Da Hermana Claudia alla suora birraia. Tra social network e economia, alcune religiose stanno diventando popolari in tutto il mondo
Ecco le suore “influencer” degli anni Duemila, le ‘smart sisters’, come le definisce l’Osservatore Romano che dedica, nel mensile “Donne, Chiesa, Mondo” diretto da Rita Pinci, un focus sul nuovo modo di intendere la vocazione religiosa. Cinque, in particolare le suore influencer, le più popolari e di “tendenza”, citate da “Donne, Chiesa, Mondo”.
1) La suora dei migranti
Suor Norma Pimentel è stata inserita tra le cento figure più influenti dello scorso anno dalla rivista “Time“. Religiosa delle Missionarie di Gesù, dirige la Caritas del Rio Grande alla frontiera tra Stati Uniti e Messico, impegnandosi nel servizio ai migranti.
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2) Hermana Claudia su Tik Tok
Hermana Claudia, monaca argentina che si è trasferita da tempo in Italia, della Congregazione delle Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso, è invece su TikTok e si inserisce tra video e meme per parlare di fede e di preghiera. Ha raggiunto quota 75mila follower.
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3) La mastra birraia
Tra le storie più recenti di suore “influencer”, c’è quella di suor Doris Engelhard che nell’abbazia francescana di Mallersdorf, in Baviera, è mastra birraia. «Amo il mio lavoro, amo l’odore della birra e lavorare con creature di vita come il lievito e l’orzo. Sono contenta quando la gente degusta con gioia la nostra birra. In realtà si dovrebbe poter provare piacere per tutto quello che si fa, per non diventare insopportabili. Sicuramente Dio non vuole persone tristi e insoddisfatte», dice suor Doris.
4) La suora economista
In Italia, tra le suore influencer, suor Alessandra Smerilli, salesiana ed economista, docente di Economia politica e statistica alla Pontificia Università Auxilium, è membro del Comitato di donne per le Pari Opportunità voluto dalla ministra Elena Bonetti, ed è stata anche nominata da Papa Francesco Consigliere di Stato del Vaticano; fa poi parte della commissione Covid della Santa Sede.
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5) “Sorella banca”
Prima di lei, un’altra religiosa italiana si era cimentata in prima persona nelle stanze dei bottoni della finanza: suor Giuliana Galli, delle Suore vincenzine del Cottolengo, dal 2008 è membro del consiglio di amministrazione della Compagnia di San Paolo, di cui è diventata vice presidente nel 2010, per occuparsi di investire nel sociale gli utili del gruppo Intesa-San Paolo. Da allora la chiamano tutti “sorella banca”.