Spesso sono talmente cotta che scrivo la parola Gesù e sto lì, ferma, a respirare. Altre volte scrivo qualche riga in cui affido tutto a Lui. E voi?di Anita Baldisserotto
Sto scrivendo a Gesù prima di dormire da qualche tempo. Nel mio quaderno azzurro acceso, che avevo preso con le pagine bianche puntinate nel tentativo di disegnare tabelle e organizzare le giornate…
Spesso sono talmente cotta che scrivo la parola Gesù e sto lì, ferma, a respirare. Guardo il soffitto, chiudo il quaderno, spengo la luce e l’attimo dopo dormo.
Altre volte scrivo qualche riga in cui affido tutto a Lui.
Altre ancora ho proprio voglia di scrivere e allora gli racconto tutta la giornata, cos’è successo, come sono stata.
Giuseppe ha iniziato a chiamarmi “the writer” 🤣 (ho sempre detestato scrivere i temi in classe e ho sposato uno scrittore).
Parlo a Gesù a brevi frasi durante il giorno, qua e là, specialmente a Messa, ma mettere giù su carta le parole si sa che ha un potere terapeutico di alleggerire testa e cuore.
Ed è vero, funziona, almeno per me. E voi, parlate a Gesù? Quando? Come?
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