Dall’abate Pietro da Canterbury, morto in fama di santità, al vescovo inglese sant’Alchmund d’Hexham: sulle tombe di questi (e altri) santi, si sono verificate apparizioni luminose e guarigioni ad opera di angeli
Gli angeli sono anche mandati da Dio per evitare che il ricordo dei santi non cadi nell’oblio. Ecco alcuni episodi in cui si attestano interventi angelici sulle tombe di alcuni santi.
Angeli luminosi sul tomba di Pietro di Canterbury
Così fu per Pietro di Canterbury (+ 607), abate di Sant’Agostino, che perì annegato nella baia d’Ambleteuse, in Francia, nel corso di un naufragio. Pietro fu uno dei santi, sulla cui tomba si sono verificati episodi prodigiosi di apparizioni di angeli.
Fu inumato non lontano dal mare, ma il suo ricordo ben presto si perse. Alcuni anni più tardi, gli abitanti della regione, avendo visto a diverse riprese degli angeli luminosi al di sopra della sua tomba, esumarono i resti del santo vescovo e se ne fece la traslazione a Boulogne-sur-Mer.
Il sarcofago ritrovato del vescovo Alcmund d’Hexham
Un altro monaco inglese, il vescovo benedettino Alchmund d’Hexham, morì nel 781 e fu inumato vicino alla chiesa. Ma il ricordo preciso del luogo della sua tomba si perse nel corso dell’invasione normanna. Nel 1032, l’apparizione di un angelo in preghiera al di sopra di un luogo permise di ritrovare il sarcofago, e si poté inumarne i resti del santo nella chiesa.
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I miracoli del nipote del re martire
Agli inizi del XI secolo, Bruning, sacerdote di Saint Peter di Northampton (Inghilterra), si recava in pellegrinaggio a Roma, quando un angelo gli apparve per ingiungergli di affrettare il suo ritorno. Quando rientrò, lo stesso messaggero celeste gli rivelò che il corpo di un servo di Dio era inumato sotto il suolo della chiesa. Degli scavi fecero scoprire una tomba. Al contatto col sarcofago, Alfgiva d’Abingdan fu guarita d’una paralisi dopo aver visto un giovane luminoso al di sopra della tomba. Ella si fece in seguito monaca a Northampton. Quando si ebbe aperto il sepolcro, vi si trovarono i resti di un uomo con un rotolo indicante che si trattava di Ragener, nipote del re Eduardo il martire, morto in combattimento nel 970.
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I canti sulla tomba di fra Antoine Le Decaux
L’Inghilterra non ha l’esclusività di questo genere di manifestazioni. Nel 1590, il frate converso Antoine Le Decaux, un francescano portoghese, morì a Madera in concetto di santità. Dopo la sua inumazione nella cappella maggiore della chiesa, una luce abbagliante apparve più d’una volta sulla sua tomba, accompagnata da canti celestiali e da un profumo inebriante, come per rianimare la devozione vacillante dei fedeli verso il servo di Dio.
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