Lui ha indossato il suo completo nero, lei l’abito bianco che si era cucita da sola. Sono insieme da più di mezzo secolo. Il segreto sta proprio nell’ “abito” che hanno scelto di indossare?
Se gli Americani possono divorziare per ‘incompatibilità di carattere’, mi chiedo come mai non abbiano tutti divorziato. Ho conosciuto molti matrimoni felici, ma mai nessuno ‘compatibile’. Tutto il senso del matrimonio sta nel lottare e nell’andare oltre l’istante in cui l’incompatibilità diventa evidente. Perché un uomo e una donna, come tali, sono incompatibili”. (Gilbert Keith Chesterton)
Sembra che il gigante cattolico inglese abbia scritto questa sentenza proprio sapendo che esistono coppie come Marvin e Lucille; e pare che loro siano proprio qui a confermare la sua tesi: i matrimoni sono felici, ma mai “compatibili”.
Marvin e Lucille, marito e moglie da 60 anni
Il segreto per un matrimonio tanto lungo e lieto come quello di questa coppia statunitense, dunque, sta forse nel loro “abito”? Sì se è fatto di lavoro duro, gentilezza reciproca, prudenza, attenzione selettiva ai punti di forza, perseveranza nella fede (tra loro e in Dio).
Ma questa è la mia parafrasi, loro, Marvin e Lucille, hanno indicato una ricetta precisa a Katie Autry, la fotografa che ha avuto l’onore di incontrarli e ritrarli in un giorno tanto importante; e Katie l’ha riportata in questo post su Instagram: eccoli abbracciati scambiarsi un bacio.
Le regole d’oro di un matrimonio tanto longevo
1-Lavora duro, 2-siate gentili l’uno con l’altra, 3-Pensa prima di parlare, 4-affidatevi reciprocamente ai vostri punti di forza per superare le (inevitabili, Ndr!) debolezze, 5-restate saldi nella fede.
Cinque precetti che potremmo mandare a memoria e provare a mettere in pratica anche noi che si siamo sposati decenni dopo. Cinque consigli che forse avrebbero potuto evitare tanti divorzi e separazioni, tanto dolore, tanto spreco…
Che belli che sono, con addosso i segni di un tempo passato insieme e la capacità di guardarsi negli occhi ricordando quanto si abbia ognuno da perdonare e farsi perdonare.
Onoratissima di averli potuti ritrarre in un momento tanto speciale della loro vita e di tutta quella che da loro è scaturita, Katie Autry ha detto che è probabilmente il servizio che le ha dato più soddisfazione in tutta la sua carriera professionale.
Gli abiti della “stoffa” giusta durano per sempre…
Stesso sposo, stessa sposa, stesso abito di allora lui, stesso abito lei. Dopo sessant’anni, tre figli, lavoro, discussioni, imperfezioni, forse anche noia, tristezze passeggere, gioie sono ancora qui, insieme e hanno di che festeggiare.
Significa che una volta abiti e matrimoni si sapeva come farli su misura e della stoffa giusta? Forse. Significa anche che la fedeltà, la perseveranza, l’esclusività sono cose che tutti continuiamo a desiderare; sono cose per le quali siamo fatti, checché si racconti in giro. Bando ai trombamici, al sesso sicuro con chi vuoi basta ci sia il consenso informato (a quando dei moduli preimpostati?), alle storie senza futuro, alla libertà malintesa.
Funzioniamo così, ci fa paura il sacrificio, ma lo sappiamo in fondo al cuore che è la strada per esser felici. Ci attirano i piaceri, ma siamo consapevoli che saperli governare gratifica di più e più a lungo che non abbandonarsi ad essi senza freno.
Contadini e insegnanti: per avere buoni raccolti bisogna restare, lavorare, aspettare, non spaventarsi delle tempeste
Si sposano quando lui ha 29 anni e lei 22; figli della Grande Depressione provenivano entrambi dal mondo agricolo; quando si conoscono e si sposano sono già entrambi insegnanti. Forse Lucille e Marvin, un po’ contadini un po’ maestri, hanno sempre saputo che per le cose belle occorre lavorare e aspettare. Smuovere il terreno e lasciarlo riposare; buttare il seme e non vedere niente per un bel po’ di tempo; mettere in conto temporali e periodi di siccità, grandinate improvvise e arcobaleni.
Vivono in Nebraska, si sono sposati a Sterling nel 1960 in una chiesa luterana. Gli scatti, realizzati all’aperto, sono diventati subito virali su Facebook; centinaia di like e commenti. Lucille Stone ha riferito a Fox News che la risposta (del pubblico, degli utenti) li ha letteralmente travolti.
Avevamo semplicemente idee simili sulla direzione da prendere nella vita e sui mezzi da usare per restare in carreggiata; ora, tre figli e sei decenni dopo, i due hanno affermato che i loro valori sono rimasti invariati e così il loro amore. Così viene riportato non solo da FoxNews, ma anche da CBS National News, Nebraska tv e altri.
Il pastore che celebrò la cerimonia era al suo primo matrimonio; impacciato, incerto, ma in qualche modo se la cavò, racconta Lucille. Quello che li ha aiutati è stato anche sapere che le loro famiglie approvavano la scelta del consorte.
“Mio padre ha pianto. Era l’unico che ha pianto “, ha detto Lucille.” Mia madre era raggiante ed entrambi pensavano che Marvin fosse semplicemente perfetto, e questo aiuta quando ai tuoi genitori piace la persona che stai sposando. ”
Questo e avere valori fondamentali simili. (Nebraska tv)
Sono un’obiezione adamantina come le nozze che celebrano, questa meravigliosa coppia di anziani, al fatto che un matrimonio dove si litiga non s’ha da fare o meglio s’ha da disfare.
No, non andavamo sempre d’accordo, si discuteva eccome; e no, non siamo stati perfetti, ma si sapeva che quella era la strada, punto. Del matrimonio hanno pensato semplicemente che fosse per sempre, indissolubile; questo è il suo senso, questa la sua condizione. Questo il terreno perché qualcosa ci nasca e duri.
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“Dal primo giorno abbiamo pensato che il matrimonio è per sempre”, ha detto Lucille. “Tu fai quello che devi fare; assolutamente non siamo stati perfetti nel nostro matrimonio. Abbiamo avuto discussioni. Abbiamo avuto disaccordi, ma per quanto riguarda le cose importanti siamo più o meno sulla stessa strada “. (FoxNews)
E’ davvero consolante vedere come nell’epoca della società fluida, della liquefazione delle relazioni, della smania di divincolarsi da ogni legame, ciò che attira, consola, suscita ammirazione se non invidia è proprio quello che dura, resiste, vive fedele a sè stesso.
Una domanda ancora, cara Lucille: il segreto per poter indossare lo stesso abito da sposa, sessant’anni dopo? (chissà forse qualche modifica l’ha fatta, ma taglio e modello non sembrano averne sofferto!)