“Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! Accarezza il malato e l’anziano!”Secondo Giovanni Paolo II, il Natale è l’occasione privilegiata per sottolineare uno dei valori cristiani più sentiti. Cioè il dono che ci ha offerto Dio con la nascita di Gesù Bambino.
«Con la nascita di Gesù – afferma Wojtyla – nella semplicità e nella povertà di Betlemme, Dio ha ridato dignità all’esistenza d’ogni essere umano. Ha offerto a tutti la possibilità di partecipare alla sua stessa vita divina. Possa questo dono incommensurabile trovare sempre cuori pronti a riceverlo!» (11 dicembre 2003).
“Adoriamo il Bambino Gesù”
Nella sera del 24 dicembre 2003, vigilia di Natale, Giovanni Paolo II evidenziava l’ «angusta povertà del presepe», nella quale contempliamo “un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia” (Lc 2,12). «Nell’inerme e fragile neonato, che vagisce fra le braccia di Maria – sottolinea Wojtyla – “è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini” (Tt 2,11). Sostiamo in silenzio e adoriamo!» (24 dicembre 2003).
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Preghiera di Natale scritta da Giovanni Paolo II
Giovanni Paolo II ha scritto una preghiera dedicata al Natale e ispirata proprio al Bambino Gesù.
Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli, misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi liberandoci dal peccato.
Sei Tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità,
vieni a vivere nel cuore di ogni uomo
e di ogni famiglia.
Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia!
Amen.
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