Padre Pio sarebbe stato a conoscenza del “Miracolo” di Garabandal. E glielo avrebbe annunciato la Vergine, in uno dei colloqui con il santo di Pietrelcina. A venire a conoscenza di questo fatto, tramite un amico di San Pio, è stata Conchita, una delle veggenti che sostengono di aver visto la Madonna nel villaggio delle Asturie.
A Garabandal infatti, dal 18 giugno 1961 e fino al 1965, quattro bambine dichiararono di aver avuto apparizioni prima di San Michele arcangelo e poi della Vergine.
La Curia di Santander, sotto cui ricade il villaggio di San Sebastián de Garabandal, nominò una commissione per studiare gli eventi.
Esistono video e foto incredibili di quanto accaduto a Garabandal e delle esperienze che queste bambine (allora quasi tutte dodicenni) affermano di aver vissuto. Tre di queste bambine sono ancora in vita. Alcune di loro hanno lasciato la Spagna e vivono negli States, in completo anonimato.
Su Garabandal la Chiesa si è espressa più volte (con due commissioni) e ha dato sempre un parere negativo, anche se non del tutto. Nel senso che ha negato l’origine soprannaturale del fenomeno. Ma allo stesso tempo ha riconosciuto come il messaggio di queste esperienze non sia contrario all’insegnamento della Chiesa (ilsegnodigiona.come, aprile 2020).
Im “Apparizioni e messaggi di Garabandal” (Mimep Docete edizioni), l’autore Don Marcello Stanzione riporta l’incontro tra Padre Pio e la veggente di Garabandal, e i fatti misteriosi che sono accaduti dopo. Questi episodi sono stati pubblicati anche nei dossier del portale ufficiale di Garabandal: www.garabandal.it.
A febbraio del 1967, la veggente Conchita giunse a Roma con sua madre, un sacerdote spagnolo, padre Luis Luna, il professore Enrico Medi e con la Principessa Cecilia di Borbone-Parma. Avevano in programma un incontro all’allora Sant’Uffizio (oggi Congregazione per la Dottrina della Fede), con un autorevole cardinale.
Con il tempo a disposizione, decisero di andare a San Giovanni Rotondo per provare ad incontrare Padre Pio, della cui fame ne avevano sentito parlare in Spagna. A fare per la prima volta il nome del frate con le stimmate, sostengono Conchita e le altre veggenti, sarebbe stata la Madonna.
A San Giovanni Rotondo, Conchita e gli altri riuscirono a parlare con Padre Pio, che a sua volta, aveva sentito parlare (e non solo!) delle presunte apparizioni di Garabandal.
In un’intervista del 1975, Conchita racconta l’incontro.
Dopo si salutarono e il gruppo rientrò a Roma, mentre Padre Pio ritornò alla sua celletta.
Durante quell’incontro non si fece alcun cenno al “Miracolo”. Secondo i veggenti di Garabandal, la Madonna ha annunciato che questo “Miracolo” avverrà «un giovedì alle 20.30 e durerà un quarto d’ora. Ma un segno rimarrà visibile ai pini sino alla fine dei tempi. Coinciderà con un grande evento ecclesiale. Guariranno i malati presenti, i peccatori si convertiranno e gli increduli crederanno». Conchita sa la data del Miracolo e lo annuncerà otto giorni prima.
Una delle profezie di Nostra Signora di Garabandal che riguardano il “Miracolo” - si legge in “Apparizioni e messaggi di Garabandal - diceva che il Santo Padre lo avrebbe visto da qualunque luogo si fosse trovato, e così sarebbe stato anche per Padre Pio. Quando il frate morì nel 1968, Conchita rimase perplessa, chiedendosi perché apparentemente la profezia non si fosse avverata. Un mese dopo fu tranquillizzata e ricevette inoltre un regalo bellissimo.
A ottobre del 1968 ricevette un telegramma da Lourdes, proveniente da una donna di Roma che Conchita conosceva. Il telegramma chiedeva alla veggente di recarsi a Lourdes dove avrebbe ricevuto una lettera di Padre Pio indirizzata a lei. Il Padre Alfred Combe e Bernard L’Huillier di Francia si trovavano nel paese in quel momento e accettarono di portare Conchita e sua madre a Lourdes.
Partirono quella notte stessa. Con la fretta, Conchita dimenticò il passaporto. Arrivando alla frontiera furono fermate per 6 ore e soltanto grazie ad un passaporto speciale, firmato dal Governatore Militare di Irun, riuscirono ad attraversare la frontiera francese.
A Lourdes si incontrarono con gli emissari di Padre Pio dall’Italia. Tra essi vi era il Padre Bernardino Cennamo. Il Padre Cennamo non era realmente di San Giovanni Rotondo, ma apparteneva ad un altro monastero. Era una persona che Padre Pio e Padre Pellegrino Funicelli (altro collaboratore del frate con le stimmate) conoscevano bene: quest’ultimo ebbe cura di Padre Pio negli ultimi anni di vita e trascrisse una nota per Conchita sotto dettatura da Padre Pio stesso.
Padre Cennamo disse a Conchita che non aveva creduto nelle apparizioni di Garabandal finchè Padre Pio gli chiese di dare a lei il velo che avrebbe coperto il suo viso dopo la sua morte. Il velo e la lettera furono consegnati a Conchita. Che chiese a Padre Cennamo: “Perché la Vergine mi disse che Padre Pio avrebbe visto il Miracolo e invece è morto?”. Il Padre gli rispose: “Ha visto il Miracolo prima di morire. Me lo ha detto lui stesso”.
Di ritorno a casa Conchita decise di raccontare quanto successo ad un amico che si trovava a Madrid. Di nuovo facciamo riferimento all’intervista (a Needles) del 1975.
“Avevo il velo davanti ai miei occhi mentre scrivevo - ricorda la veggente - quando, improvvisamente tutta la stanza si riempì di fragranza. Avevo sentito parlare della fragranza di Padre Pio ma non avevo mai dato importanza alla cosa. Tutta la stanza era avvolta da un profumo così forte che iniziai a piangere. Era la prima volta che mi succedeva. Successe dopo la sua morte”.