Li ha fatti la Chiesa di Milano e tutti possono rivederli on line e farli. Mons. Delpini: “Siamo di fronte a un’emergenza spirituale, non solo sanitaria e sociale”
Una sosta per riflettere sul proprio cammino spirituale e gettare lo sguardo in avanti per un ulteriore discernimento circa le scelte di vita: questi sono gli Esercizi spirituali d’Avvento per i giovani che l’Arcivescovo Mario Delpini, predica con la Chiesa di Milano dal 23 al 25 novembre (ore 21-21.45) in diretta YouTube.
Occasione comunitaria per pregare e prepararsi al Natale di Gesù, queste tre serate – rivolte a 18-19enni, giovani e loro educatori (sacerdoti, religiosi/e, laici) – consentono di ritagliarsi un tempo adeguato per stare con Gesù, porsi in ascolto della Parola e meditarla alla luce delle indicazioni di monsignor Delpini.
“I Cantici nel Vangelo di Luca”
Il titolo degli Esercizi spirituali proposti dalla Chiesa di Milano su youtube è «“In attesa della Sua venuta”: i Cantici nel Vangelo di Luca». Ogni serata ha un tema specifico.
Lunedì 23 novembre: «Con Maria il Magnificat: in ascolto di Lc 1,39-56»
Martedì 24 novembre: «Con Zaccaria il Benedictus: in ascolto di Lc 1,59-79»
Mercoledì 25 novembre: «Con Simeone il Nunc dimittis: in ascolto di Lc 2,22-35» (www.chiesadimilano.it, 21 febbraio).
L’appuntamento quotidiano con gli Esercizi Spirituali, oltre che youtube, è trasmesso alle 20.32 sul canale youtube della Chiesa di Milano; su ChiesaTv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Marconi, Radio Mater.
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L’Avvento ambrosiano
«Siamo di fronte a un’emergenza spirituale, non solo sanitaria e sociale. La preoccupazione e l’angoscia per il futuro causate dalla pandemia inaridiscono il nostro spirito. Ma possiamo reagire con la preghiera»: l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha lanciato con queste parole un’altra iniziativa, cioè l’Avvento ambrosiano, che è cominciato domenica 15 novembre con «Il kaire delle 20.32», appuntamento quotidiano di preghiera con le famiglie, per tutti i giorni di Avvento.
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“Rallegrati”
«L’intenzione dell’arcivescovo – puntualizza il sito della diocesi – è di riunirsi con chi vorrà accoglierlo nella dimensione domestica, per portare il conforto e la consolazione che può venire dalla grazia del Signore, come suggerisce lo stesso titolo di questi incontri: kaire infatti significa ‘rallegrati’ ed è la prima parola che l’arcangelo Gabriele rivolge a Maria a Nazareth per annunciarle che partorirà Gesù, il figlio di Dio».
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