“La Bibbia non vuole essere un manuale di scienze naturali; vuole invece far comprendere la verità autentica e profonda delle cose”Con chi si è sposato Caino, se Adamo ed Eva avevano solo figli maschi? Questa domanda incuriosisce alcune persone che prendono alla lettera il racconto biblico su Caino e Abele, i due figli più famosi di Adamo ed Eva. Da dov’è saltata fuori la donna con cui Caino ha avuto la sua discendenza?
Il professor Felipe Aquino risponde alla domanda osservando che in primo luogo bisogna ricordare la natura e il senso del libro della Genesi. Per questo, ricorre a una catechesi che Papa Benedetto XVI ha offerto ai fedeli il 6 febbraio 2013:
“Come dobbiamo comprendere le narrazioni della Genesi? La Bibbia non vuole essere un manuale di scienze naturali; vuole invece far comprendere la verità autentica e profonda delle cose. La verità fondamentale che i racconti della Genesi ci svelano è che il mondo non è un insieme di forze tra loro contrastanti, ma ha la sua origine e la sua stabilità nel Logos, nella Ragione eterna di Dio, che continua a sorreggere l’universo”.
Il professor Aquino aggiunge che la narrazione del fratricidio che Caino commette contro Abele (Gn 4, 1-16) presuppone un contesto storico relativamente avanzato dell’umanità: a quell’epoca, gli uomini addomesticavano già gli animali, tanto che Abele era pastore, e coltivavano la terra, visto che Caino era agricoltore (4, 2). Si tratta di una descrizione coerente con il periodo neolitico dell’umanità, ovvero ben successivo alla nascita della specie umana rappresentata dalla coppia formata da Adamo ed Eva. Oltre a questo, Caino arriva a fondare una città (4, 17), e dimostra paura di incontrare altri uomini temendo che possano ucciderlo. Esiste, quindi, una popolazione umana, che evidentemente va oltre Adamo, Eva, Caino e Abele.
Dal punto di vista religioso, i cattolici credono che la Sacra Scrittura sia stata scritta per ispirazione divina, ma naturalmente i testi sono stati registrati da persone in carne e ossa. In questo senso, è importante ricordare che gli autori umani del libro della Genesi l’hanno scritto molto tempo dopo la nascita dei primi esseri umani. Il loro racconto del primo omicidio viene contestualizzato in un’epoca in cui era già diffusa la crudeltà tra gli uomini, con l’obiettivo di mostrare che il peccato si era diffuso sulla Terra dopo quello di Adamo. Gli studiosi suggeriscono anche che l’autore sacro abbia riferito un fratricidio commesso ai tempi di Mosè, già nel XIII secolo a.C., per mostrare che quando l’uomo si allontana da Dio diventa una minaccia per il proprio fratello.
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Ma alla fine con chi si è sposato Caino?
Circa il contesto menzionato in precedenza, il grande teologo brasiliano monsignor Estêvão Bettencourt, monaco benedettino di Rio de Janeiro, ha commentato che il “Caino” e l’“Abele” della narrazione biblica non erano letteralmente i figli diretti di Adamo ed Eva, e che non era neanche intenzione dell’autore sacro affermarlo. È sempre necessario tener conto della natura allegorica del racconto della Genesi. Per questo, non ha senso voler contestualizzare alla lettera i dettagli del rapporto di Caino con la donna con cui ha avuto i suoi figli. “Caino” rappresenta quei figli dell’umanità che a seguito del peccato sono caduti al livello drammatico di assassinare i propri fratelli.
È importante notare anche che lo stesso libro della Genesi (5, 3-4) afferma che Adamo ed Eva ebbero altri figli. Set, ad esempio, viene esplicitamente nominato come uno di loro. È un altro modo per dire che a partire dai primi esseri umani la nostra specie si è riprodotta ed è cresciuta in quantità e diversità di individui.
Per riassumere: la Genesi non dev’essere intesa come un libro di storia che registra episodi letterali, ma come parola ispirata da Dio che contiene verità religiose di base, come l’esistenza di Dio, l’opera della Sua creazione spirituale e materiale, il libero arbitrio dato agli uomini, il peccato derivante da una scelta umana contraria a Dio o la necessità umana di redenzione a causa di quel peccato.
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