Aveva 96 anni. Nei giorni scorsi Joseph Ratzinger era andato a trovarlo, poichè le sue condizioni di salute erano peggiorateE’ morto nella mattina dell’1 luglio a Ratisbona, Georg Ratzinger, fratello di papa Benedetto XVI. L’ex direttore del famoso “Regensburger Domspatzen” (“I Passeri del duomo”), il coro della cattedrale di Ratisbona, aveva 96 anni. Il papa emerito era andato a trovarlo di recente, dopo che le sue condizioni di salute si erano aggravate (www.kath.net, 1 luglio).
Un talento per la musica
Georg Ratzinger è nato a Pleiskirchen, in Baviera, il 15 gennaio 1924. Iniziò a suonare l’organo in chiesa già dall’età di undici anni, mostrando un talento innato per la musica.
Nel 1935 entrò nel seminario minore di Traunstein, dove maturò la sua istruzione musicale. Nel 1942 Ratzinger venne coscritto nei gruppi militari nazisti della Reichsarbeitsdienst, e in seguito nella Wehrmacht, con la quale combatté anche in Italia. Catturato dagli Alleati nel marzo 1945, venne detenuto come prigioniero militare a Napoli e rilasciato nel giugno 1945.
Il seminario insieme a Joseph
Nel 1947 assieme al fratello Joseph Ratzinger entrò nel seminario Herzogliches Georgianum di Monaco di Baviera, da dove uscirono entrambi nel 1951, ordinati sacerdoti.
Ratzinger completò i suoi studi musicali nel 1957, divenendo maestro di cappella a Traunstein. In seguito, nel 1964, divenne direttore del coro della Cattedrale di Ratisbona, noto come “Regensburger Domspatzen”, che diresse fino al 1994, compiendo centinaia di concerti in tutto il mondo.
Benedetto XVI: è stato per me una guida affidabile
Il 22 agosto 2008, ringraziando il sindaco di Castel Gandolfo che aveva concesso a Georg la cittadinanza onoraria, Benedetto XVI aveva detto del fratello: «Dall’inizio della mia vita mio fratello è stato sempre per me non solo compagno, ma anche guida affidabile. È stato per me un punto di orientamento e di riferimento con la chiarezza, la determinazione delle sue decisioni. Mi ha mostrato sempre la strada da prendere, anche in situazioni difficili».
Georg: mio fratello voleva fare il cardinale e l’imbianchino
«Mio fratello ed io – aveva detto Georg Ratzinger durante un’intervista nel 2009 – eravamo entrambi chierichetti, tutti e due servivamo Messa. Ci fu presto chiaro, prima a me e poi a lui, che la nostra vita sarebbe stata a servizio della Chiesa».
E aveva condiviso i ricordi dell’infanzia: «A Tittmoning Joseph aveva ricevuto la cresima dal cardinale Michael Faulhaber, il grande arcivescovo di Monaco. Ne era rimasto impressionato e aveva detto che sarebbe voluto diventare anche lui cardinale. Ma, solo qualche giorno dopo quell’incontro, osservando il pittore che tinteggiava i muri di casa nostra, disse anche che da grande avrebbe voluto fare l’imbianchino…» (Vatican News, 1 luglio).
Le dimissioni del Papa emerito
Nel 2011, in un’altra intervista con una rivista tedesca, Georg Ratzinger aveva detto di Benedetto: «Se non dovesse più farcela dal punto di vista della condizione fisica, mio fratello dovrebbe avere il coraggio di dimettersi». E sarà proprio lui a ricevere tra i primi, con un anticipo di mesi, della storica decisione del Pontefice di rinunciare al ministero petrino per ragioni legate all’età.
Lo scandalo di Ratisbona
Il nome di Georg è stato all’attenzione delle cronache anche nella brutta storia degli abusi sui piccoli cantori del Coro del Duomo di Ratisbona, perpetrati tra il 1945 e il 1990 circa. Secondo l’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Diocesi di fare luce sulla vicenda, almeno 547 bambini membri del coro maschile del Cattedrale di Ratisbona sono stati vittime di abusi fisici e psicologici tra il 1945 e i primi anni ’90. Fra loro 67 subirono abusi sessuali. L’indagine da lui condotta, avrebbe permesso di identificare 49 responsabili, anche se difficilmente ci saranno processi in quanto i reati sono finiti in prescrizione (Aleteia, 21 luglio 2017).
Perchè Georg non c’entrava con la storia degli abusi
Una vicenda che però non ha sfiorato Georg. Come ricostruiva il Corriere della Sera (17 luglio 2017):
Il coro (“Regensburger Domspatzen”) è un’istituzione divisa in tre sezioni: il liceo (Gymnasium), gestito da un Direttore laico; il convitto ( Internat ), guidato da un sacerdote assistito da educatori; e infine il coro, diretto dal Domkapellmeister, il Maestro della Cappella del Duomo, per trent’anni Georg Ratzinger. A queste si aggiunge, distinta, la scuola elementare. «Io mi occupavo di musica», dice «il fratello del Papa» quando scoppia caso. Ammette che alcuni bambini delle elementari gli avevano raccontato di punizioni corporali violente, che il direttore Johann Meier era descritto come un «sadico», ma di non aver pensato di «intervenire in qualche modo» perché la Vorschule di Etterzhausen «era un’istituzione completamente indipendente» e lui avrebbe potuto fare ben poco (17 luglio).
Sempre al Corriere, Georg si disse disposto a testimoniare nell’inchiesta sulla pedofilia, nel caso, «anche se non ho mai avuto notizia di casi del genere». È giusto «fare chiarezza», «spero che il Coro non soffra di questa situazione».
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