Era il 1858. Ai piedi dei Pirenei, in Francia, una donna apparve all'adolescente Bernadette Soubirous, di 14 anni, in una serie di visioni durate cinque mesi, da febbraio a luglio.
Maria stessa conferma il dogma
La “Signora” chiese che si facesse penitenza per la conversione dei peccatori e che venisse costruito un santuario in cima al deposito di immondizia in cui avevano luogo le apparizioni.
Scorrete nella galleria delle immagini dell'Immacolata Concezione:
Bernadette, la ragazzina asmatica della famiglia più povera della città, divenne immediatamente oggetto di discredito. Perseverante nonostante derisioni e sospetti, Bernadette imparò l'obbedienza a quella che Papa Pio XII avrebbe chiamato la “scuola di Maria”.
Grazie alla sua sottomissione agli orientamenti della Signora, sul luogo sgorgò una fonte le cui acque dotate di poteri curativi avrebbero realizzato vari miracoli già confermati.
L'adolescente trasmise al parroco la richiesta della Signora affinché venisse costruita una cappella sul luogo della grotta. Egli inizialmente respinse la richiesta, ma dopo qualche tempo la scarsa istruzione di Bernadette finì per confermare l'autenticità di quegli eventi soprannaturali e dei concetti complessi che implicava.
La Signora si era presentata a Bernadette dichiarando: “Io sono l'Immacolata Concezione”.
Come avrebbe potuto quella povera ragazzina sapere che quattro anni prima era stato promulgato da Papa Pio IX il dogma dell'Immacolata Concezione? Non sapeva nemmeno cosa significasse “concezione”!
Le autorità locali volevano impedire che le folle visitassero il luogo. Cercavano di forzare una condanna da parte del vescovo, che istituì una commissione d'inchiesta. Quattro anni dopo, le apparizioni vennero dichiarate autentiche, e nel 1876 la basilica sulla grotta venne consacrata.
Grazie alle apparizioni a Lourdes, il dogma dell'Immacolata Concezione divenne una questione di discussione comune e aiutò a diffondere una comprensione della logica divina preservando Maria dalla macchia del peccato.
Bernadette morì in un convento, nascosta dal mondo, 21 anni dopo l'ultima apparizione. Il suo corpo rimase internamente incorrotto, ma non senza difetti esterni; durante la terza esumazione, nel 1925, sono stati collocati dei rivestimenti di cera sul volto e sulle mani prima che il corpo venisse trasferito in un reliquiario di cristallo nello stesso anno.
Per i cattolici, i santi incorrotti aiutano a contemplare quanto l'illuminazione divina riesca a elevare un essere umano a un tale stato di santità che le cellule destinate alla polvere vengono preservate.
La proclamazione dogma mariano
L'8 dicembre 1854, Papa Pio IX ha proclamato, con la bolla Ineffabilis Deus, il dogma dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria, ovvero che Nostra Signora è stata preservata da Dio, fin dall'istante del suo concepimento, per i meriti della redenzione di Cristo, dal peccato originale che macchia tutti gli uomini per via della trasgressione di Adamo, per preparare la Madre più perfetta per suo Figlio.
La definizione del dogma dell'Immacolata Concezione ha rappresentato un lungo cammino di discernimento, in cui il sensus fidelium ha avuto un ruolo molto importante. Di fatto, il sentire del popolo fedele è stato alla guida della formulazione del dogma già fin dai primi secoli del cristianesimo.
Il popolo cristiano ha creduto e ha difeso intensamente la verità della purezza di Maria fin dagli inizi, soprattutto in Oriente, dove i Padri della Chiesa la definivano Panaghia, la tutta santa, santificata dallo Spirito Santo, “giglio purissimo”, “immacolata”.
Il dogma dell'Immacolata è stato il culmine di un lungo cammino di discernimento teologico e dottrinale della Chiesa, ed è stato accolto con grandi festeggiamenti, acquisendo, pochi decenni dopo, il carattere di solennità con veglia, come le grandi feste del calendario cristiano.