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La Corte tedesca apre al suicidio assistito. I vescovi: inaccettabile

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 29/01/21
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La Conferenza episcopale contesta una sentenza della Corte Costituzionale che depenalizza l’assistenza al suicidio assistito

I vescovi tedeschi tuonano contro il suicidio assistito. E contestano una recente sentenza della Corte Costituzionale federale della Germania che lo favorisce.

La sentenza

Il 26 febbraio 2020, la Corte costituzionale federale ha dichiarato incostituzionale il paragrafo 217 del diritto penale. Che nel 2015 aveva introdotto il divieto al suicidio assistito. Secondo i vescovi tedeschi, questo pronunciamento depenalizza il suicidio assistito. E lo agevola anche in caso di malattia non terminale.

Secondo la Corte, «il rispetto della dignità umana richiede che la possibilità del suicidio volontario sia mantenuta aperta anche all’individuo. In questo contesto – scrivono i presuli – l’individuo ha anche il diritto di accettare l’assistenza per il suicidio». Allo stesso tempo, «i giudici concedono al legislatore la possibilità di regolare il suicidio assistito, in modo tale che la libertà di scelta sia preservata».

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“Disperazione in situazioni estreme”

«Possono esserci – scrive la Conferenza episcopale – situazioni nella vita in cui le persone sviluppano desideri suicidi. O addirittura si sentono costrette a commettere atti suicidi».

Sono situazioni che «sfuggono a un giudizio morale finale dall’esterno». Spesso, prosegue il comunicato, nascono «da paure, turbamenti e disperazione in situazioni estreme. E quindi non possono essere espressione di autodeterminazione».



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Le 3 alternative

Rispetto per l’autodeterminazione in queste situazioni non può significare «accettare il desiderio o la decisione di suicidarsi senza porre dubbi». E gli sforzi devono essere «diretti alla creazione di migliori opportunità per un fine vita tollerabile». Questa la “sentenza” dei vescovi tedeschi, che bocciano categoricamente il suicidio assistito (Agensir, .26 gennaio 2021)..



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“Evitare ogni sottile pressione”

I vescovi sono consapevoli che ci possono essere situazioni nella vita in cui le persone sviluppano desideri suicidi. O addirittura si sentono spinte a commettere tali atti.

In quei momenti così delicati vanno messe in pratica una serie di attività di prevenzione. Come il sostegno nei momenti più bui, la promozione degli hospice e delle cure palliative (Vatican News, 26 gennaio).


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