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Professore impedisce che la studentessa allatti durante la lezione online

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Silvia Lucchetti - pubblicato il 27/10/20
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“Non sono cose che dovrebbero essere fatte durante la lezione. Fallo nel tempo libero”. La risposta che Marcella ha ricevuto dal professore a cui aveva anticipato la necessità di allattare la sua bambinaLa neomamma Marcella Mares, studentessa del Fresno City College negli Stati Uniti, ha riportato sui social uno spiacevolissimo episodio che le è accaduto il mese scorso: il suo professore ha ritenuto assolutamente inappropriato che allattasse durante una lezione online.

Ma procediamo con ordine: l’intera classe ha ricevuto dall’insegnante una mail che informava gli studenti dell’obbligo di tenere acceso il microfono e le webcam durante le lezioni. Requisito fondamentale per ricevere i crediti necessari per certificare la frequenza al corso.

Non sono cose che dovrebbero essere fatte durante la lezione

Marcella, madre di una bambina di 10 mesi, ha scritto al docente assicurandogli di voler rispettare le sue indicazioni, ma informandolo del fatto che qualora la piccola avesse avuto bisogno di essere allattata avrebbe spento la telecamera.

Non sono cose che dovrebbero essere fatte durante la lezione. Fallo nel tempo libero.

Allattare non è un’attività di svago

Questa è la risposta che le ha dato il professore dimostrando palese ignoranza, oltre che una sciocca e irrispettosa rigidità. Nutrire il proprio figlio non può essere equiparato ad una qualsiasi attività di svago, visto che risponde a un bisogno assoluto.

Allattare è inappropriato durante la lezione

La ragazza non ha ribattuto alla mail del docente, e poco più tardi si è collegata per la video-lezione. Appena si è connessa il prof è tornato, in maniera indelicata e inopportuna, sullo scambio di mail avuto con la studentessa pur non nominandola:

Ho ricevuto questa strana email da una studentessa che mi diceva che aveva bisogno di fare cose inappropriate durante la lezione. Voi ragazzi dovete capire che adesso avete delle priorità e dovete lasciare da parte tutte le distrazioni o essere creativi quando il vostro bambino ha bisogno di voi e prestare la massima attenzione al mio corso.

Possiamo immaginare facilmente l’imbarazzo e il senso di ingiustizia e umiliazione provato dalla giovane mamma. Non stava chiedendo al prof il permesso di spegnere la telecamera per passarsi lo smalto, per giocare con il cane e nemmeno con la bambina, o chiacchierare con un’amica.

Stava informando il suo insegnante della possibilità che si determinasse una necessità primaria per sua figlia: quella di essere allattata.



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La difficoltà di essere una mamma e studiare

Come racconta nel suo post scritto per denunciare l’accaduto, questo fatto l’ha totalmente demotivata, delusa e ferita. Non sarà facile per Marcella tenere insieme studio e vita da mamma, e certamente questo atteggiamento del professore non è stato un incoraggiamento.

Da quando in qua allattare è inappropriato?

Eppure ci vuole tanto impegno, amore e coraggio per crescere una bambina e studiare al contempo. Invece il docente ha parlato di “strana mail”, “cose inappropriate”. Da quando in qua allattare è inappropriato?

Mi sentivo così umiliata. Ma poi ho realizzato che lui dovrebbe essere umiliato – ha scritto Marcella-. Ha discriminato me e altre persone parlando di “distrazioni”. I bambini non sono smartphone o televisori!

https://www.instagram.com/p/CFiP2U1BMFo/

La studentessa ha condiviso su Facebook gli screenshot delle mail intercorse con il professore e così la sua storia ha fatto il giro del web.

Dopo l’imbarazzante e assurdo comportamento subito, la giovane si è rivolta alla responsabile del regolamento scolastico spiegandole l’accaduto.

Poco dopo ha ricevuto una mail di scuse, nella quale la direzione della scuola le assicurava la possibilità di allattare sua figlia in qualsiasi momento e di spegnere la telecamera.

Ironicamente verrebbe da dire: grazie della gentile concessione!

Le mamme che allattano dovrebbero essere aiutate

Le mamme che allattano e tutte le mamme in generale che stanno cercando di conciliare scuola, lavoro e un bambino dovrebbero essere aiutate, non umiliate – ha ben scritto Marcella –. Io amo mia figlia e metto la sua salute prima di qualsiasi cosa o qualsiasi persona, in qualsiasi giorno della settimana.

“Poteva coprirsi di più”, “doveva vestirsi adeguatamente”

Nell’epoca dei “diritti per tutti” è davvero surreale che una mamma non possa allattare durante una lezione online.

Ma a mio parere ben più tristi sono i commenti di tante donne che invece di esprimersi sull’incredibile atteggiamento del professore, fanno polemica sulle spalle scoperte della studentessa visibili nell’immagine che accompagna il post di denuncia.

“Poteva coprirsi di più”, “doveva vestirsi adeguatamente”.

L’aspetto più preoccupante? la mancanza di empatia di alcune donne!

Esternazioni che evidenziano quanto qualcuno non abbia forse ben compreso la gravità dell’accaduto.  La ragazza aveva chiesto al professore di poter spegnere la telecamera per allattare, e vista la risposta di quest’ultimo, da quanto si legge nel post non si è disposta ad allattare durante la lezione.

L’immagine pubblicata è probabilmente una foto proposta per accompagnare il racconto di Marcella e per mostrare quanto sia più facile per lei seguire la lezione con la bambina che ciuccia tranquilla.

La mancanza quindi di empatia e di sostegno da parte di alcune donne, non poche sicuramente anche madri, è l’aspetto più preoccupante dell’intera vicenda.


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Per allattare è fondamentale sentirsi comode

Credo sia necessario a questo punto fornire una chiara informazione a tutti coloro che non sanno praticamente nulla della dinamica dell’allattamento.

Allattando soprattutto il primo figlio, e in modo particolare nella fase iniziale, non è facile trovare la posizione giusta, sentirsi comode, rilassate. Fattore che invece è fondamentale! Altrimenti l’allattamento non riesce a proseguire e questo, checché ne dica qualcuno, è un danno enorme!

Allattare è bellissimo ma non è una passeggiata

Poi durante l’allattamento, che è bellissimo ma non equivale certo ad una passeggiata, la donna è soggetta per una questione ormonale a percepire sbalzi repentini di temperatura: c’è chi ha caldo, chi ha freddo, chi preferisce le maniche corte, chi la canotta, chi il maglione anche d’estate. Chiedete alle madri, ognuna vi racconterà la sua esperienza personale.

Per allattare è fondamentale ricevere supporto

E purtroppo tantissime – proprio come avvenuto per Marcella – vi diranno che non si sono sentite supportate durante l’allattamento. Quante possono raccontare la superficialità di chi, anche in buona fede, durante le visite di amici e parenti le ha invitate ad andare in camera da letto ad allattare! Come se una donna dovesse appartarsi per non urtare la “sensibilità” dei presenti. O le ha invitate ad allattare subito il piccolo prima di uscire di casa, di andare all’università, in chiesa, al ristorante. Come se allattare in pubblico fosse sconveniente e quindi… attacchiamo i bambini al seno a comando!

E c’è chi consiglia di coprirsi, di coprire addirittura il neonato, di usare quella determinata copertina da allattamento o quella specifica maglia.

Allattare è nutrire nel modo migliore il proprio figlio

Quando invece l’unica cosa indispensabile è allattare, cioè nutrire nel modo migliore il proprio figlio. Le donne non hanno bisogno di chissà quale articolo di abbigliamento ad hoc per allattare, devono poter stare tranquille, potersi posizionare dove e nella maniera che trovano più comoda e pratica. E se una donna allatta serenamente sta bene e con lei sta magnificamente suo figlio.

La donna quando allatta esprime un naturale pudore

Allattare davanti ad altri non è un mettersi in mostra! La donna quando allatta esprime un naturale pudore, è l’immagine stessa della maternità. E anche quello scorcio di nudità eventualmente esposto, solo agli occhi di una persona in malafede può apparire di cattivo gusto o inappropriato.

Il falso pudore degli altri

Se una donna viene condizionata a dover stare attenta per non disturbare il falso pudore degli altri, urtare la suscettibilità ridicola di chi non può sopportare di vedere un seno grondo di latte; se deve allattare con l’ansia di prevedere quando il figlio si staccherà dal seno e potrebbe lasciar scoperto per mezzo secondo il capezzolo; se ancora deve far sì che il figlio si attacchi subito bene (e all’inizio ci vuole più di un tentativo) per non scoprirsi davanti agli altri, secondo voi questo è un incoraggiamento ad allattare?

Riuscirà ad allattare facilmente e felicemente?

Lo straordinario valore del latte materno

Le mamme di oggi purtroppo non solo sono poco supportate dalla famiglia, nell’ambiente di lavoro, dallo Stato, ma sono anche poco informate riguardo lo straordinario valore del latte materno che, non me ne vogliamo quelle che non hanno potuto o voluto allattare, non è equiparabile al latte artificiale.

Allattare è un gesto unico

Allattare è un gesto unico, pratico, economico e salutare. Nel seno il bambino trova cibo, consolazione, sicurezza, amore. Allattando la mamma e il bambino si conoscono giorno dopo giorno. Insieme al latte passano pensieri, sentimenti, sogni.

Il bambino ha diritto di attaccarsi al seno della madre dove e quando vuole, non ci può essere alcuna motivazione di ordine superiore per procrastinare il momento dell’allattamento.

Probabilmente qualcuno che oggi insegna a scuola farebbe bene a tornare sui banchi dove maestra è la legge naturale della trasmissione e della tutela della vita.


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