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Il cardinale Krajewski pellegrino nella baraccopoli dei migranti a Rosarno

KONRAD KRAJEWSKI
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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 22/10/20
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L’Elemosiniere Apostolico: sono qui a nome del Papa. E regala ai migranti viveri e prodotti per la pulizia

Un aiuto del Papa ai migranti di Rosarno e a tutti i poveri della Piana di Gioia Tauro: lo ha portato lo scorso 17 ottobre l’Elemosiniere di Papa Francesco, cardinale Konrad Krajewski. Alla guida di un furgone grigio stracarico di viveri e prodotti per la pulizia, scrive Avvenire (17 ottobre), è giunto a Maropati, nella sede dell’associazione ‘Il Cenacolo’, guidata da Bartolo Mercuri, ‘papà Africa’, che da più di 20 anni è vicino concretamente ai più poveri, immigrati e italiani.

L’elemosiniere del Papa, Don Corrado Krajewski

CPP / Polaris/East News
L'elemosiniere del Papa, Don Corrado Krajewski

“Loro mettono in pratica il Vangelo”

«Sono venuto qui a nome del Papa per sostenere chi da 20 anni sta accanto ai più deboli, anticipando quello che papa Francesco ha scritto nell’Enciclica Fratelli tutti – ha spiegato il cardinale Krajewski ai migranti di Rosarno – Qui c’è tanta sofferenza ma anche tante persone che aiutano chi è in difficoltà. Dobbiamo essere al loro fianco e sostenerli materialmente. Sono loro che mettono in pratica le parole del Vangelo».



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La zona rossa di Rosarno

Il ‘viaggio’, scrive Avvenire, è proseguito poi nel campo container di contrada Testa dell’acqua di Rosarno, dichiarato zona rossa fino al 20 ottobre, per 21 positivi al Covid-19. Poi una sosta dove sorgeva l’enorme baraccopoli di San Ferdinando, sgomberata e demolita a marzo 2019, ma coi suoi enormi resti ancora lì ammucchiati.

La tendopoli

Infine la tappa del cardinale alla tendopoli di Rosano, completamente cinturata dalle forze dell’ordine: qui, infatti vivono 270 migranti e dopo appena 30 tamponi sono emersi 14 positivi, oltre a tre operatori. E ora si teme che ne emergano molti altri. Padre Konrad si è informato, notizie che porterà a Roma. Infine il rientro al Cenacolo, dove ha donato a tutti i volontari una copia dell’enciclica e incontrato il vescovo di Oppido-Palmi, monsignor Francesco Milito.


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