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Nell’Antico Testamento Satana non è il diavolo, ma un “avvocato” di Dio

SATAN PARADISE LOST

“La Chiesa insegna che all'inizio era un angelo buono, creato da Dio” (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 391). Ha poi rifiutato liberamente Dio, venendo cacciato dal Paradiso.

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 05/06/20
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All’inizio è considerato un funzionario celeste. Ciò che le genti vicine attribuivano ai demoni, la Bibbia lo rapporta direttamente a Jahvé: malattie, calamità, morte. Poi avviene un “cambiamento”

L’Antico Testamento ci riserva una “sorpresa” su Satana. In esso il diavolo, nella concezione biblica, non è frutto di una pura contrapposizione dualistica con Dio, ma originariamente è una specie di “funzionario di Dio”. 

Lo spiegano in “Il diavolo, la tentazione e il peccato” Adele Sprovieri e Marcello Stanzione (edizioni Segno).

In particolare, Stanzione evidenzia che Satana è considerato l’accusatore davanti al tribunale. Più precisamente in Zc 3,1 ss. è l’accusatore di Giosuè e nel prologo del libro di Giobbe è l’“avvocato celeste” che in modo puramente formale “difende un interesse di Dio”.

Satana però usa il potere che gli viene da Dio sull’uomo in un modo che fa trasparire già chiaramente la sua intenzione sottile.

La contrapposizione con Dio è successiva

Soltanto nell’uso linguistico successivo del giudaismo e del Nuovo Testamento, Dio e Satana si contrappongono in modo così insanabile che si parlerà anche di una caduta di Satana voluta da Dio: Lc 10,18; Gv 12,31; Ap 12,9 ss.  E si potrà parlare di un diavolo inteso come una entità chiaramente anti divina e con dei tratti di tipo personale.

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La “svolta” nel libro della Sapienza

Nell’Antico Testamento la storia degli uomini è caratterizzata fin dal principio dal peccato, ma la figura mitologica del serpente della storia del paradiso terrestre viene identificata con il diavolo soltanto nel tardivo libro della Sapienza, dove si dice che la morte è entrata nel mondo a causa dell’invidia del diavolo (cfr. Sapienza 2,24).

Malattia, calamità, morte

L’Antico Testamento, d’altro canto, sottolinea Stanzione, riserva un posto straordinariamente limitato a questo personaggio misterioso indicato con il termine demonio o diavolo. Sebbene faccia menzione qua e là, anche se molto raramente, ad una figura che offre certi tratti di rassomiglianza con il diavolo, non parla praticamente del personaggio.

In effetti, ciò che le genti vicine attribuivano ai demoni, la Bibbia lo rapporta direttamente a Jahvé: malattie, calamità, morte. È Lui per esempio che rende lebbrosa Maria, la sorella di Mosè (Dt 24,9), infligge ai violatori della legge le punizioni meritate (Nm 11,1), invia contro il popolo i serpenti cocenti, riserva il castigo delle colpe (Es 20,5-6) o lascia Israele ai suoi nemici (Gdc 2,14; 3,8 ss.).

Spirito malvagio inviato da Dio

Per esempio, 1 Sam 16,14 “si abbatte su Saul” non è alcun modo rappresentato come un demone; è uno “spirito malvagio inviato da Jahvé(16,14), “uno spirito malvagio di Dio”.

Uno spirito malvagio analogo è ugualmente inviato da Jahvé dentro ad Abimelek e ai capi di Sichem, per incitare questi ultimi alla rivolta contro il re d’Israele (Gdc 9,23) ed è “la collera di Jahvé” che in 2 Sam 24,1 spinge Davide al censimento delle tribù di Giuda e d’Israele.

Davide, poi, riconoscerà di aver commesso un grosso peccato a fare il censimento e di aver agito come un pazzo (24,10).

In 1 Cr 21,1 non si attribuirà più questa tentazione a Jahvé, né alla sua collera, ma a Satana in persona (nome proprio senza articolo) che gioca anche il ruolo di semplice strumento di Jahvé, analogamente all’angelo di cui si serve per distruggere Sodoma (Gn 19,13).

KING DAVIDE

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DAVIDE, RE DI GIUDA E ISRAELE.Nato nell'XI secolo a.C., figlio di Jesse il Betlemmita, trovò grazia davanti a Dio e ricevette l'unzione sacra dal profeta Samuele per regnare sul popolo di Israele. Fece venire nella città di Gerusalemme l'arca dell'alleanza del Signore e quest'ultimo gli giurò che la sua discendenza sarebbe durata per sempre, poiché Gesù Cristo sarebbe nato dalla sua stirpe. Morì verso il 972 a.C. Le Chiese d'Oriente celebrano il santo re-poeta, figura messianica di Cristo, i cui salmi sono da millenni la base stessa della preghiera liturgica.

Nell’interesse di Dio

Sotto il nome di “Avversario”, Satana appariva anche nel prologo in prosa del libro di Giobbe (cap. 1 e 2). In effetti non si tratta di un demone, ma di uno degli angeli della corte di Jahvé, come gli altri “Figli di Dio”, tramite i quali sembra adempiere nei tribunali celesti la funzione di accusatore pubblico, incaricato di far rispettare sulla terra la giustizia e i diritti di Dio. Apparentemente agisce nell’interesse di Dio e naturalmente con la sua autorizzazione.

Accusatore tentatore

Le prove che si abbattono su Giobbe vengono direttamente da Dio (1,11; 2,5); Satana non è che il suo strumento docile e nel poema non si parlerà più di lui, ma solo di Dio (per esempio 6,9; 7,19; 14,19-20; 16,12; 19,6-22, ecc.). Tuttavia, dietro questo apparente servizio di Dio, si intravede una volontà ostile se non a Dio, almeno all’uomo; Satana ha delle mire non solo verso i suoi beni e la sua carne, ma verso la sua anima, verso la sua giustizia, alla quale lui non crede.

L’accusatore diventa quasi un tentatore. L’Antico Testamento sembra così conformarsi alle concezioni ambientali dell’Antico Oriente, dove i demoni personificavano le forze del male di cui l’uomo si sentiva succube.

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