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Facciamo un bel ripasso sui metodi naturali?

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Mogli e mamme per vocazione - pubblicato il 13/08/20
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La donna ha chiari sintomi del funzionamento del proprio corpo ma la regolazione naturale della fertilità non è una faccenda solo femminile, ma un percorso di consapevolezza e affettività della coppia.Di Agnese Messina

Quando si parla di metodi naturali si parla sempre al plurale, perché diversi sono stati gli studi effettuati per dare risposte in merito alla Regolazione Naturale della Fertilità.

In questo post mi soffermerò sull’analisi dei tre metodi insegnati in Italia.
Ovviamente la mia analisi non entrerà nello specifico dell’insegnamento e delle regole, ma darà una prospettiva ampia e generale della situazione, per dare visibilità della proposta a disposizione di ognuno di noi.

Tre sono le scuole che si occupano di RNF in Italia, raccolte in quella che è la struttura voluta dalla CEI e che stiamo imparando a conoscere come Confederazione Italiana di Centri di Regolazione Naturale di Fertilità (CIC RNF), unico esempio non solo in Italia, ma nel mondo, di stretta e cordiale collaborazione fra persone che insegnano metodi diversi; tutti i membri condividono una comune radice antropologica, culturale ed etica, rivolta alla promozione dell’amore coniugale, della famiglia, di una cultura di accoglienza della vita.



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L’insegnamento e la diffusione della RNF infatti non possono essere separati dalla proposta alla coppia di uno stile di vita che valorizza l’amore coniugale fondato sul rispetto reciproco, sul dialogo, la condivisione di responsabilità nelle scelte che riguardano la trasmissione della vita. Queste scelte non vengono delegate a mezzi esterni, ma maturano all’interno del cammino particolare di ciascuna coppia di coniugi, commino di cui entrambi, uomo e donna, sono protagonisti.

Il metodo dell’Ovulazione Billings

Si basa esclusivamente sulla rilevazione del muco cervicale; questa secrezione è un fattore indispensabile per la fertilità della coppia e costituisce un indicatore attendibile dell’attività ovarica e dell’ovulazione. La donna può riconoscere la presenza e i cambiamenti del muco cervicale facendo attenzione alle caratteristiche sensazioni da esso prodotte a livello vulvare e osservando la qualità del muco eventualmente visibile ai genitali esterni.

L’aspetto del muco cervicale e la sensazione che esso produce a livello vulvare rappresentano le indicazioni per l’individuazione del periodo fertile nelle utilizzatrici del metodo dell’Ovulazione Billings. La sensazione che il muco produce a livello vulvare è sempre più importante dell’osservazione visiva del muco.

Gli insegnanti possono essere solo donne, i sensibilizzatori possono essere uomini e donne.

Il metodo Sintotermico Rotzer

È caratterizzato dall’osservazione di più segni e sintomi che caratterizzano il ciclo mestruale. Il muco cervicale va osservato durante l’intera giornata ma oltre all’osservazione si suggerisce alla donna di prestare attenzione alla sensazione a livello vulvare. Altro segno è la temperatura basale, è infatti il rialzo termico identificato per mezzo della regola sintotermica fondamentale che segna la chiusura del periodo fertile. In alcuni casi quali: allattamento, premenopausa, lavoro a turni, viene proposto ed insegnato alla donna anche l’autoesame del collo dell’utero.

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Ruslan Galiulin | Shutterstock

Poi ci sono dei sintomi definiti minori: il dolore intermestruale al basso ventre e la tensione al seno, ma proprio come sintomi minori non vengono utilizzati per stabilire con certezza il giorno dell’ovulazione, sono solo sintomi personali che la donna che impara ad osservare il proprio corpo inizia a percepire in relazione con le fasi del ciclo mestruale.

Gli insegnanti e sensibilizzatori possono essere uomini e donne.

Il metodo Sintotermico C.A.Me.N. (Centro Ambrosiano Metodi Naturali)

come il precedente metodo, anche questo individua segni e sintomi, l’osservazione dei quali è alla base del Sintotermico C.A.Me.N.:
– il muco cervicale con le sue caratteristiche modificazioni (muco visto e sentito);
– la temperatura basale ed il rispettivo rialzo termico;
– le modificazioni del collo dell’utero percepibili con la palpazione dello stesso;
– il calcolo di Ogino;
– L.A.M. (Lactational Amenorrea Method, in italiano “metodo dell’amenorrea da allattamento)


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Questo metodo si colloca quindi fra quelli che associano più parametri per individuare la fase fertile del ciclo femminile. Nello specifico si avvale del criterio del doppio controllo, almeno due sintomi che si diano ragione a vicenda; altra caratteristica di questo metodo è che utilizza due regole per definire l’inizio e la fine della fase fertile del ciclo mestruale, una più restrittiva ed una meno restrittiva, che vengono affidate alla scelta della coppia che in base alla fase della vita nella quale si trova può decidere quale usare, perché nell’arco della vita fertile di una coppia possono alternarsi condizioni e situazioni particolari che portano la coppia a valutare diversamente la loro possibilità di dare alla luce un figlio.

Gli insegnanti e sensibilizzatori possono essere uomini e donne.

Possiamo sicuramente dire che la RNF si fonda sul fatto che la donna ha chiari sintomi del funzionamento del proprio corpo per ciò che riguarda la procreazione ma possiamo anche dire che questi sintomi evidenziano la fertilità della coppia dando quindi voce anche alla fertilità maschile.

L’esperienza acquisita nell’insegnamento della regolazione naturale della fertilità umana è unica e preziosa e mette l’insegnante RNF nella posizione privilegiata di poter aiutare la donna e la coppia, che già hanno intrapreso il percorso di conoscenza di sé, a cogliere elementi utili nel percorso diagnostico dell’infertilità.
La consapevolezza della realtà della fertilità umana e contemporaneamente del significato della fertilità umana come accoglienza del figlio, può permettere alla coppia di vivere la condizione dell’infertilità come minor senso di delusione e frustrazione.

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A partire dalla stessa base biologica è possibile arrivare ad identificare il periodo fertile con modalità di osservazione e di analisi dei dati biologici diversi, ma tutti confluenti alla stessa meta che è quella di offrire alle coppie strumenti adeguati per vivere in serenità la maternità e la paternità responsabili.

Le coppie che si rivolgono alla RNF devono poter scegliere il metodo naturale indipendentemente dall’insegnante che incontrano e, dopo una presentazione adeguata, fatta da ogni insegnante, è giusto che la coppia sia indirizzata all’insegnante specifico del metodo scelto.

Siamo sempre convinti che i Metodi Naturali non siano una scelta per pochi, ma una strada adeguata per tutti perché corrispondente a ciò che il cuore dell’uomo desidera: custodire il suo cuore e tutta la sua persona in un amore pienamente umano, totale e fedele ed esclusivo aperto alla fecondità.

 

fonti:
– Il periodo fertile; i metodi di Regolazione Naturale della Fertilità in Italia a confronto: aspetti scientifici, didattici e metodologici. A cura di E. Giacchi, S. Girotto e G. Bozzo – ed.Libreria Cortina Verona
– Humanae Vitae: attualità e profezia di un’enciclica. A cura di E. Giacchi e S. Lanza – ed. Vita e Pensiero