasgressione che puzza di demoniaco, fede scimmiottata e ridicolizzata: l’Associazione internazionale degli esorcisti interviene duramente contro alcune esibizioni ritenute blasfeme, andate in onda durante il Festival di Sanremo.
E lo fa con un durissimo comunicato in cui denuncia le «ferite» al «sentimento religioso» autentico, procurate dal Festival del «godimento» estremo.
«Mentre l’umanità sta attraversando un periodo caratterizzato dal dolore e dalla sofferenza a causa della pandemia - è la premessa del comunicato degli Esorcisti - sul palco dell’Ariston si è raggiunto un livello di dissacrazione, di blasfemia e di vilipendio della fede cattolica davvero inaccettabile. Esibizioni che hanno leso la sensibilità e il credo di milioni di italiani e dei fedeli di tutto il mondo».
«Una vera e propria escalation», proseguono gli esorcisti puntando il dito contro il Festival di Sanremo 2021, «dalla trasgressione estrema all’estremismo del “godimento”, il tutto veicolato da immagini, simboli e testi dove al sacro, e addirittura ad un “finto sentimento religioso”, si mischia il demoniaco».
Gli Esorcisti rilevano contenuti di blasfemia già il monologo del Festival, andato in onda in una delle serate.
“Sono il rock and roll, trasgressione che entra nelle case di mezza America. Esplicito invito a lasciarsi andare. Una vecchia chiesa indignata per il credo dell’irriverenza. Nuovo tempio notturno del giovane e del proibito, tempo di giogo, demonio, divinità, juke box tappezzato di chiodi, ognuno in rituale con gli altri in un solo corpo danzante. Carne che chiede carne, uragano nei desideri sessuali. Scossa nel perbenismo familiare, promessa di piacere. Il sacro vincolo del godimento. Godere è un obbligo. Dio benedica chi gode”.
Il tutto, prosegue la nota degli Eosrcisti, «con travestimenti dissacranti (come quello di Achille Lauro ndr), scimmiottando contenuti, tra i più sacri della fede Cattolica; dalla corona di spine di Cristo, al suo Sacro Cuore, alla stessa Vergine Maria, poi diffuse e pubblicate sulle copertine delle più svariate riviste divulgative di mezzo mondo. Una modalità che non fa mistero del suo obiettivo di offendere, ferire e oltraggiare volutamente il sentimento religioso di chi vive la sua fede senza ricorrere a strategie di odio e di offesa nel difenderla».
Non c’è nulla di educativo in questo Festival di Sanremo, sentenzia l'associazione internazionale degli esorcisti. «Niente che possa essere definito “culturale” e ancor meno “educativo” per le giovani generazioni, e non solo, sempre più vittime di messaggi mediatici inneggianti a pseudo-valori di libertà e diritti».
Una modalità «meschina, cinica, e crudele di strumentalizzare la fede cristiana con i suoi contenuti universali per fare spettacolo, ottenere successo, e sbancare in denaro. Il tutto su un palcoscenico nazional popolare, attraverso un canale televisivo pubblico, mantenuto con le tasse dei cittadini e tra questi non pochi credenti».
La chiosa del comunicato degli esorcisti sul Festival di Sanremo è durissima: «Come cristiani non possiamo restare semplicemente “senza parole” ma abbiamo il dovere di far sentire pubblicamente la nostra disapprovazione, e il nostro sdegno. Non è libertà di opinione, quella che ferisce la coscienza altrui, fatta con meditata consapevolezza ed efferata determinazione».