Una mamma palermitana ha scritto al Santo Padre nel buio della disperazione a causa della malattia ricevendo il conforto della sua preghiera e ritrovando così la speranzaSu Palermo Today del 10 dicembre è riportata la storia di Marianna Bonomo, una mamma palermitana di 39 anni affetta da un linfoma non Hodgkin (LNH) al quarto stadio contro il quale, ad un certo punto, le è sembrato inutile continuare a combattere.
Marianna e il linfoma
Questo tumore molto aggressivo prende origine dal sistema linfatico, colpisce in genere gli adulti e gli anziani, rappresentando nel nostro Paese circa il 3% di tutte le neoplasie con oltre 13.000 nuovi casi all’anno.
Quando Marianna Bonomo è arrivata a pensare che tutto era irrimediabilmente perduto si è rivolta a Papa Francesco che, tramite Monsignor Luigi Roberto Cona, Assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, le ha fatto giungere un messaggio di vicinanza in cui…
la sostiene nell’affrontare la delicata condizione di salute, chiedendo il sostegno della preghiera e il conforto della sua parola. (Ibidem)
La lettera al Santo Padre
Marianna ha raccontato su Facebook che a metà luglio senza fiducia nel futuro e con la morte nel cuore ha scritto una lettera al Santo Padre:
Gli ho scritto, con il cuore in mano e le lacrime agli occhi, chiedendoGli di pregare per me; perché trovassi la forza di accettare e affrontare la situazione, perché ricevessi la grazia di crescere i miei bimbi. Perché affidarmi a LUI era la mia unica consolazione.
La risposta del Papa e il Santo Rosario
In quel momento era convinta che non avrebbe superato il mese di settembre e perciò ha implorato Papa Francesco di pregare per lei:
Oggi, dopo questo percorso così tortuoso, che mi ha vista via da casa per 110 giorni, dopo diverse terapie, pareri, viaggi, ansie, paure… ricevere questa lettera, il Santo Rosario benedetto dal Santo Padre, sapere che LUI ha pregato per me… tutto questo MI CONFORTA. Mi fa credere ancora nel futuro
La risposta del Santo Padre ha recato grande speranza a Marianna stimolandola a continuare la battaglia contro il male.
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Le cure in Texas
Lo stato avanzato della malattia ha consigliato il ricorso ad un protocollo terapeutico messo a punto in un centro specializzato di Houston in Texas, dove la signora è stata ricoverata per alcuni mesi.
Raccolta fondi per aiutare Marianna Bonomi
Le ingenti spese sostenute finora dalla famiglia, circa 300.000 dollari, hanno costretto il marito Rosario a lanciare una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, che grazie alla generosità di quasi 5000 persone ha permesso di raccogliere al momento circa 250.000 euro.
La cura, che Marianna sta continuando ad effettuare in Italia, ha costi molto elevati in quanto i farmaci necessari, come spiega il fratello…
rientrano in fascia C, dunque risultano a pagamento e non si trovano normalmente egli ospedali italiani. Chi ha questa malattia è costretto a sborsare decine di migliaia di euro ogni mese per comprare il farmaco, che qui arriva tramite la Svizzera. (Palermo Today)
La lettera del Santo Padre
Nella lettera fatta giungere da Papa Francesco si legge:
Sua Santità, che con paterno affetto è particolarmente vicino a quanti sono provati dalla sofferenza e dalle difficoltà della vita, assicura un ricordo al Signore nella preghiera e, mentre esorta ad abbandonarsi pienamente nelle braccia della Divina Misericordia, elevando gli occhi dello spirito al Crocifisso, consapevoli che anche la malattia e la sofferenza sono inserite in Cristo e trovano in lui il loro senso ultimo, imparte di cuore l’implorata Benedizione Apostolica, che volentieri estende ai figli, al consorte, alla mamma e alle persone care, accompagnandola con l’acclusa corona del Rosario da lui benedetta e con l’augurio che il Signore conceda fortezza nella fede e feconda pace interiore. (Ibidem)
“Continuate a pregare per me”
Da queste parole di Marianna possiamo cogliere tutto il dramma dello sconforto iniziale e la forza della scintilla di luce che si è poi accesa e che la fede alimenta:
Non arrendersi mai, credere sempre e confidare in Dio. Continuate a pregare per me. Dopo una lunga salita dovrà pur esserci un percorso in discesa.