Nell’anno del Covid gli anziani sono stati tra le vittime più fragili. Alma Broccoli ha una storia di entusiasmo a speranza: a 92 anni è lei che offre soccorso agli altri.Alma Broccoli Mazza è stata appena nominata commendatore al merito della Repubblica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. È tra le 36 persone giudicate esemplari per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.
Al tramonto di questo anno dominato dalla pandemia, Alma Broccoli ha una storia che ribalta la triste narrazione sugli anziani al tempo del Covid. I nostri nonni sono stati tra le vittime più esposte a questo virus, ma sono tutt’altro che tempre fragili in assoluto. La signora Broccoli a 92 anni presta servizio nella sede della Croce Rossa di Arona rispondendo alle chiamate d’emergenza. E’ lei a offrire soccorso con solerzia e vigore.
Dopo la pausa natalizia non vede l’ora di rimettersi al centralino.
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Volontaria in pensione
Dalle sue parti, in quel di Arona, la conoscono bene. Alma ha un curriculum di tutto rispetto e anche adesso che ha oltrepassato la soglia dei 90 anni non ha intenzione di godersi un ozio sterile. In passato la signora Broccoli ha lavorato in una grande azienda cosmetica, poi è diventata direttrice di una ditta di abbigliamento.
Il piglio intraprendente e partecipativo non l’ha perso neppure andando in pensione:
Nel dicembre del 1990 – racconta – sono andata in pensione. Qualche giorno dopo il postino che portava la corrispondenza a casa mia, a Dormelletto (comune confinante con Arona, sul Lago Maggiore in provincia di Novara, ndr) mi ha detto che la Croce Rossa aveva bisogno di volontari. E io mi sono detta: “Perché no?”. (da Repubblica)
Il lavoro nobilita l’uomo proprio quando risponde, con la baldanza di una libertà vivace, a questo:“Perché no?”. Non è carriera, non è ambizione. È riconoscere che esserci è essere parte. Dante diceva che la terza età è il momento in cui – giustamente! – ci si può concedere di ammainare le vele, ma a quanto pare molti giovani e adulti hanno da lasciarsi ispirare dall’entusiasmo con cui quest’anziana sa ancora tenere le vele spiegate.
Volontaria, in pensione. Ci sono opere meritevoli che ci aspettano proprio quando saremmo liberi e giustificati nel mettere tutto in pausa.
“Non sarei così in forma – commenta lei – se non facessi il volontariato. Sto bene solo perché lavoro”. Negli ultimi mesi si è dovuta fermare per il pericolo del Covid: “L’ho promesso ai miei figli e fino a dopo le feste rimarrò a casa. Ma dopo la Befana si ricomincia. (Ibid)
Pronto?
La signora Alma è stata molto sorpresa e contenta dell’onoreficienza ricevuta dal Capo dello Stato. Nota bene: il Presidente Mattarella le ha conferito il titolo di commendatore motu proprio, cioé senza alcuna segnalazione, ma per l’evidenza del merito acquisito.
Ma la visibilità non è tra le cose apprezzate da questa donna. La sua tempra appartiene indiscutibilmente a un’altra epoca; ama darsi da fare, non mettersi in posa.
“Quando ero più giovane – spiega – ho fatto tutti i tipi di servizi: andavo in ambulanza, facevo i trasferimenti o andavo sui luoghi degli incidenti. Poi gli anni sono passati e mi sono trasferita al centralino”.
Solo di recente siamo arrivati a pensare che i posti decentrati, fuori dall’inquadratura principale, siano svilenti. C’era una grande intuizione dietro il film The Call, in cui Halle Berry interpreta proprio il ruolo di una centralinista di una linea telefonica di emergenza. Avevo grandi attese nel vederlo, in parte deluse. Il punto debole della trama – a mio giudizio – è proprio nel non essere riusciti a sostenere la potenza di una protagonista che sta defilata. Siamo vittime dell’idea che si può fare qualcosa sono stando sul luogo del crimine – metaforicamente parlando.
È un bene che la realtà scriva storie più azzeccate dei film. E Alma ha tutto ciò che in quella trama manca ad Halle Berry, il vigore di stare al proprio posto. E anche la potenza di essere presente al bisogno, non sfacciatamente a favore di telecamera.
Rispondere al telefono della Croce Rossa è tanto poco visibile quanto cruciale. È la premessa necessaria affinché il soccorso sia tale. Non è solo un massaggio cardiaco a salvare una vita, ma anche poter arrivare in tempo a farlo. Alma è lì, a rispondere a chi chiama. Dire “pronto?” equivale a stare a tu per tu con qualcuno spaventato o in pericolo. Occorre empatia e lucidità. Bisogna ascoltare, capire in fretta, anche confortare o incoraggiare a manovre urgenti. C’è la necessità di interpretare velocemente il tipo di emergenza in corso, ma c’è anche la necessità di essere di supporto a chi chiede aiuto.
La nostra alma
Nomina sunt consequentia rerum, i latini ci hanno insegnato che c’è un nesso tra il nome e chi lo porta. E in effetti mi piace pensare che Alma Broccoli abbia qualcosa da dire alla nostra alma.
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La nostra anima è arrivata un po’ sconfortata al termine di questo anno. E ora rischia di stagnare tra un bilancio negativo del 2020 e il fremito di leggere l’oroscopo del 2021. Un passato da scrollare di dosso, un futuro da desiderare roseo. Ed è sempre il presente a scivolare via.
L’immagine di Alma seduta al centralino è un richiamo al posto in cui dobbiamo stare. Non sa quale chiamata arriverà, non può prevederla e deve essere pronta a stare di fronte a ciò che accade. La nostra anima non è diversa, è al posto giusto quando vive questa urgente attesa ed è disponibile a dire: “Pronto?”. Un tempo le chiamate erano proprio imprevedibili, ora vediamo subito sullo schermo del cellulare chi ci chiama. Ma c’è ancora margine per utenti sconosciuti, vuoi rispondere?
Sei disponibile a stare al tuo posto e rispondere alla chiamata che verrà? Questo stare sulla vertigine di un’incognita – qualcosa che può essere la strada di un cammino non calcolato ma opportuno – è l’opposto della trappola degli oroscopi. Ed è la consapevolezza necessaria e sufficiente per non avere paura di ciò che sarà domani.